Penelope Sartori è una ragazza semplice, appassionata di numeri, dell’ordine e della
precisione. Sogna di lasciare il suo piccolo paese in campagna per trasferirsi a Milano e
studiare Economia e Finanza all’università. Ha un sacco di progetti per quando sarà nella
grande città ma la notizia della malattia della madre spazza via ogni desiderio, che diventa
nullo davanti al dolore della perdita. Gli anni dell’università passano anonimi e solo
l’opportunità di uno stage presso la JB Finance le permette, finalmente, di stabilirsi
definitivamente a Milano. Sembra che tutto stia andando per il meglio, anche se la vita in
città non è come immaginava. In un tranquillo pomeriggio di lavoro, però, arriva un'offerta
irrinunciabile da parte del direttore del personale: diventare l’assistente di Arthur Blake, figlio
del presidente della società. Penelope, piena d'entusiasmo, accetta di buon grado ma le cose
non vanno come sperato. Arthur è burbero, indifferente e piuttosto riservato, e nonostante il
suo innegabile fascino, la ragazza è insoddisfatta, relegata a fare da soprammobile in ufficio.
I rapporti tra i due oscillano tra l’essere tesi, all’essere quasi inesistenti. Eppure quando
Penelope lo scruta di nascosto sembra scorgere una tristezza simile alla sua. Possibile, allora,
che l’atteggiamento di Arthur sia solo di facciata? A volte basta un attimo, un unico momento
condiviso per riconoscersi e ritrovare un po’ se stessi. E forse, sarà proprio dentro a un
abbraccio che Arthur e Penelope scopriranno di essere più simili di quanto pensano?
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