sabato 3 ottobre 2020

Recensione Romanzo - BY ANDREA - GLI INDESIDERABILI di Elisa Mura

 
















Un romanzo tra fantasia e storia, tra arti arcane e nascenti, tra invenzioni e giochi di magia, tra misteriosi omicidi e uomini in nero.
Durante gli opulenti anni della Belle Epoque, nella fiorente Parigi, si intersecano le vicende di tre ragazzi che hanno in comune un’inspiegabile caratteristica: possiedono un dono particolare, un potere che li rende prede di pregiudizi e fanatici. Michel, bruttino ma di buon cuore, dopo essere stato abbandonato da una madre capricciosa e lasciato al suo destino, scopre di poter manipolare la mente delle persone attraverso l’arte della pittura. Emma, una gitana cresciuta da distratti attori girovaghi, balla e finge di predire il futuro per creduloni, ma in realtà, con un semplice tocco delle dita, riesce a vedere i desideri più nascosti dei suoi clienti. Vicken è l’ambizioso figlio di un illusionista ungherese di successo, che si applica per diventare il degno successore di suo padre, addirittura di superarlo, ma combina un disastro dietro l’altro, fino a quando non riuscirà a spostare qualsiasi oggetto con il pensiero.



                      





Raccontare l’amore non passerà mai di moda”

Elisa Mura


Gli indesiderabili di Elisa Mura è un lavoro singolare, che intreccia con grande originalità il romanzo storico, il giallo, il fantasy e un pizzico di romance. È ambientato a Parigi, nel fiorente periodo della Belle Époque, durante il quale si intrecciano le vicende di tre “irregolari”, tre ragazzi dotati di poteri “speciali”. Michel, abbandonato dalla madre in un orfanotrofio, che scopre di poter manipolare attraverso l’arte della pittura la volontà delle altre persone. Emma, una ragazza gitana, esponente di un gruppo sociale da sempre considerato “irregolare” che riesce a vedere i desideri delle persone. Vicken, figlio di un illusionista ungherese apparentemente incapace di seguire le orme del padre. La parte iniziale del romanzo, forse un po’ prolissa nella descrizione dei personaggi, ha però il merito di delineare con grande precisione il quadro storico nel quale si svolge la vicenda. L’autrice ad esempio inserisce nel romanzo personaggi e luoghi reali, come Houdini, Eiffel, l’architetto creatore del simbolo di Parigi, e il Moulin Rouge nel quale nella seconda parte del romanzo Emma si troverà a lavorare come ballerina, scoprendo l’arte del can can. Siamo quindi trasportati in un’epoca felice e spensierata, parentesi tra l’Ottocento e il Novecento delle Guerre Mondiali e dei totalitarismi.

Nella seconda parte, una decisa svolta nel ritmo rende il romanzo estremamente appassionante. Anche gli amori dei tre protagonisti sono anomali. Quello fra la gitana Emma e l’illusionista Vicken, due anime irregolari per la loro condizione sociale e per i loro strani poteri. Quello commovente tra Michel e Christine Lefebvre, moglie di un marchese che ha assunto il ragazzo per dipingere la consorte. Come in un film francese uscito nel 2019, Ritratto della giovane in fiamme di Celine Sciamma, la posa per il dipinto è l’occasione per l’esplosione di una passione incontenibile e ignara delle convenzioni sociali: Christine è sposata e molto più grande di Michel. Ma lui si macera nel dubbio: il loro sarà vero amore o solo frutto dei suoi poteri di manipolazione attraverso la pittura? L’unico modo per scoprirlo è distruggere i dipinti…Accanto a loro personaggi minori, ma non meno ben delineati, come Martin, l’amico di Michel che cambia continuamente ragazza, Marianne, le ragazze del Moulin Rouge, i circensi.

Intanto Parigi inizia ad essere colpita da una serie di strani omicidi. Accanto alle vittime troviamo la parola “indesiderabile” come un marchio di infamia. Sono artisti come Michel, Emma e Vicken, tutte persone speciali dotate di un qualcosa in più. C’è qualcuno che si è intestato la missione morale di liberare il mondo dagli “indesiderabili” che ritiene eredi di un altro artista maledetto dotato di poteri speciali: Guy Baptiste.

La polizia inizia ad indagare, mentre anche Michel, Emma e Vicken finiscono nel mirino della furia purificatrice del misterioso assassino.

Riusciranno a salvarsi e a coronare i loro sogni di vita e d’amore?

Gli indesiderabili è apprezzabile particolarmente per la perfetta fusione fra affresco storico, romance, giallo e fantasy. Un libro che va le maglie dei generi e quindi diventa letteratura in senso stretto.

Il tema scelto, nonostante l’ambientazione antica, è molto attuale. Le società tendono a premiare i mediocri, i conformisti, i “normali” e a produrre senza sosta categorie di “indesiderabili” che qualcuno vorrebbe annientare, per ragioni politiche o morali. Emma è l’emblema di un popolo, quello dei gitani, considerato da sempre “indesiderabile”. Così come scomode e indesiderabili da società che premiano il conformismo sono gli irregolari, quelli che hanno qualcosa in più, quelli che vedono oltre la massa, quelli che sono disposti a gettare tutto all’aria per inseguire una passione. Ed Elisa, portandoci dentro le vite di questi ragazzi particolari, ci insegna che le persone speciali vanno amate e non perseguitate, perché possono essere avanguardia di ogni cambiamento in meglio della società. La ricostruzione storica è inoltre di ottimo livello e la scrittura appassionante in particolare nella seconda parte. Un testo che può essere consigliato a tutti per i diversi livelli di lettura: chi più coinvolto dal giallo, chi dagli aspetti fantasy, chi dal gioco degli amori che si intrecciano, chi dalla metafora sociologica degli indesiderabili, chi dalla ricostruzione storica. E chi ha letto e amato Gli Indesiderabili sarà felice di sapere che Elisa ci promette un possibile “spin off” incentrato sull’artista maledetto Guy Baptiste e su altri personaggi meno approfonditi nel primo.
















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