L'incontro con gli unici due abitanti di Leman, il vecchio Jules e il nipotino Sebastien, è una sorpresa che rafforza la convinzione di René ad opporsi ad ogni tentativo di Leman di sfruttare gli esiti della sua ricerca per stravolgere l'esistenza del borgo.
La presenza del piccolo Sebastien, con la sua carica di vivacità, incuterà in René un desiderio capace di bruciare molte tappe della vita che si immagina accanto al compagno, ma sa di non essere solo, la presenza della sua amata quercia, dove venne ritrovato, ancora in fasce, dalle suore dell'abbazia di Saint-René d'Angers, e le fugaci apparizioni del misterioso lupo che ha chiamato Buck, e lo accompagna nel suo viaggio alla scoperta dei misteri di Leman, lo aiuteranno a non perdere di vista suoi valori e le sue convinzioni.
René Fontaine, oggi un affermato modello, torna nel paesino di Sainte Eulalie, nel quale era stato ritrovato, abbandonato sotto una quercia, dalle suore del convento di Saint Renè d’Angers per iniziare una nuova vita accanto al compagno, l’intagliatore Maxime.
Nei pressi di Sainte Eulalie c’è un piccolo borgo, Leman, abitato da due sole persone: l’anziano Jules e il vivace nipote Sebastien. Un professore dell’Università di Arles, Jacques Labordé, è convinto che in questa frazione semi-abbandonata si nasconda il tesoro del Cardinal Richelieu, legato all’amore del potente prelato francese per i gatti.
La determinazione di Labordé nel cercare il tesoro di Richelieu, oltre al ritorno di René, stravolgono la tranquillità del paesino, del convento di Saint René del borgo che un tempo era ritenuto abbandonato e dei suoi due unici abitanti.
A quanto pare, c’è qualcuno disposto a tutto per impossessarsi del misterioso tesoro di Richelieu.
In un’atmosfera avvolta dal mistero, tra le visite all’amata quercia e le apparizioni del misterioso lupo Buck, René cerca di dipanare il segreto del Cardinale e restituire al borgo di Sainte Eulalie la tranquillità che lo caratterizzava prima dell’arrivo di Labordé.
René e i gatti di Richelieu è un romanzo che mischia con efficacia i generi: il fantasy, per le atmosfere fiabesche nel quale è avvolto, il romance e il romanzo di formazione, raccontando la storia del protagonista René e la sua storia d’amore con il compagno Maxime, e il giallo, con le vicende a volte delittuose che ruotano attorno al misterioso tesoro del Cardinale Richelieu. Con la figura del gatto, un animale esoterico per eccellenza, a vegliare idealmente sul romanzo.
La scrittura è fluida, ma mai banale e attorno al personaggio principale di René, quello meglio delineato dal punto di vista psicologico, ruotano molti personaggi minori che contribuiscono ad accrescere l’atmosfera fiabesca del libro.
Come in altri suoi lavori, l’autore ama inserire nel testo disegni e altri elementi grafici.
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