Recensione Romanzo - BY ANDREA - I GEMELLI DELL'ELISEO di Cristiano Pedrini

 

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Flavien Barnier ha sempre vissuto tra le ombre di Parigi, un mosaico di dolore e speranza, di dolci ricordi e amari rimpianti. Orfano dei suoi genitori, ha trovato rifugio nell'amore incondizionato della nonna Carole, una donna straordinaria che gli ha insegnato a sognare. Ma il destino, crudele e implacabile, gli ha strappato anche lei ed anche la sua professione di pasticciere, nel quale ha spesso trovato rifugio tra gli aromi dolci della sua cucina, non è più una certezza a cui aggrapparsi. Quando tutto sembrava perduto incontra Lucien, figlio ribelle del Presidente della Repubblica Francese, costretto in una esistenza che è una continua recita fatta di apparenze e doveri, ma la presenza di Flavien gli insegna a convivere con le proprie vulnerabilità, accettando l'ombra del ricordo di un fratello gemello che non è mai venuto alla luce e che sente agitarsi in lui. Insieme iniziano ad affrontare una nuova quotidianità, tra la solennità dei palazzi dell'Eliseo, il silenzio della piccola isola di Brégançon e la maestosità di Versailles, il loro cammino è una sinfonia di coraggio e rinascita, di come due cuori possano trovare la loro strada in un mondo spesso indifferente. È la storia di un amore che si erge come un rifugio sicuro, un tetto sotto cui trovare riparo quando tutto sembra crollare.

I “Gemelli dell’Eliseo” è la storia di Flavien, un ragazzo orfano dei genitori che è stato cresciuto nella periferia di Parigi dalla nonna Carole, e di Lucien, il figlio ribelle del Presidente della Repubblica Francese, in disaccordo con il padre su tutte le questioni politiche, refrattario all’esistenza fatta di partecipazioni a eventi ufficiali, doveri e apparenze come una gabbia dorata. Su di lui i giornalisti ricamano “ipotesi” sulla sua vita privata, sul suo stretto rapporto con Marianne, nominata dal padre Primo Ministro del governo francese, e con il maturo pittore Octave per il quale occasionalmente si presta di nascosto a fare da modello.

Lucien è inoltre “tormentato” dall’ombra di un fratello gemello “mai nato” Jacques, che lui sente in qualche modo vivere dentro di lui, mentre il padre ne nega risolutamente l’esistenza.

L’incontro con Flavien, che nel frattempo ha lasciato il suo lavoro di pasticciere a fianco della nonna ed è diventato un dipendente dell’Eliseo, cambierà per sempre le loro vite, ma la posizione sociale di Lucien, già “nell’occhio del ciclone” per la sua vita privata, lo rende dubbioso nel manifestare pubblicamente il suo amore per Flavien.

Sarà la “voce interiore” di Jacques e l’immersione in un’antica storia di pirati legata all’isola di Bregancon a imprimere una svolta decisiva alle loro vite.

Nel suo nuovo romanzo Cristiano Pedrini torna a mescolare con grazia e una scrittura misurata e puntuale il romance, il fantastico e la storia, con un’accurata ricostruzione ambientale di uno dei luoghi dove si svolge il romanzo, l’isola di Bregancon. In questo romanzo, sullo sfondo troviamo anche alcuni temi sociali come quella dei ragazzi gay “emarginati” dalla famiglia e costretti a trovare la loro strada altrove, con i due personaggi minori di Jerome e Nadine, e quello dell’ambiente e della crisi climatica.

C’è anche una rivisitazione in chiave personale di un classico della fiaba, quello dell’amore proibito del figlio o della figlia di un uomo di potere.

L’elemento fantastico è molto presente nella seconda parte, con il “viaggio” immaginario dei due protagonisti nell’epoca dei pirati, che li aiuterà indirettamente a consolidare il loro amore e a trovare la loro strada, e poi c’è l’interessante tema dell’ombra del “gemello mai nato” affrontato negli anni scorsi in chiave cinematografica horror nel film del 2009 di David Goyer intitolato appunto “Il mai nato” anche se nel romanzo la presenza di Jacques è tutt’altro che negativa.

I Gemelli dell’Eliseo è un libro che con una scrittura delicata e puntuale riesce a costruire un eccellente equilibrio tra il lato romance e quello fantasy, con un occhio alla rivisitazione del classico, e che certamente non deluderà i lettori di Cristiano Pedrini.