“Il compratore di tempo” racconta della vita di Alessandro e Lucia alle prese con i tormenti adolescenziali. Il giovane si sente oppresso dal controllo dei genitori e crede che la sua esistenza sia vuota e insignificante mentre trova conforto soltanto nel pensare al suo amore per Lucia. Lei prova invece una voragine interiore a causa di una violenza subita qualche tempo prima e si domanda spesso quale sia il senso della sua vita.
Alessandro si ritrova catapultato improvvisamente in un’epoca diversa dalla sua; insieme ai suoi amici più cari vive avventure nell’antica Grecia e nel periodo in cui stava nascendo l’Impero Romano. Scoprono insieme che un individuo sconosciuto, il compratore di tempo appunto, li sta manovrando a compiere missioni durante le quali affrontano mostri mitologici e incontrano personaggi descritti dai libri di storia: interessanti sono le divagazioni intellettuali tra Orazio e Virgilio su argomenti filosofici.
Il fulcro della trama, in bilico tra fantasy, storico e romanzo d’azione, sta nell’incapacità di alcuni giovani ad apprezzare valori quali l’amicizia, l’amore dei genitori o semplicemente l’utilità dello studio. Spesso non sono in grado di ascoltare il battito della vita, troppo concentrarti al divertimento e alla spensieratezza, lasciando defluire energie e tempo che si perdono dietro a persone che danno cattivi esempi. Le missioni che porteranno a termine serviranno a riflettere e rispondere alle loro travagliate domande.
Ho apprezzato molto il riferimento alla ricerca della fede, non con la presunta utilità dell’entrare in chiesa, ma con la capacità di ascoltare la voce spirituale che è in ogni essere umano: “Quante cose può dire il silenzio. Lucia spense tutti i rumori esterni e fece parlare le sue voci interiori”.
L’autore ha descritto molto bene i personaggi con ogni loro peculiarità, in un italiano corretto, conducendo il lettore negli intimi pensieri dei protagonisti, sottolineando le loro paure ma anche i sogni. Quello che non ho ben compreso è l’utilità delle colonne sonore all’inizio di ogni capitolo e la crudeltà delle battaglie che di volta in volta devono affrontare i giovani. Ho avuto l’impressione che si fossero mischiati troppi generi all’interno di un solo romanzo, nulla togliendo alla buona strutturazione del racconto.
Romanzo consigliato a giovani lettori che amano il fantasy.
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