Il sexy avvocato Etienne Blaise Brochier è a capo dello studio legale più prestigioso di Parigi. Spietato con gli avversari e generoso con gli emarginati, l’affascinante milionario è la tentazione di ogni donna. Ma l’unica che a lui interessa è determinata a tenerlo a distanza.
Da qualche mese, Sophie – la giovane ex modella sposata tre anni prima – fa di tutto per evitarlo, salvo lanciargli sguardi bollenti quando crede di non essere vista. Etienne, invece, non desidera altro che intrappolarla in ogni angolo della loro villa per accarezzarla, baciarla, fare l’amore…
Ma a regalargli notti insonni, oltre alle sue fantasie erotiche irrealizzabili, è soprattutto la metamorfosi della ragazza, che da creatura dolcissima e solare si è trasformata all’improvviso in un’anima tormentata e malinconica. Quale segreto si nasconde dietro allo strano cambiamento? E perché lei si ostina a non parlarne?
Come se non bastasse, la sua segretaria storica è partita per una luna di miele infinita, lasciandolo in balia di una sostituta pazza come un cavallo che si è messa in testa di sedurlo a ogni costo… proprio durante il periodo di castità più lungo che lui abbia mai vissuto.
Dopo mesi di silenzi, incomprensioni e tentativi di riconciliazione falliti, sembra che non sia rimasto poi molto da salvare nella sua relazione con Sophie. Però Etienne non è abituato a perdere, né in tribunale né nella vita: cosa s’inventerà l’avvocato più sexy di Parigi per vincere anche questa sfida?
Nell’atmosfera un po’ folle della città delle luci, la storia romantica e bollente di Etienne e Sophie mescola situazioni eccentriche e divertenti a drammi interiori, trasportandoci in punta di piedi dentro argomenti importanti e delicati.
Ispirato a una storia vera.
La mia risata dura un secolo prima di esaurirsi.
D’altro canto, la battuta era esilarante: “Non è che per caso non ti ricordi più come si fa, vero?”.
Cazzo se me lo ricordo! Me lo sogno ogni secondo di ogni minuto di ogni dannato giorno, vorrei dirle. E magari dovrei pure guardarla contrariato, punendola per la scarsa sensibilità.
Invece trattengo tutto, lingua e guerriero affamato: la fine della mia astinenza è attaccata a un filo e io sono troppo bisognoso che questo lunghissimo periodo di merda finisca per rischiare di mandare a monte l’occasione con una frase buttata lì, senza riflettere.
«Me lo ricordo perfettamente. Solo mi stavo chiedendo quanto dovremmo andarci piano.» Tanto per essere chiari, andarci piano è l’ultima cosa che desidero, tipo che avrei bisogno di un calmante triplo per riuscire a limitarmi a dei preliminari, quando invece vorrei scoparla fino a toglierle il fiato. «Insomma, fino a che livello di profondità potrebbe spingersi questo… divertimento non completo?»
Sophie ridacchia, la lingua che va a inumidire le labbra. «Okay, non credevo di dover fare degli esempi.»
Il suo sorriso malizioso me lo fa venire duro in zero secondi.
Mi sono chiesto tante volte come avrei reagito nel momento in cui il suo semaforo fosse tornato verde. Ora lo so: sono stupito, euforico, ho il corpo in fiamme per l’adrenalina e… merda! È un rivolo di bava quello che sento colare da un lato della bocca? Dio, sembro un San Bernardo davanti alla vetrina del macellaio…
Con una mossa discreta del dorso della mano, cancello la prova della mia imbarazzante reazione canina. «E se poi…» Il guaio è che il semaforo non è diventato verde del tutto. E, malgrado le promesse fatte di limitarci a delle coccole, il protrarsi dell’astinenza ha reso poco affidabile il mio
autocontrollo.
Dio, che serata fortunata.
Faccio appena a tempo a pensarlo, crogiolandomi nell’eccitante sacrilegio di aver condiviso con i miei figli il dolce nettare che svanirà entro pochi mesi, che Sophie inizia a ritrarsi.
«Devo andare» dice, agitandosi sotto di me.
«Andare?» Le sue parole penetrano con effetto ritardato nella mia mente offuscata dal piacere. «Che significa? Dove devi andare?» La domanda suona disperata alle mie stesse orecchie.
«Dico sul serio, Etienne, devi spostarti. Ho bisogno di andare» Nel ribadirlo, mi punta i palmi contro il petto per allontanarmi.
«Ma abbiamo appena cominciato!» protesto. D’accordo, forse sono un tantino despota quando si tratta di sesso. Anzi, togliamo pure il forse. Ovviamente la donna ha sempre il diritto di tirarsi indietro ma, considerato che non lo facciamo da mesi, potrò pure lamentarmi, no? «Dimmi almeno perché hai cambiato idea.»
«Non senti?» Il tono di Sophie suona impaziente. «Sacha sta piangendo, vuole mangiare.»
Solo adesso le mie orecchie ristabiliscono il contatto con la realtà circostante, captando il pianto straziato di mio figlio che reclama la prima poppata della notte. O forse è già la seconda? Povera, Sophie.
«Sì… certo, scusami.» Mi passo una mano sulla faccia, rendendomi conto che per pochi minuti la mia libido era riuscita nell’impresa di cancellare il resto del mondo a esclusione di noi due. E non era per niente male.
Oltre a scrivere romance, Olivia
Spencer è la migliore assistente personale del pianeta. :–)
Nel
2017, Olivia ha iniziato a scrivere la serie "Sexy Millionaire
Stories" e non si è più fermata. Uno
Chef Milionario è il primo romanzo,
scritto nel 2017 (serie: Sexy
Millionaire Stories). Sono seguiti
Un milionario in tribunale,
I peccati di un milionario,
Un adorabile arrogante,
il racconto breve La sfida del milionario
e L’amore non è perfetto. Non sono un santo è
il suo sesto romanzo.
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Grazie, grazie, grazie!❤️❤️❤️��
RispondiEliminaOlivia Spencer