La paura che in assenza del nostro principale senso, tutto cambi, tutto muti, prendendosi gioco di noi.
Nel buio ci sono le stesse cose della luce eppure se non vediamo ci sentiamo persi, spaesati, impauriti, soli, e la prima cosa che cerchiamo è un appiglio, una certezza, qualcosa di familiare, magari qualcuno.
Siamo abituati a isolare tutti gli altri sensi e poco ci importa. Mettere la musica a tutto volume nelle orecchie; un forte raffreddore che ci nasconde i profumi; mangiare qualcosa di così piccante da impedirci di gustare qualcos’altro. Persino non toccare non è un così grande sacrificio.
Ma non vedere? Se qualcuno dovesse scegliere di privarsi di un senso, sceglierebbe mai la vista? Eppure non avrei mai pensato che proprio così avrei trovato me stessa, ma soprattutto che nel buio, avrei visto Lui.
Nel buio ti vedo di Lara Esse è la storia di Alice, una ragazza che lavora come psicoterapeuta tirocinante in un centro militare. Una personalità forte, indipendente, ribelle, che si muove con autorevolezza in un mondo prevalentemente maschile e conduce, al di là del lavoro, una vita apparentemente appartata e solitaria, non riesce ad avere amicizie vere e una relazione soddisfacente.
C’è però un lato oscuro, non in senso negativo, ma nel senso di non visibile a chi la conosce superficialmente, un lato della sua personalità sommerso. In campo amoroso e sessuale, Alice mostra la sua parte remissiva e masochista, è alla ricerca di qualcuno a cui affidarsi totalmente, ama mischiare in un binomio inscindibile piacere e dolore. Alice è insomma quella che si definisce in gergo BDSM una slave. Ma anche questo aspetto non esaurisce la sua personalità, perché il lato “diurno” dinamico e ribelle resta in lei molto forte anche nei momenti di maggiore sottomissione apparente.
Il romanzo ci porta quindi dentro al mondo sommerso del BDSM e della personalità di Alice. La ragazza partecipa ad alcuni incontri per conoscere potenziali “dominatori” finché nella sua vita non arriva una svolta.
Una lettera anonima, di una persona che sembra conoscere molto da vicino i suoi gusti e le sue personalità, la invita a un incontro molto particolare.
Primo requisito richiesto: l’oscurità, il buio. Alice non dovrà vedere chi è l’uomo (o la donna?) dall’altra parte. Con curiosità ed eccitazione, Alice si presenta a quell’incontro e scopre che ad invitarla è stato un uomo, soprannominato da lei Mr. Dark. Nei loro incontri erotici, Alice dovrà tassativamente sempre essere privata della vista: questo acuirà a dismisura gli altri sensi della ragazza portandola a vette elevatissime di piacere. Lara Esse descrive con grandissima efficacia la discesa di Alice nel mondo sommerso del BDSM e le fantasiose pratiche di piacevole “tortura” alle quali la ragazza viene sottoposta da Mr Dark. “Tortura” sia fisica che psicologica, perché evidente che lui la conosce bene e sa toccare i suoi punti deboli, in tutti i sensi
Nel dispiegarsi del loro percorso nel buio, Alice anche assapora le nuove sensazioni dell’incontro fisico con una donna. Ma la chiave è proprio quella del buio, della rinuncia alla vista per acuire gli altri sensi. Per tre quarti il libro ha anche un lato giallo, perché Alice indaga su chi possa essere Mr. Dark, sospettando che sia da ricercarsi nel mondo dei suoi colleghi.
Riuscirà a scoprire chi è Mr. Dark e a trasformare questi incontri eccitanti in una vera relazione? L’idea dell’incontro solo sessuale tra due sconosciuti ricorda il film Intimacy (anche se non trattava il tema del BDSM) e il suo tema fondamentale: può un legame tra due persone essere esclusivamente fisico?
Nel buio ti vedo porta il lettore da subito dentro la mente e il corpo di Alice, un’esperienza immersiva come se vivessimo con lei le sue esperienze al limite estremo fra piacere e dolore. Ed è anche una sorta di “trattato” su un mondo sommerso, quello del BDSM, realtà nella vita di molte persone.
Il punto fondamentale di queste pratiche sessuali è in genere il rovesciamento della personalità “diurna” in favore di quella che Carl Gustav Jung chiamava la zona d’ombra della personalità.
A cercare la “sottomissione” in campo amoroso e sessuale solitamente sono persone, sia donne che uomini, con una personalità forte, assertiva, ribelle nel quotidiano, oppure con ruoli di comando e responsabilità. Ed è una sottomissione cercata in modo consapevole, del tutto diversa da quella degli amori tossici e delle dipendenze affettive. Infatti in Alice la personalità slave convive con quella forte “diurna” senza alcune contraddizioni. Un romanzo di grande impatto psicologico, che descrive meglio di altri sul tema questo aspetto del mondo del BDSM.
Fondamentale è anche il tema, anche questo con richiami alla psicologia junghiana, del buio, della zona d’ombra e del noto fenomeno per cui la privazione di un senso acuisce gli altri.
Un romanzo coinvolgente e sorprendente, che, nonostante la lunghezza che potrebbe sembrare eccessiva, non annoia mai chi legge, portato a “lasciarsi andare” come Alice e affidarsi all’autrice come la protagonista con Mr. Dark per un viaggio nei lati inesplorati della sua personalità.
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