La “Visione Periferica” è quella parte della visione che risiede lontano dal centro dello sguardo, e si dipana dalle aree più estreme fino a quelle più vicine al campo visivo. Una “visione periferica” simbolica è anche quella del protagonista del libro, Alessandro, adolescente dalla sensibilità artistica non comune che vive tra Novi Ligure e Pozzolo Formigaro, alla “periferia” appunto dei centri abitati maggiori.
Alessandro è un ragazzo non comune, introverso e riflessivo, ma dalle molte passioni: la band musicale, la corsa, la pittura. Un atleta e un artista. Il racconto è scandito dai tempi dell’anno scolastico: le vacanze di Natale, la ripresa di Gennaio, la tarda primavera in cui si inizia ad assaporare la fine delle lezioni.
L’esperienza traumatica della morte del fratello Andrea, a cui era molto legato, costringe Alessandro ad affrontare il mondo da solo costruendo legami con la realtà a partire dalle proprie passioni.
Fondamentale nella sua vita è l’amicizia pura, priva di complicazioni sentimentali, con Renata, una ragazza dalla sensibilità simile alla sua.
Anche l’amore impossibile per Gaia, fidanzata del compagno di band musicale Mattia, accompagna Alessandro per tutta il percorso del libro. Un amore che segnerà, nel bene e nel male fino al sorprendente finale, la sua storia.
L’arte e lo sport, insieme, sono le “medicine” naturali che permettono a Alessandro di superare il trauma della morte del fratello, assieme al percorso psicoterapico che compie.
Visione Periferica è un testo di grande qualità, caratterizzato da una scrittura non facilissima. Una sorta di monologo interiore del personaggio, un viaggio nella sua mente traumatizzata dal tragico evento e nella sua “visione periferica” di persona dalla sensibilità speciale.
La scrittura di Luca Bottazzi è affascinante, ma non immediata. Ci sono pochi dialoghi e, appunto, per comprenderlo appieno bisogna letteralmente “entrare” nella mente del protagonista Alessandro.
I legami con il territorio del Novese dove è ambientato non sono espliciti, anche se chi conosce la zona riconosce lucidamente la descrizione di alcune zone di Pozzolo Formigaro e Novi Ligure.
Molto intrigante il titolo, con il suo “doppio senso” e interessante la descrizione dell’amicizia fra il protagonista e Renata.
Il periodo dell’adolescenza, con le sue contraddizioni, è raccontato con grazia, introspezione psicologica e sensibilità da un autore dal tratto non comune per un esordiente.
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