S'innamora di Massimo, avvocato in carriera molto più grande di lei.
Martina vive la sua vita come un fiume in piena eppure, si sente sempre un passo indietro nei confronti del mondo.
Lei è per tutti una privilegiata, lei che fa i salti mortali per essere all’altezza del ruolo che le hanno incollato addosso.
Nel corso della sua vita l’incontro con Isabella cambierà le carte in tavola.
La protagonista ancora una volta dovrà scegliere ma, saranno ancora una volta gli eventi a fare le carte e a cambiare intere vite.
Martina ha 17 anni e si innamora di Massimo, 13 anni in più e avvocato in carriera, che la avvisa: con il tempo l’età si farà sentire. Ma lei vuole vivere l’amore! Inizia l’università ma nasce la sua prima figlia da cui lei non riesce a staccarsi fino al momento della scuola materna decidendo così di abbandonare gli studi. La seguiamo mentre è aiutata dai nonni giudicanti ma sempre presenti e dal marito che,preso da lavoro e candidatura politica, trova sempre il tempo per stare con lei, la piccola Giorgia e dare una mano in casa.
Tutto questo tran tran, andrà avanti anche quando Martina avrà prima un aborto (e non pelo al plurale “avranno” perché qui è lei l’unico e assoluto perno su cui gira tutto) e poi altri 2 figli. Una vita che scorre felice, gestita e scelta da lei: lui, i figli, la casa grande e smettere l’università.
La protagonista si sentirà sempre inadeguata, pensando di non dedicare abbastanza tempo ai figli più piccoli, di non voler essere solo la moglie di un politico e la moglie onnipresente in qualsiasi attività di volontariato proposto dalla scuola. Capirà che vuole essere di più della “signora De Lucia”, rimpiangerá ciò che ha deciso di abbandonare (università, discoteche,…).
Ma questo risveglio avverrà nel più completo silenzio, acuito dal dolore mai guarito dell’ aborto e “incendiato” dal conoscere l’amore della sua vita: Isabella.
Il libro è scritto molto bene, infatti avevo già letto anche “neve d’Aprile” della stesso autrice che mi è piciuto.
I personaggi sono delineati dalle loro azioni, soprattutto la protagonista, però qualche maggior approfondimento dei pensieri di lei, del marito e di Isabella li avrei graditi.
Questa storia di una forse “famiglia felice” mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca per il carattere della protagonista, quindi per un motivo del tutto personale.
Una lei impulsiva, che non accetta un no nella vita, che vuole fare ciò che crede giusto in quel momento senza accettare suggerimenti o aiuti, per poi pentirsene successivamente. Una donna piena di dubbi che però non cerca aiuto, neanche in chi fa di tutto per esserle accanto e ascoltarla.
Ho adorato che fosse una persona forte, che cercasse di avere la vita che desiderava, che lottasse per le sue esigenze. Ma non il come.
Le paure, i dubbi, la felicità,… il lettore le interpreta dalle azioni, dalla voce fuori campo che narra ( e talvolta spezza il ritmo del racconto). Avrei preferito conoscere di più i pensieri di Martina, di suo marito Massimo. Essere più capace di conoscere il come evolve il cambiamento interiore. Una donna forte, con dubbi e domande, capace di lottare per i figli ma che a me appare lontana, troppo lontana per amarla.
Nessun commento:
Posta un commento