domenica 5 giugno 2022

Recensione Romanzo - BY ANDREA - SCLEROSI MULTIPLA. IL DOLORE CHE NON FA RUMORE di Penelope White

 












“Perché non c’entra nulla con la sofferenza del corpo, nonostante questa sia spesso presente.
Perché il dolore che intendo io è quello nella mente.
Quel flusso che, indisturbato e latente, serpeggia nella testa, invadendo pensieri e idee. Macchiando tutto al suo passaggio. Lasciando solo sporco vuoto dietro di sé, nient’altro.
Perché è il silenzioso dolore delle conseguenze psicologiche che ti uccide davvero.
I sintomi, le corse in ospedale, gli effetti del cortisone, quelli della cura che dovrai fare per il resto della vita, beh, questi sono solo un lieve e insulso corollario, nulla che abbia a che vedere con la devastazione della mente.
Perché è quella che ti uccide”.


Ciao a tutti, mi chiamo Penelope.
Questa è la mia storia e io sono qui per raccontarvela.












Mi sono spesso chiesto quale fosse la vita reale delle autrici di romance, romanzi erotici o fantasy, se in quello che scrivevano ci fosse la trasfigurazione di esperienze autobiografiche o ci fosse al contrario il tentativo di crearsi una realtà parallela rispetto a una quotidianità a volte insopportabile.

Con Sclerosi Multipla. Il dolore che non fa rumore Penelope White, autrice di romanzi erotici e dark che ho avuto modo di apprezzare come lettore e recensore, ci apre una finestra sulla sua vita quotidiana segnata a partire dal 2019 da una scoperta che le ha sconvolto la vita, quella di essere affetta da sclerosi multipla. Una malattia che non dà segni esteriori, un “dolore che non fa rumore” appunto, e che era rimasto sconosciuto sino a ieri anche ai suoi lettori.

Quella di scrivere questo libro è stata per Penelope una sorta di urgenza interiore.

L’autrice ripercorre in un testo breve, ma estremamente coinvolgente e che si legge tutto d’un fiato, non solo la scoperta di essere affetta da sclerosi multipla nell’estate 2019, ma i tanti momenti critici della sua vita: dal periodo dell’esame di maturità, con l’esplosione degli attacchi di panico ed ansia, alla decisione di lasciare un lavoro che non la soddisfaceva per nulla, quello di truccatrice in un anonimo centro commerciale. L’autrice ci disegna in poche righe la difficoltà di un lavoro a contatto col pubblico che richiede di mostrare un atteggiamento di buonumore e benessere permanente.

La decisione di iniziare a scrivere, nel 2018, è stata la prima rivoluzione, in questo caso positiva, nella vita dell’autrice.

La ricostruzione della scoperta della sua malattia parte dell’estate 2019: il corpo che reagisce in maniera anomala, i medici che sottovalutano ritenendo che sia una reazione dovuta allo stress, poi esame dopo esame un’amara certezza che si palesa e una ragazza di trent’anni che resta letteralmente senza fiato e senza parole.

Non è infatti infrequente che sintomi simili alla sclerosi siano scatenati da semplici reazioni psico-somatiche: ma d’altra parte un forte stress può scatenare sindromi autoimmuni.

Una malattia che per Penelope è comparsa peraltro prima di due anni e mezzo di lockdown, pandemie, restrizioni che alzando il livello di stress influiscono negativamente su una malattia che appunto ha un andamento imprevedibile, e che può essere scatenata o riattivata proprio da episodi stressanti provenienti dall’esterno o dalla propria vita personale.

L’autrice ricostruisce anche come pur avendo avuto accanto per tutto il percorso il suo attuale compagno e la sorella, le persone che non sono colpite direttamente da un male che non si vede difficilmente riescono a capire a fondo, anche se mosse da un amore incondizionato.

Una ricostruzione dalla quale anche il mondo della sanità e della medicina italiana non esce sempre benissimo, nel quale le vite delle persone sembrano restare indifferenti rispetto a protocolli e meccanismi automatici.

In tutto questo emerge il fondamentale ruolo terapeutico e liberatorio della scrittura “scrivo per non impazzire sommersa dalla realtà” come afferma l’autrice nella sua biografia sui social.

Un libro emozionante e coinvolgente, che credo tutte le persone che hanno apprezzato i lavori di fiction di Penelope possano apprezzare. La scrittura e la fantasia che difendono autori e lettori dall’insostenibilità del mondo esterno: questo è uno dei messaggi più importanti del libro.









 








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