Foma, infatti, ha salvato la bambina quando era ancora in fasce e l'ha portata in casa, vietando ai suoi tre figli di mettere gli occhi addosso a lei, che da bambina si è trasformata in una donna bellissima.
Ma uno come Foma non fa mai niente per niente. E quando la relazione segreta tra Daniil e Alina salterà fuori, il ragazzo sacrificherà la sua stessa anima per quella della ragazza.
E in seguito a un viaggio ideato appositamente per trasformarlo in una macchina da guerra, diventerà uno dei più spietati e freddi esponenti della Bratva.
Eppure, se c'è qualcosa che è ancora capace di scaldare il suo cuore ormai duro è proprio l'amore per Alina, una fiamma che non si è mai spenta. Ma adesso, seppur di nuovo a San Pietroburgo, pare essere troppo tardi per cambiare le cose. Lei è promessa sposa di un dottore e lui non è più il ragazzino ingenuo e docile di cui lei si è innamorata. Ora è tutto ciò che la dolce Alina ha sempre odiato: crudele, disumano, feroce.
Cosa succederà, però, quando lei finirà sotto il suo più spietato controllo? Quale delle due personalità che convivono in lui avrà la meglio? Alina sceglierà la sua unica occasione di avere una vita tranquilla oppure finirà ancora una volta vittima dell’animo tormentato di Daniil?
«Basta con le cazzate» interviene Andrey vedendo che la situazione sta degenerando. «Possiamo risolverla in un altro modo»
Ivan lo fissa in cagnesco ma non dice nulla. Sa che creare ulteriori tensioni non porterebbe a nulla di buono. È già in una situazione piuttosto difficile.
Andrey mi fissa. I suoi occhi azzurri sono iniettati di sangue.
«Cosa vuoi, Daniil» mi chiede ma la risposta la sa già. E quando mi pone la domanda, questa sale sulla punta della mia lingua. Come se fosse stata sempre pronta a essere tirata fuori.
«Voglio lei» dico semplicemente e Andrey e Ivan si scambiano una lunga e significativa occhiata.
Un’occhiata che sembra durare un’infinità di tempo, almeno per me. Poi il primogenito fa un impercettibile segno di assenso e finalmente il nodo che avevo allo stomaco si allenta.
«D’accordo. Fai di lei quello che vuoi e continua a gestire il bordello come hai sempre fatto. Non voglio che crei casini, Daniil» mi avverte e io annuisco.
Vorrei alzarmi subito, non mi interessa di come si evolveranno le cose adesso che nostro padre è morto. Ho finalmente raggiunto la mia vittoria, sono riuscito finalmente ad avere la libertà di poter avere Alina.
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