Una sirena dispettosa curiosa delle abitudini umane e invidiosa delle gambe delle donne ne combina una di troppo.
Il prezzo da pagare è terribile: costa avere un’anima. Tre figure femminili tra mito e realtà, un tritone, un amore incestuoso e le sue conseguenze, un'adolescente che non si rassegna alle convenzioni e cerca di trovare nei diari segreti della nonna l’accesso alla libertà. Il mito della sirena, lo stereotipo della donna-sirena e della donna-ninfa, la sofferenza di una donna dall'animo immortale costretta da necessità a sottostare alle regole imposte da una società maschilista nella passiva accettazione dell'ineluttabilità del fato. Un romanzo avvincente, un fantasy contemporaneo con finale a sorpresa che vi emozionerà dalla prima all’ultima pagina.
Alyssa è una sirena, invidiosa delle abitudini e del fisico delle “donne umane” sbarcata sulle coste siciliane per inseguire un amore impossibile.
Il “castigo” evocato dal titolo è forse quello di avere un’anima, e di vivere una condizione ibrida tra quella umana e quella divina e soprannaturale?
Doris, la figlia di Alyssa, è una donna disinibita e dai molti amori.
Malika, la nipote, è una ragazza curiosa e intrigata dal mistero della nonna Alyssa e determinata a scoprire che cosa la ha condotta a vagare inquieta in giro per il mondo. Una parte molto ben riuscita del libro è quella nella quale Malika, fingendo di chiedere informazioni scolastiche per i suoi studi di epica e storia, sottopone la nonna-sirena Alyssa a un serrato interrogatorio sulle creature mitologiche legate indissolubilmente al mare: dalle ninfe alle ondine, dalle sirene ai tritoni.
A complicare la situazione, l’esplosione di una passione incestuosa che porta Malika a identificarsi con la protagonista delle sue letture e a ritrovarsi in situazioni rischiose e pericolose.
Il castigo di Alyssa è un fantasy contemporaneo dalla scrittura colta e raffinata, che mostra l’ottima conoscenza della cultura classica dell’autrice Antonia Calabrese ed affronta in maniera sempre coinvolgente temi di rilevanza anche filosofica, come quello degli archetipi femminili della donna-sirena e della donna-ninfa ancora fortissimi nella nostra cultura, e quello tipico della fiaba della creatura divina o soprannaturale che si fa umana per amore scontando tutte le difficoltà di una condizione ibrida.
Un romanzo che affronta quindi con grazia e uno stile coinvolgente e originale temi di grande impatto filosofico e morale.
Della stessa autrice avevo già letto il romanzo “Welcome” caratterizzato da un’atmosfera di realismo magico nella quale l’umano e il soprannaturale erano legati in maniera inestricabile e da splendide descrizioni ambientali dell’area tra Umbria e Lazio.
Con “Il Castigo di Alyssa” l’autrice propone un lavoro apertamente fantasy, nel quale ritroviamo egualmente eccellenti descrizioni ambientali di un Sud nel quale sembra effettivamente a volte di percepire la presenza sottile dei personaggi mitologici di Omero e delle creature ibride marine.
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