Anita ha un passato difficile, fatto di soprusi. Determinata e in cerca di riscatto, a ventiquattro anni abbandona la città per comprare una vecchia “Baita di Mare”. Qui si scontrerà con la realtà di un piccolo paese, imparando a confrontarsi con le persone e soprattutto con sé stessa. La ditta edile che ha ingaggiato per la ristrutturazione diventerà col tempo la sua nuova famiglia, il suo porto sicuro. Thomas però è diverso dagli altri. Con lui si creerà un legame fuori da ogni logica e dal tempo, che li unirà dal primo sguardo. Riuscirà Thomas ad insegnarle il significato di fiducia e di amore?
Anita è una ragazza di 24 anni che nasconde un terribile segreto: ha vissuto una grave esperienza traumatica nell’infanzia. Anita è una ragazza buona e vitale, carica di voglia di vivere, ma questo trauma l’ha bloccata in una specie di eterna infanzia. A un certo punto ad Anita, che vive in città, si prospetta quell’occasione che le potrebbe cambiare la vita: ha ereditato un piccolo stabile conosciuto in paese con un nome curioso, quasi un ossimoro: “La baita (normalmente indica una casa di montagna di mare). E nel paesino Anita diventa per tutti “La ragazza della baita di mare”, in fondo amata e benvoluta da subito.
Anita è desiderosa di ristrutturare la baita per trasformarla in un ristorante. Si stabilisce nell’albergo del signor Massimo e inizia a conoscere gli abitanti del paese: i restauratori, le ragazze che poi lavoreranno per lei.
Un episodio, per fortuna non grave, rischia di farla risprofondare nell’incubo.
Fra gli altri, conosce Thomas: fra di loro scatta subito un vero e proprio colpo di fulmine, ma Anita è gravata dal brutto trauma che ha subito nell’infanzia.
Il rapporto fra Anita e Thomas è descritto da Piccarda Morganti con una sensibilità e una delicatezza non comuni. Lui, con una pazienza incrollabile, si impegna a piccoli passi a liberarla dal suo antico peso, con avvicinamenti lenti e progressivi, un tocco di mano, una carezza, dormire semplicemente abbracciati.
Un passo dopo l’altro Thomas riesce a far uscire Anita dal suo guscio, e la bellezza che ne scaturisce è come quella della farfalla che si libera dalla crisalide.
“Passa un tempo infinito. Ed è la prima volta che il mio corpo si sta rigenerando attraverso il contatto con la pelle, con l’anima di un’altra persona. Un legame indissolubile”.
Per Anita, il contatto fisico che era associata alla violenza, per la prima volta torna ad essere associato all’amore. Svaniscono piano piano anche i suoi frequenti incubi: ha incontrato la persona giusta, che ha saputo capirla e rispettare i suoi tempi “quello che dovresti concederti, è il diritto di lasciarsi andare. Di tornare a vivere”.
Bellissimo e delicato il modo in cui viene descritto il progressivo avvicinamento fra i due ragazzi. Emozionante il finale, con la dirompente liberazione della vitalità e dell’erotismo represso di Anita. Intanto arriva una nuova estate, del calendario e del cuore. La Baita di Mare di Anita è pronta per aprire.
Fra i pregi del romanzo di Piccarda Morganti, la perfetta descrizione ambientale, della vita dei paesini di mare dove tutti si conoscono e dove i rapporti sociali sono più veri che nelle grandi città anonime.
Personalmente apprezzo molto i romance dove oltre alla storia principale ci sono personaggi secondari interessanti e magari qualche storia collaterale.
Anita è un personaggio che ho amato, mi ha coinvolto tantissimo e, nonostante non abbia biograficamente niente in comune con lei, mi è sembrato di vivere insieme a lei
il suo percorso di tormento e rinascita. Il libro ci ricorda anche l’importanza dell’amore e del contatto fisico in sé per il benessere delle persone, un concetto che oggi è socialmente messo in discussione dalla retorica pubblica sul distanziamento e sull’invito a limitare i contatti fra le persone. Ci ricorda anche che il vero amore, come quello di Thomas, è fatto di ostinazione e pazienza, è quello che sa aspettare.
Splendida la copertina, la ragazza che guarda il tramonto con le braccia aperte è come un inno alla vita e alla libertà.
La ragazza della baita di mare è una lettura che consiglio per molti motivi: per il messaggio, solo l’amore ci può far veramente rinascere; per la scrittura, delicata ed efficace, per l’ambientazione, e soprattutto per le emozioni che mi ha regalato.
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