Sara è una ragazza che gestisce un piccolo negozio di fiori assieme alla madre. Sta ristrutturando una casa avuta in eredità dalla zia e organizzando il matrimonio con il fidanzato Miro. I genitori sono divorziati e il padre sta per risposarsi con un’altra donna.
Una vita apparentemente perfetta, ma assolutamente prevedibile. Sara è la classica “brava ragazza” che mette le esigenze degli altri davanti alle proprie. Il suo lavoro le piace molto, ama i fiori e il loro linguaggio.
Una sera di un maggio freddissimo, più simile al pieno inverno che alla tarda primavera, Sara incontra uno degli operai addetto alla ristrutturazione della casa. Un perfetto sconosciuto dall’aria un po’ maudit con lunghi capelli e maglietta dei Guns’Roses, a dormire in quella che sarà la sua nuova casa. Se nel primo incontro fra i due c’è qualche scaramuccia, è anche evidente che Sara e il misterioso muratore si piacciono.
Nel frattempo, la giovane fioraia riceve una notizia che le cambierà la vita: Miro, il suo fidanzato e futuro marito, intende trasferirsi a Los Angeles per inseguire migliori opportunità lavorative. Non intende lasciare Sara, e le chiede di andare con lui. Ma Sara è troppo affezionata al suo negozietto di fiori. E decide di non seguirlo, almeno per ora. Intanto spunta un altro corteggiatore, il figlio della nuova compagna del padre, Tommaso, mosso in realtà da secondi fini.
Gli incontri con il misterioso restauratore diventano per Sara “la parentesi stravagante” della sua vita perfetta e prevedibile.
Là, nella vecchia casa della zia, Sara si incontra con l’uomo misterioso in una stanza tutta per loro, una specie di oasi dal mondo esterno.
E così la ragazza scopre che lui è molto diverso dalla persona che appare: Alessandro Minelli è il figlio dei fondatori di un’importante azienda, la Miver, dove lavorava come direttore commerciale, è separato con un figlio ed è stato coinvolto in un noto caso giudiziario. Una storia uscita sui giornali e nota quasi a tutti tranne che a lei. Che da questo momento inizia a cambiare continuamente lavoro fino all’incontro con Sara. Fino al primo bacio verso la metà del testo, il loro sembra soprattutto un rapporto di amicizia. Un amore che nasce scoprendosi lentamente e non con un colpo di fulmine.
Nel frattempo, mentre Sara scopre i secondi fini di Tommaso, Miro rientra dalla California e questa volta sembra determinato a sposare Sara.
Quelle giornate nella casa vuota trasformate lentamente in amore saranno solo “una parentesi stravagante” per Sara o determineranno una svolta nella sua vita?
Una parentesi stravagante attraente già dalla bellissima copertina fiorita, è un romance autoconclusivo molto piacevole e che si legge tutto d’un fiato.
I due protagonisti, Sara e Alessandro, vivono attraverso il loro incontro una vera e propria trasformazione e crescita personale. Sara inizia a mettere le sue esigenze e i suoi desideri prima di quelli degli altri. Alessandro grazie all’incontro con lei recupera fiducia nella vita e smette di essere una specie di emarginato sociale legato a quella brutta vicenda.
Il loro incontro è significativo per capire come le persone sono molto spesso altra cosa da come appaiono e dal lavoro che fanno. Meno simpatia me la ha suscitata Miro, il fidanzato, un calcolatore freddo e razionale che pensa prima alla carriera che alla ragazza che dice di amare.
Sara è di fronte a una scelta fra la via sicura e prevedibile proposta da Miro e quella “stravagante” dell’amore con Alessandro.
C’è anche una parentesi “esilarante” con i giochetti di Tommaso per mettere i bastoni fra le ruote al matrimonio dei genitori.
Divertente il cartello che a un certo punto Sara espone fuori dal negozio: Chiuso per troppi pensieri!
Bellissima anche l’idea di dedicare ogni capitolo a un fiore e al loro romantico linguaggio che oggi abbiamo un po’ dimenticato. Come nel precedente libro di Arianna Ciancaleoni “Vorresti essere me” i capitoli erano intitolati a un elemento chimico..
In Una parentesi stravagante l’autrice racconta la poesia nascosta nelle vite apparentemente normali e l’imprevedibilità dell’esistenza.
Una scrittura fluida, leggera, che tempera il romanticismo con una sottile e costante velo d’ironia e che non rinuncia allo scavo psicologico dei due personaggi principali, consigliata a tutti e in particolare a chi ama il romance che senza prendersi troppo sul serio riesce a essere commovente e profondo.
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