Una ragazza alla ricerca di uno stile di vita lontano da quello dei genitori si ritrova a dover affrontare gli strani e spaventosi misteri degli Ansatori, ritrovandosi ad affrontare delle strane scoperte durante il suo percorso.
Selene è una protagonista affascinante e ben delineata. La sua decisione di allontanarsi dalla famiglia per costruire una vita indipendente riflette una forza interiore e un desiderio di autoaffermazione che dice subito al lettore il carattere peperino della protagonista. Il suo incontro con Alexander, un Ansatore, segna un punto di svolta nella sua vita. Alexander è un personaggio ironico e carismatico, il cui senso di protezione e dedizione verso Selene lo rende non solo un eroe ma anche un compagno fidato.
L’intreccio di “Asso Special” è avvincente e ben costruito. Emanuela Guzzetta riesce a collegare elementi fantastici con situazioni quotidiane, creando un mondo che, pur essendo intriso di magia e mistero, risulta familiare e accessibile. La scrittura, sebbene semplice e talvolta acerba, riesce a mantenere alta l’attenzione del lettore, invitandolo a continuarne la lettura. Nonostante io sia solita leggere fantasy, la storia mi ha catturato per la sua originalità.
Un aspetto che ho particolarmente apprezzato è l’equilibrio tra azione e introspezione. La narrazione alterna momenti di tensione e avventura a riflessioni più profonde sui temi della crescita personale e della scoperta di sé. Questo rende “Asso Special” non solo una storia di fantasia, ma anche un racconto di rinascita e maturazione.
Devo dire che “Asso Special” non è solo un libro, è un viaggio. Un viaggio che ci porta a esplorare non solo mondi fantastici, ma anche i recessi più profondi della nostra anima. È una storia di crescita e di scoperta, dove ogni personaggio affronta le proprie paure e incertezze per emergere più forte e consapevole.
Unica nota dolente è la mancanza di descrizioni dettagliate in alcune scene, che a volte rende difficile immaginare appieno l’ambientazione. Tuttavia, questo piccolo difetto non inficia il fascino complessivo della storia. Qualche refuso e ripetizione in alcuni passaggi possono essere notati, ma non compromettono l’esperienza di lettura.
Quattro stelle meritate per un’opera che promette e mantiene.
Consigliato.
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