Dark America è una raccolta di racconti gotici di un’autrice italiana, ma ambientati appunto negli Stati Uniti. Il genere horror ha una tradizione nella letteratura e nel cinema anglosassone molto più radicata che in Italia, paese nel quale, ad eccezione di Dario Argento, non esistono registi veramente specializzati in questo tipo di cinematografia.
I racconti di Maria Luisa Moro appaiono molto adatti a una trasposizione filmica. La sua è una scrittura molto visiva, ci porta dentro i racconti come Geneva, il personaggio de “Il Quadro” dentro i dipinti.
In Sangue e Libero i personaggi si trovano invischiati quasi senza volerlo, in un crescendo progressivo di orrore e violenza. In Apocalisse il protagonista si trova improvvisamente di fronte al disfacimento del mondo esterno e dell’umanità come l’abbiamo conosciuta.
Particolarmente mi è piaciuto il racconto Il quadro. Geneva, la ragazza protagonista del racconto, dopo la morte del padre si libera per quattro soldi di un quadro tanto amato dal padre, un’imitazione di Van Gogh. La ragazza ama molto l’arte, ma da sempre ha odiato quel quadro e ha colto la prima occasione per venderlo. E quando Geneva incontra l’amore in Antoine, programmano un romantico viaggio a Parigi. Rovinato dal padre che irrompe negli incubi di Geneva rimproverandola per aver venduto il quadro, e dalla “Sindrome di Stendhal” che la coglie di fronte alle opere d’arte. E’ il racconto più ibridato con l’aspetto romance, ricco di efficaci descrizioni dell’amore fra Geneva e Antoine.
Una violenza cieca e irrazionale è quella di cui si rende autore il protagonista de L’orologio a cucù. La scena dell’omicidio, molto forte, ha un alto valore visivo e cinematografico.
Interessanti anche altri racconti come Persecuzione, che affronta il tema dello stalking e del plagio, Sepolta Viva, dove sia affronta il tema della violenza sulle donne, Il surfista, con il personaggio perseguitato dal fantasma della ex defunta.
Altri come L’orecchino e Doppia Vita, sono più affini al giallo tradizionale che all’horror. Personalmente trovo le ambientazioni americane e anglosassoni nei romanzi d’amore di autori europei piuttosto stucchevoli e stereotipate; al contrario, credo che i racconti o i romanzi di genere horror, fantasy o gotico rendano molto di più in questo tipo di ambientazione.
E’ possibile infatti fare dei giochi di citazioni e rimandi a opere cinematografiche.
I racconti di Dark America sono una lettura di grande interesse per chi ama la scrittura “cinematografica” con un forte impatto visivo. In particolare, alcuni come Sangue, Libero, Sepolta viva o L’orologio a cucù raccontano come il perturbante della violenza e dell’orrore possa irrompere senza alcun preavviso nella quotidianità e come le donne siano spesso le prime vittime di questa violenza.
La raccolta di racconti è da consigliare, oltre che per la qualità della scrittura, per uno stile che esce comunque dal genere puramente gotico sfiorando in alcuni casi il fantasy, il giallo, e raccontando con grande efficacia anche l’amore come quello fra Geneva e Antoine.
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