Il Bivio di Imma Pontecorvo è un romanzo breve (o un lungo racconto) che narra le vite parallele di due ragazzi, Fabrizio e Giovanni, destinate a incontrarsi nel modo più imprevisto.
Fabrizio ha diciassette anni e la sua aspirazione è diventare un giocatore di basket. Dedica tutta la sua vita allo sport e agli allenamenti. È osteggiato dal padre Claudio, che considera quello della pallacanestro niente di più che un semplice hobby e cerca di spingere il figlio verso il lavoro ritenuto “sicuro” di ingegnere.
È costretto ad allenarsi di nascosto dal padre, coperto in parte dalla sorella Federica e dalla madre. Claudio, dopo aver fallito con la musica, è ossessionato dall’impedire al figlio di inseguire il suo sogno.
Giovanni è un ragazzo di qualche anno più grande, uno studente di giurisprudenza impegnato nella preparazione dell’esame di diritto penale. Da sei mesi è fidanzato con la compagna di università Martina.
Il suo mondo crolla, quando, dopo una serata al ristorante in cui lei dà vistosi segni di insofferenza, Martina lo lascia con un lapidario messaggio si whatsapp senza più rispondere. Giovanni per giorni resta in uno stato di depressione e inerzia, cercando solo di studiare per riuscire almeno a passare l’esame. Guardando con ansia il cellulare aspettando un messaggio di Martina. Che non arriverà mai.
E, nonostante tutto, Giovanni riesce a superare l’esame, e per festeggiare, decide di uscire con due compagni di classe e ubriacarsi, anche forse per dimenticare Martina. Mentre Fabrizio, nella fretta di tornare dall’allenamento, si precipita a casa in motorino senza casco.
E sarà il caso, un incidente stradale, a farli incontrare/scontare. Giovanni è tormentato dall’idea di essere diventato un inconsapevole assassino. Finché Fabrizio non si sveglia e l’imprevisto negativo diventa occasione di conoscenza e rinascita.
Il Bivio è un racconto lungo dalla scrittura fluida e molto piacevole, scritto da un’autrice che mostra di conoscere benissimo la psicologia dell’età adolescenziale e che descrive con grande efficacia i caratteri di Fabrizio e Martino, le conflittualità fra genitori e figli, il mondo che ti crolla addosso quando viene lasciato/a con un messaggio.
E che affronta anche temi sociali importanti, quello della scelta tra l’inseguire un sogno anche a costo di rischiare e la placida sicurezza di un lavoro certo, e quello degli incidenti e della sicurezza stradale.
L’incidente stradale dei due ragazzi è come la crisi: in senso etimologico krisis in greco significa anche opportunità.
E questo Imma Pontecorvo lo racconta molto bene. Personalmente ho trovato un po’ troppo didascalico il finale, sia per quanto riguarda la descrizione dell’atteggiamento di Claudio verso il figlio che per il messaggio un po’ troppo esplicito, per un romanzo sul tema della sicurezza stradale.
Nel complesso Il Bivio è però molto interessante, soprattutto per la capacità dell’autrice di farci entrare nella mente e nel mondo di due giovani, un adolescente e un post-adolescente, se così possiamo definirlo, e descriverne in maniera coinvolgente ed efficace contraddizioni, sogni e turbamenti.
La scrittura è di ottima qualità, essenziale e coinvolgente nello stesso tempo. Il Bivio è una lettura da consigliare, che fa riflettere il lettore su temi sociali importanti in maniera coinvolgente e mai banale.
Un'ottima recensione per una lettura interessante ed educativa.
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