Pianeti Lontani inizia come una storia parallela, quella dei due protagonisti, Jordan che abita negli Usa e sogna di occuparsi d’arte, e Tommaso, aspirante veterinario che risiede in Italia.
Due “pianeti diversi” che sembrano destinati a non incontrarsi mai. Nella prima parte del libro l’autore racconta l’adolescenza dei due ragazzi, il difficile rapporto di Jordan con il fratello Colin, la presa di coscienza dell’omosessualità, i primi amori, l’amicizia fra Tommaso e Betta, il lavoro dell’aspirante veterinario nel giornalino del liceo.
Un incontro casuale a Milano mette in comunicazione questi due “pianeti lontani” e l’autore racconta con efficacia la nascita e il radicamento del loro amore, una storia che si inserisce in una quotidianità raccontata con grazia e profondità. Il destino che li ha fatti incontrare metterà sulla loro strada molti ostacoli: in particolare dal passato di Jordan rispunteranno il primo amore, Owen, e il fratello, Colin, mettendo di nuovo a rischio la vicinanza dei due “pianeti”.
Pianeti Lontani è nello stesso tempo un romance e un romanzo di formazione, visto che ci racconta la storia dei protagonisti dal 2008 all’età adulta, nel 2019. Volutamente l’autore afferma di aver voluto concludere la storia d’amore di Tommaso e Jordan nel 2019, prima dell’inizio delle restrizioni per motivi sanitari e che avrebbero potuto costituire per loro un altro motivo di allontanamento.
Efficaci e interessanti anche i personaggi secondari, da Colin a Betta alle due famiglie, che si approcciano in modo radicalmente diverso all’identità sessuale dei protagonisti.
La forza del romanzo di Giacomo Assennato è proprio nella dimensione quotidiana con la quale racconta la storia di Tommaso e Jordan, ragazzi che vivono situazioni e sentimenti nei quali i lettori si possono identificare, nella scrittura fluida e sempre gradevole, nella delicatezza con la quale racconta la passione tra i due protagonisti, nella cura dei personaggi anche secondari come Betta, Owen e i coinquilini di Jordan.
Grazie di cuore per le bellissime parole di Andrea e per l'attenzione che mi riserva sempre il Blog
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