Vivienne Rose è un' affascinante trentacinquenne che, in seguito ad un incidente, si ritrova senza memoria: in particolare ha cancellato gli ultimi cinque anni della sua rocambolesca vita.Infatti, si ritrova sposata ad Andrew, un promettente fotografo per il quale ha lasciato la sua vivace vita a Londra, in cui era una escort d' alto bordo, per ricoprire il ruolo di moglie devota.Nella ricerca della perduta identità, si affida all'affiancamento di un affascinante terapeuta di nome James, che si rivelerà attratto dalla seducente paziente.E così tra la ricerca di sé stessa, il magnetismo dell'acuto psicoterapeuta, l'allontanamento dal marito e le attenzioni malevoli di una "ladra" psicopatica, la nostra Vivienne vivrà momenti esilaranti e scene piccanti, sostenuta dall' amica Victoria e dal marito Andrew.
*ROMANZO AUTOCONCLUSIVO*
Vivienne.
Metamorfosi di una escort riprende là dove
avevamo lasciato la sua protagonista, tornata temporaneamente single
alla ricerca della sua vera identità, combattuta tra i continui
flashback della sua vita precedente da escort e il presente di moglie
“imperfetta” innamorata di Andrew, sul quale però pende per il
lettore l’ombra del dubbio.
Come il
primo libro della saga di Vivienne, anche
Metamorfosi di una escort è un giallo-rosa;
si dissipano i dubbi su Andrew quando qualche ricordo comincia ad
affiorare ed al lettore è chiaro che questo personaggio non nasconde
nulla di oscuro, come poteva sembrare dalla lettura di Vivienne:
da escort a moglie imperfetta
Questa volta
è turbare la nostra protagonista è l’irruzione in casa di uno o
più ladri sconosciuti che le rubano dei vestiti e degli “accessori”
usati nella sua attività di escort.
La parte
“gialla” e di suspense è maggiormente sviluppata rispetto al
primo libro, moltissimo ruota attorno alla ricerca del misterioso
ladro che ha “violato” l’intimità e i ricordi di Vivienne.
Vivienne.
Metamorfosi di una escort rispetto al primo
lavoro è molto più corale, acquisiscono importanza anche personaggi
secondari.
Lo
psicoanalista James, quello “giusto” dopo la prima che,
mostrandosi davvero poco professionale, aveva “messo gli occhi”
sul marito della sua paziente. Con James si instaura un rapporto che
va oltre la normale relazione paziente-cliente: si consolida
lentamente, tra una “confessione” del proprio mondo interiore e
il racconto di un sogno erotico, un’attrazione reciproca che a un
certo punto può far pensare al lettore che James diventi il nuovo
amore di Vivienne.
C’è
Jacob, l’investigatore che indaga sulla misteriosa irruzione in
casa della protagonista.
C’è
l’amica Vicky, molto più importante che nel primo libro, che dopo
una giornata completa al centro estetico Miss Serenità, si appresta
a diventare come Vivienne una persona “governata” dal senso
estetico.
C’è
l’autrice del furto e della simbolica aggressione a Vivienne, una
misteriosa donna dai capelli rossi che si rivelerà essere una
persona nemica e ossessionata da anni da Vivienne, in cerca di una
vendetta dettata più dall’invidia che da comportamenti specifici
della sua rivale.
Questo nuovo
personaggio, che in realtà si rivela essere solo una persona fragile
e depressa, è tra i più interessanti del nuovo libro.
Vivienne.
Metamorfosi di una escort si conclude con una
doppia accettazione da parte della protagonista. Da un lato, Vivienne
accetta che siano passati 5 anni dall’incidente stradale, che il
suo fisico sia cambiato un po’, per gli anni passati e per il
diverso stile di vita adottato nel matrimonio. Questa metamorfosi è
suggellata dal simbolico “lasciar andare” i vestiti di taglia
inferiore che non entrano più.
Dall’altro,
Vivienne accetta senza esitazioni il suo temperamento di persona
libera, indipendente, governata dal senso estetico, senza che questo
entri automaticamente in contraddizione con l’amore per Andrew.
Come
accaduto per il primo capitolo della saga, ho molto apprezzato
Vivienne. Metamorfosi
di una escort sia perché in qualche modo mi
sento vicino a lei nonostante le enormi differenze biografiche, sia
per il perfetto equilibrio tra la parte romance
e quella gialla, che nel secondo libro assume
forse una centralità ancora più evidente e che risulta molto
coinvolgente per il lettore.
Interessante
anche la metamorfosi di Vicky, sempre più simile alla Vivienne del
primo capitolo, e il rapporto fra Vivienne e il suo psicoanalista
James.
Vivienne.
Metamorfosi di una escort, come le altre
opere di Lily Rose, si distingue anche per l’alta qualità della
scrittura, per lo stile e lo scavo psicologico nei personaggi: la
linea di confine su cui passa la differenza fra la “letteratura di
genere” romance, gialla, fantasy o altro e la letteratura tout
court.
Qualcosa di
simile secondo me si ritrova ad esempio nei libri di Maurizio de
Giovanni, in particolare i gialli storici con protagonista il
Commissario Ricciardi: non sono solo romanzi polizieschi ben
congegnati e scritti, hanno qualcosa di più, che li rende
letteratura tout court.
Vivienne.
Metamorfosi di una escort è una lettura
piacevole e di ottimo livello, che appunto, mischia con estrema
sapienza romance e
giallo che restano in perfetto equilibrio. I libri di Lily Rose dal
mio punto di vista sono letteratura tout court: l’autrice gioca con
i generi e costruisce un meccanismo perfetto dal punto di vista
narrativo e letterario. Come nel primo capitolo Vivienne.
Da escort a moglie imperfetta,
un valore aggiunto è la bellissima copertina di Valentina Modica.
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