venerdì 12 marzo 2021

Recensione Romanzo - BY ANDREA - NON FIDARTI DELLA NOTTE di Maria Teresa Steri

 















Una voce dal passato. E l’incubo ha inizio

“Ho bisogno di te, c’è stato un crimine”. Con una telefonata, Dalia viene catapultata nel passato. A chiederle aiuto è Gabriele, il suo ex marito, un uomo problematico e disturbato, che non sentiva da anni.
Pur combattuta, Dalia accetta di incontrarlo e scopre che una donna è stata uccisa nel quartiere storico dove vive Gabriele. Un delitto che più volte lui ha visto in ogni particolare durante i suoi sogni.
Dalia però conosce a fondo i disturbi psicologici di Gabriele e non può fare a meno di sospettare che sia coinvolto nel crimine. E ben presto anche la polizia sembra decisa ad accusarlo di omicidio.
Nonostante i dubbi sulla sua innocenza e i fantasmi del passato che continuano a tormentarla, Dalia decide di aiutare Gabriele e si mette alla ricerca della verità. Fino a scoprire di essere pronta a tutto pur di scagionarlo, anche a rischio di mettere in pericolo se stessa.

Ogni volta che mi convincevo di essere arrivata a capirlo, a orientarmi nella sua complicata personalità, subito dopo mi rendevo conto di aggirarmi come una cieca in un labirinto.



                   




Un fantasma riemerge nella vita di Dalia Cenci: quello di Gabriele, l’ex marito, un uomo tormentato e carico di problemi psicologici.

“Ho bisogno di te, c’è stato un crimine”. Nel quartiere Borghetto, dove risiede, è stata uccisa una donna, Irene, nella residenza Magnolia, un centro per donne disadattate gestito oggi dalle suore e divenuto di fatto autogestito dalle residenti.

Da giorni Gabriele era tormentato da sogni premonitori che annunciavano la morte violenta di Irene. L’ex marito di Dalia appare ossessionato, forse a suo modo innamorato di questa donna.

La sua instabilità psichica e la corrispondenza tra i particolari dei sogni e la realtà lo rendono subito sospetto: sia in parte a stesso, sia a Dalia, sia al fratello Pietro, e ovviamente anche alla polizia.

Per Dalia questo crimine è l’occasione per guardarsi dentro e ripercorrere la sua difficile e tormentata vita di coppia con un uomo così affascinante e nello stesso tempo psicologicamente instabile. Dieci anni prima si sono conosciuti in una spiaggia, Gabriele ha salvato Dalia da un tentativo di violenza sessuale. La sua instabilità non si è mai manifestata in modo violento, sino ad ora, e a Dalia sembra impossibile che abbia ucciso quella donna.

Gabriele è tuttavia per la polizia il sospetto perfetto: conosceva la donna, ne era in qualche modo ossessionato, dice di averne sognato la morte. E così viene arrestato e condotto in carcere.

Dalia decide così di iniziare una vera e propria indagine personale. Chi era veramente Irene? Era quella disadattata che appariva a prima vista? La donna, in realtà, era una poliziotta, Silvia, che sta conducendo un’indagine sotto copertura. Copertura a quanto pare saltata presto.

Dalia, consigliata da Marta e Nanni, decide così di infiltrarsi anche lei ne “La residenza Magnolia” nei panni di Giorgia Cardillo, ventottenne disoccupata in fuga da un compagno manipolatore e con piccoli precedenti penali.

Dalia entra dentro a questa sorta di girone infernale, ormai gestito anche con la mano della criminalità organizzata, e ha modo di conoscere la varia umanità delle donne e delle ragazze ospiti.

Qualcuno ha ucciso Silvia copiando il sogno di Gabriele per incastrarlo? Ma chi, forse una delle ospiti mossa da un vecchio desiderio di vendetta? O forse la verità è ben più complessa ed amara, e si trova fuori dalle mura della Magnolia.

Come il precedente “Sarà il nostro segreto” nel thriller “Non fidarti della notte” di Maria Teresa Steri si avverte l’impronta del cinema hitchcockiano. La donna “ricostruita” dalla falsa identità, che rimanda al personaggio di Vertigo Judy Barton, si ritrova in Irene e Giorgia Cardillo anche in “Sarà il nostro segreto”. Altri film ai quali si possono avvertire rimandi sono “La finestra sul cortile” (con Gabriele che osserva Irene nella casa di fronte, come lo scrittore del film), “Complotto di famiglia” e “Io ti salverò”.

Non fidarti della notte è un thriller molto efficace, dalla scrittura incalzante che riesce sempre a mantenere un alto livello di tensione. Dalla falsa identità di Irene in poi, niente è come sembra, e continui ribaltamenti e colpi di scena portano verso un finale sorprendente.

Molto efficace anche la caratterizzazione dei personaggi: ottimo il personaggio di Gabriele, e la descrizione del rapporto fra lui e Dalia, l’ex moglie determinata a tutti i costi a salvarlo.

La descrizione delle sfumature del loro rapporto è un altro punto forte del libro.

Un thriller psicologico di ottimo livello consigliabile a tutti gli amanti del genere, che può interessare tutti, e che risulterà particolarmente coinvolgente per gli amanti del cinema hitchcockiano.

















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