Una casa isolata nella tormenta, un banchetto regale, un uomo con una strana malattia…
Un incubo senza fine.
Dicembre 2018. Una casa di montagna. Una mail con uno strano invito che riunisce in una casa isolata nel bosco 4 fratelli che non si vedevano da anni orfani di entrambi i genitori, gli Heck, periti nell’incendio di una macchina.
Beate, Markus, Hans e il misterioso invito, forse di Gus, il più emarginato e “strano” dei quattro fratelli che ora vuole riappacificarsi?
Beate Heck, una delle prime ad arrivare, è scossa da un fremito di terrore nel vedere quella casa nel bosco. Le pare di scorgere due corpi infilzati nella cancellata, ma forse è solo suggestione, creata dal clima uggioso e plumbeo.
L’inventore della rimpatriata di Natale è un uomo misterioso che afferma appunto di essere Gustav detto Gus. E’ irriconoscibile, dice di avere una grave cancro della pelle che la ha deformato e indossa un passamontagna.
In punto di morte, Gus afferma di aver voluto riunire la famiglia.
Con la caduta (ma sarà casuale?) di Markus nel lago nel vano tentativo di inseguire il cane Ben ha inizio la vacanza da incubo della famiglia Heck.
Il poliziotto Horst Zimmermann inizia così ad indagare in una spirale di delitti e omicidi che lo porterà a risalire fino agli anni settanta. E’ davvero Gus il misterioso personaggio fuggito da una struttura psichiatrica?
“Vacanze di Natale” di Maria Luisa Moro è un thriller incalzante, appassionante, ricco di colpi di scena e che sembra particolarmente adatto a una trasposizione cinematografica per la scrittura che ci rende perfettamente in grado di immaginare le scene e le atmosfere.
Un thriller con venature di horror, in quanto riprende un topos classico del cinema horror americano, La casa nel bosco, evocata in numerosi film di genere (da “La casa” a “Quella casa nel bosco” a “L’ultima casa a sinistra”) cosi’ come il lago, associato da sempre alla morte e al mistero (si pensi alle leggende sui “mostri del lago”). Anche il tema della resa dei conti familiari ha nobili fonti cinematografiche, a partire da Complotto di Famiglia di Hitchcock.
In un continuo rimando tra il presente della “vacanza da incubo” e il passato dal quale nasce tutto, verrà alla luce una verità sorprendente e diversa da quella che appare, dopo una serie incalzante di colpi di scena.
La tensione è acuita dalla scrittura concisa e dalla forma a metà tra lungo racconto e romanzo breve.
Le atmosfere invernali, nevose, nebbiose sono rese in maniera perfetta.
Vacanze di Natale è un thriller appassionante ideale per gli amanti del genere, del giallo classico (siamo anche un po’ in “camera chiusa” con 4 personaggi) e dell’horror per le atmosfere inquietanti.
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