Gabriel Huntermoon, partito per la Crociata in oriente assieme ai cavalieri di Re Albion, scopre che la sua famiglia è stata uccisa, il suo castello bruciato e che su di lui pende un’accusa di tradimento. Mentre indaga per comprendere una verità sepolta 12 anni prima, Gabriel dovrà difendere i suoi compagni e sé stesso dagli incantesimi degli stregoni Vizerath grazie alle Virtues, delle tecniche magiche di combattimento tramandate ai cavalieri della sua Casata. Tuttavia, la sua arma migliore è la protezione di una giovane strega Vizerath innamorata di lui, Yasshira.
Anche il comandante dei Crociati, Kalahad Harteneis, sembra ritrovare i ricordi di un’altra vita e dei sentimenti perduti quando incontra Aranya, l’ultima discendente della Casa Reale dei Vizerath. Gli orientali vedono in lei la “Fanciulla Pura” delle Profezie che salverà il loro Regno dagli orrori dell’Oloorna Karsha, un periodo di buio e terrore in cui gli umani, non più protetti dai Celestiali, vengono assaliti da Troll, Orchi e Demoni. Kalahad e Aranya, così come Gabriel, Yasshira e tutti gli altri, sono tormentati da sogni e visioni d’una vita precedente in cui erano Dei Alasheers, le terribili divinità del cielo che, durante il loro sonno centenario, devono entrare in corpi umani per tornare provare i sentimenti, vietati nella loro società perfetta.
Ho letto il primo libro di questo autore – L’inganno di Ogmareth.
Gabriel
Huntermoon si è unito ai crociati di Re Albion Löwenräu, mandati
in oriente a reprimere l’insurrezione dei Vizerath, i discendenti
degli Elfi Neri. Deciso a scoprire il mistero sulla morte del padre e
ad evitare l’accusa di alto tradimento, Gabriel ignora di essere al
centro d’un complesso intrigo di potere, nato dal timore di Re
Albion che lui sia a conoscenza del suo più oscuro segreto. Nel suo
viaggio Gabriel incontrerà Yasshira, una giovane strega orientale
che condivide con lui un legame telepatico e dei sentimenti forti e
contrastanti che sembrano risalire a un’altra vita.
Valisha
Venmaliatus è la figlia illegittima del conte Oren, da cui viene
trattata come una serva: cresciuta nel rancore e divorata dalla sete
di vendetta e di potere, decide d’imparare le oscure arti magiche
delle sue antenate, le sacerdotesse del clan Drakalia.
Rhiannon è
una giovane apprendista maga che deve imparare a controllare le sue
fiamme e il suo temperamento. Le lezioni del saggio Hammerkunin però
non sono sufficienti a placare l’angoscia che prova per le azioni
commesse in un’altra vita, in cui era la compagna del crudele Re
degli Dei: Ogmareth.
Gli Dei Alasheers difatti sono entrati nei
loro 100 anni di sonno per reincarnarsi in forma umana: lentamente
gli tornano i ricordi della loro vita precedente, assieme a poteri
incontrollabili e desideri proibiti, scatenati da un sentimento che
gli Dei non conoscono: l’Amore.
In questo secondo libro, la Saga continua sempre più avvincente. Lo scrittore ha mantenuto il suo stile colloquiale e scorrevole che ti trascina all’interno della storia, senza che il lettore riesca a smettere di leggere. L’intreccio, ben costruito, chiarisce i punti clou dei vari passaggi, riuscendo a collegare le vite dei personaggi che abbiamo avuto modo di conoscere nel primo libro e quelli nuovi.
La novità, è che in questo secondo libro, l’autore fa l’autoanalisi psicologica dei personaggi, delineandone la struttura psicofisica senza mai scendere nel paradossale.
Abbiamo lui, Gabriel Huntermoon, bello, giovane e intraprendente cavaliere crociato, difensore dei valori quali la libertà per il proprio popolo e della vita dei suoi compagni.
Poi ci sono tutti gli altri, compresa la strega Yasshira innamorata del bel Gabriel.
Abbiamo Valisha Venmaliatus, la figlia illegittima del conte Oren, da cui di lui viene trattata peggio di una schiava. E non potevano di certo mancare gli dei dormienti per circa cento anni, per rincarnarsi in forma umana etc...
Devo ammettere che i personaggi ammaliano, non solo per la loro bellezza e per essere descritti magistralmente dall’autore, ma affascinano perché hanno uno spessore a tutto tondo, sembrano vivi, esseri umani e non personaggi creati dalla mente di un autore di fantasy.
Sin dalla prefazione all’ultimo capitolo, il lettore viene trascinato all’interno di un mondo fantastico, dove i personaggi combattono senza esclusione di colpi per raggiungere la libertà; un po’ come “Braveheart – cuore impavido”, che la dice lunga in quanto ad amore per la sua donna e per la onorevole causa in nome di una libertà contro l’oppressore inglese.
Qualche errore ortografico (circondata da un’anello di nubi oscure...) che potrebbe dar fastidio, ma che non aggrava più di tanto al prosieguo della lettura. Certo, se ci fosse stata più attenzione al lavoro di editing, la storia avrebbe avuto un risultato migliore.
Non vi posso svelare tutto, leggetelo e vi accorgerete da soli, quanto lo stile narrativo dell’autore riesce a trascinarvi all’interno delle sue storie.
Un cliffhanger nel finale che sorprende e invoglia il lettore a seguitare la lettura della saga.
Gabriel Huntermoon, partito per la Crociata in oriente assieme ai cavalieri di Re Albion, scopre che la sua famiglia è stata uccisa, il suo castello bruciato e che su di lui pende un’accusa di tradimento. (Non ricorda qualcosa anche a voi? Tipo le avventure di Robin Hood?) Mentre indaga per comprendere una verità sepolta dodici anni prima, Gabriel dovrà difendere i suoi compagni e sé stesso dagli incantesimi degli stregoni Vizerath grazie alle Virtues, delle tecniche magiche di combattimento tramandate ai cavalieri della sua Casata. Tuttavia, la sua arma migliore è la protezione di una giovane strega Vizerath innamorata di lui, Yasshira...
La storia continua...
Alla fin fine, non posso che fare i miei più sinceri complimenti all’autore, per questo secondo libro della saga che reputo ottimo da un punto di vista generale.
Lo consiglio agli amanti del genere.
Ora non mi resta che aspettare di leggere il prossimo libro di questa narrazione epica...
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