In una calda sera d’estate, due colpi di lupara sconvolgono la quiete di Aidone, un pittoresco paese nelle vicinanze di Enna.Perché un semplice allevatore viene ucciso a sangue freddo? Che relazione c'è tra i furti di bestiame accaduti in zona e una società internazionale che acquista capi da inviare nei paesi arabi? E l'assicurazione locale, che ruolo ha in tutto questo?L'indagine serrata del capitano Calì rivela scenari e verità che mettono in luce un sottobosco nemmeno lontanamente immaginato. Una sorta di scatole cinesi, con imprevisti, colpi di scena e una sorprendente soluzione finale.Un romanzo appassionante e un investigatore che saprà farsi amare. Immersi nei vicoli di Aidone, tra i suoi monumenti, i panorami, la cucina e la sua gente, saremo testimoni del dipanarsi di una storia che varca i confini non solo della Sicilia ma dell’Europa intera.
Aidone, entroterra della Sicilia. In un tramonto rosseggiante, quando il caldo costringe la gente del paese a cercare ristoro all'aperto, viene commesso l'omicidio di Pasquale Tinaglia. Il Maresciallo Puglisi, a comando dei carabinieri del posto, non è solito affrontare crimini del genere, il caso quindi viene assegnato al Capitano Tano Calì, incaricato dal Nucleo Operativo del Comando provinciale di Enna.
Il romanzo viene introdotto da una citazione di Andrea Camilleri, a testimoniare che si andrà a leggere un giallo di ambientazione siciliana.
Tra paesaggi e bellezze architettoniche, si svolge l'indagine del Capitano che, grazie alla sua esperienza, logica e intuito da investigatore, porterà alla soluzione del caso.
Gradevole e ben organizzata la trama, in stile semplice ma intrigante. I personaggi, ben caratterizzati, sono determinanti per lo sviluppo della vicenda. Quasi tutti co-protagonisti, si muovono dando spessore ad ogni azione e i dialoghi, spesso colorati da termini dialettali, non risultano mai inutili.
Bella composizione, ottimo racconto, avremo nell'autore il giusto successore del maestro Camilleri?
Lettura consigliatissima.
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