Non avevo mai permesso a nessuno di vedermi ballare in quel modo. L’avevo sempre chiamata La Danza degli Angeli
Monica Lamanna
“La danza degli Angeli” di Monica Lamanna è la storia di un amore a prima vista fra due opposti che si attraggono: l’avvocato d’affari di New York James Conrad detto Jamie, un arrivista pronto a tutto per raggiungere il successo professionale, e Francesca Ferretti, una ragazza italoamericana con la passione per la danza che si trova negli Usa a perfezionare i suoi studi.
Francesca ha una carissima amica, Maddie, e la nonna Amelia proprietaria di un piccolo e delizioso negozio di pasticceria.
Una sera casualmente si incontrano e tra di loro scatta il classico colpo di fulmine. James ha una relazione con Rosalyn, tenuta in piedi dal sesso e dalla comunanza di interessi più che dall’amore.
L’attrazione e l’amore ben presto fanno svanire l’apparente distanza fra James e Francesca.
In una delle scene più belle del libro, carica di un erotismo tanto più intenso quanto suggerito e non esplicito, Francesca dedica a James la sua personalissima “danza degli angeli”. Monica Lamanna descrive benissimo questo momento magico “era completamente nuda e aveva lasciato che solo un ricciolo ribelle le cadesse sugli occhi. Inizio a girare su sé stessa, sembrava che volesse librarsi nell’aria, e quando la musica si fermò, anche lei lo fece, lasciando cadere i capelli sulle spalle nude”.
Se tutto appare perfetto, l’amore fra James e Francesca è minacciato dalla speculazione nella quale lo studio legale di Jamie è coinvolto, che punta (come lui stesso scopre nel corso del romanzo) a far chiudere la piccola pasticceria di nonna Amelia.
Nella seconda parte del libro assistiamo quindi a una lotta fra le ragioni del cuore e quelle della fredda razionalità strumentale. Nel frattempo, la carriera di Francesca nel mondo della danza prosegue.
Riuscirà l’amore ad avere la meglio sulle circostanze del mondo esterno che si mettono contro James e Francesca?
La Danza degli Angeli è un romance classico di ambientazione anglosassone, che nello stile e nella costruzione della trama appare ispirato alla commedia sentimentale americana (intendo quella cinematografica) e risulta in un certo senso poco “italiano” come stile. Personalmente lo ritengo un elemento di pregio perché la commedia sentimentale americana ha una sua magia che la distingue dal genere analogo italiano ed europeo in generale.
Il romanzo è costruito alternando i punti di vista di Francesca e James. Il personaggio maschile è ottimamente costruito e assolutamente non stereotipato, così come è assolutamente adorabile il personaggio di Francesca, artista nell’anima e innamorata della danza.
Come ho già accennato, tra gli aspetti più riusciti l’erotismo sussurrato ma potentissimo di quella scena in cui Francesca danza solo per lui, che per certi versi sembra quasi la descrizione di una danza sacra.
La scrittura è coinvolgente e adattissima a un possibile adattamento cinematografico. La Danza degli Angeli è una lettura consigliatissima in particolare a tutti gli amanti del genere romance e della danza.
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