lunedì 22 febbraio 2021

Recensione Romanzo - BY ANDREA - QUANDO BORG POSO' LO SGUARDO SU EVE di Annarita Stella Petrino

 
















Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l'unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l'unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall'errata convinzione di un'inesistente superiorità di una sull'altra.



      





Quando Borg posò lo sguardo su Eve di Annarita Stella Petrino è un romanzo vicino al genere della fantascienza distopica. Siamo in un futuro imprecisato.

Gli esseri umani hanno quasi distrutto il mondo, e hanno creato in laboratorio una specie geneticamente modificata e ibrida, i Borg, incapace apparentemente di provare sentimenti e amore. I Borg si sono impadroniti del mondo riducendo gli esseri umani in schiavitù, e hanno ridisegnato completamente la geografia politica della terra, cancellando gli stati nazionali sostituiti da cinque grandissime “contee”.

La protagonista del libro è Lilandra Nassir, una ragazza erede di una nobile famiglia Borg proprietaria di una grande tenuta e molto potente. Lilandra è innamorata di un umano, Luka, uno dei servitori della tenuta.

Un giorno, alcuni umani appartenenti a un “Gruppo di resistenza” uccidono brutalmente la sua famiglia e sequestrano la ragazza, per usarla come merce di scambio per ricattare i Borg. Uno degli assalitori tenta anche di violentarla.

Ma che cosa significa il titolo? Rimanda al cosiddetto fattore 347: quello che succede quando un Borg prova attrazione o amore per una donna umana (o viceversa). Borg ed Eve sono i capostipiti di una specie ibrida, fortemente perseguitata dai Borg. Per ovviare al “fattore 347” sono state create delle “case chiuse” in cui i Borg possono fare sesso a pagamento con le ragazze umane.

Il titolo evoca quindi il fattore imprevedibile che può rovesciare tutti i piani già prestabiliti e far cadere le barriere tra gruppi sociali diversi: l’amore.

Uno degli appartenenti al gruppo, Xavier, si innamora perdutamente di Lilandra, ricambiato, e la aiuta a sfuggire alla sua sorte segnata. Gli altri infatti la vogliono uccidere, per loro non è una ragazza, ma una macchina, un oggetto inanimato.

Lilandra così riesce a fuggire e assunta l’identità di Eve, inizia un percorso di formazione e trasformazione, con l’obbiettivo di scoprire i mandanti della morte dei suoi genitori. In questo percorso, Lilandra imparerà altri sentimenti tipicamente umani, come l’amicizia che la legherà a un’altra ragazza, e segreti mai confessati sul suo passato e sulle intenzioni politiche del padre.

Possiamo affermare che il libro abbia anche una sfumatura gialla: la morte violenta dei suoi genitori non è così semplice come appare.

Lilandra Nassir è un personaggio potentissimo e di grande fascino. Una ragazza sola e determinata, che compie una specie di viaggio iniziatico alla scoperta della sua vera natura. E scoprirà che la diversità fra la specie dei Borg e quella umana è solo un’illusione, nessuno è superiore agli altri. E gli umani impareranno che anche lei prova sentimenti.

La trama è molto originale e impreziosita da un finale non scontato. Il libro è caratterizzato da un messaggio se vogliamo anche antirazzista, nel senso che ci invita a guardare le altre persone come individui con una loro specificità e non come appartenenti alla categoria.

Come ho già affermato, il personaggio di Lilandra emerge in tutta la sua forza e la sua fermezza.

Affascinanti anche i nomi talora surreali delle persone e delle città: Andreor, Gheor, Abelardev, Aurosa, Urbiate, Alpigeon.

Come in quasi tutta la fantascienza distopica, l’amore è il fattore X che permette di cambiare tutto.

Un testo fortemente consigliato agli amanti del genere, ma interessantissimo per tutti, per le sfumature gialle e romance, e per la scrittura sempre fluida, originale e mai scontata.






















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