venerdì 4 dicembre 2020

Recensione Romanzo - BY ANDREA - IL GIARDINO SULLA SPIAGGIA di Gabriele Levantini

 


















Nel 2017, sollecitato da alcuni amici, decisi quasi per gioco di aprire un blog sul quale mettere alcune delle cose che scrivevo: era nato il Giardino sulla Spiaggia.
Quel piccolissimo sito artigianale, disperso nella vastità della rete globale, divenne ben presto per me un foglio bianco da riempire con emozioni, sensazioni, pensieri, sogni; dove poter raccogliere le storie che nascevano dentro di me prima di lasciarle navigare libere, come messaggi in bottiglia.
Il nome rappresenta le due opposte necessità dalle quali questo progetto scaturiva: l'introspezione e l'apertura. Il termine "Giardino" infatti suggerisce un luogo intimo, privato, dove potersi raccogliere a riflettere. Ma si tratta di un giardino particolare perché non è chiuso tra muri o steccati, ma è "sulla Spiaggia", aperto verso il mare, verso l'infinito.








Era arrivato finalmente il vento estivo, con tutta la sua fresca carica di vita, speranza e novità

Gabriele Levantini



Il Giardino sulla spiaggia” di Gabriele Levantini è una raccolta di racconti che nasce da un blog con lo stesso nome creato dall’autore, chimico con la passione della scrittura, nel 2017. Il libro è composto di tre parti: una lunga prefazione, i racconti e una sorta di autobiografia dell’autore che occupa circa un terzo dell’intero testo.

I racconti sono brevissimi, ma efficaci ed emozionanti nella loro concisione. Bellissimo Riviera, due sole pagine che raccontano il sogno d’amore a tempo di due amanti in viaggio verso un weekend di passione cercando di dimenticare il resto del mondo.

Il Peso che tratta il tema dell’amore non dichiarato.

Veleno che racconta come il film Intimacy gli incontri esclusivamente sessuali di un lui e lei anonimi.

Ghosting il tormento interiore di Marta, una ragazza che ha appena perso il suo amore.

Al Vecchio Faro e Vento Estivo, che raccontano l’amore disinteressato e assoluto dei sedici anni, e la vita che rinasce inesorabilmente sempre, certi che un’altra estate arriverà.

Risveglio una sorta di monologo interiore sul tema portante dei racconti, il risveglio della vita.

La forma delle nuvole, il tormento interiore di un ragazzo che scopre la sua omosessualità.

Ode alla crisi, un racconto filosofico che gioca sull’etimologia greca di crisi: problema, ma anche opportunità.

Lo stile di scrittura è davvero apprezzabile, particolarmente incisivo nel descrivere sentimenti complessi in spazi brevissimi.

La parte de “Il Giardino sulla spiaggia” costituita dai racconti è una lettura consigliatissima, per la rara efficacia dell’autore nel rendere il suo mondo interiore con un linguaggio cosi sintetico.

La prefazione, invece, l’ho trovata eccessiva e pleonastica sia nel linguaggio che nella lunghezza della stessa in rapporto al testo.

L’ultima parte del libro è composta dalla narrazione autobiografica dell’autore. Come nei racconti, lo stile di scrittura è ineccepibile; personalmente, tuttavia, trovo più interessante per i lettori un autore che si racconta attraverso la sua opera, come fa lo stesso Gabriele Levantini nei racconti, che la scrittura autobiografica diretta, che non trovo invece interessante.

Se devo dare una valutazione complessiva de “Il Giardino sulla spiaggia” è complessivamente positiva per l’alta qualità della scrittura e il raro dono della sintesi dell’autore.

La prefazione e il finale autobiografico (che rimane comunque ben scritto) tuttavia appesantiscono leggermente il cuore del libro che sono i bellissimi ed emozionanti racconti brevi.





















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