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Bruno è un affermato avvocato romano di mezza età, che vive una vita imprigionata nella delusione di una passione amorosa vissuta per metà, quella per Giuliano, risalente a un tempo assai lontano. Tanto spigliato ed eloquente nell’ambito professionale, quanto introverso e riluttante nella sfera affettiva, non ha mai saputo sciogliere il nodo che da anni serra il suo cuore.
È un lunedì come tanti quello in cui Bruno si sveglia per affrontare ciò che crede essere una banale e ripetitiva settimana. Non sa ancora che quelli che sta per vivere saranno i sette giorni più intensi e movimentati di sempre, durante i quali una serie di avvenimenti faranno traballare la sua già precaria stabilità. Primo fra tutti, l’incontro fortuito con un giovane uomo, Fulvio, che finirà per insinuarsi presto nella sua vita.
Ma proprio quando sta per avverarsi ciò che Bruno credeva ormai impossibile, innamorarsi di nuovo, il passato torna a bussare alla porta. Giuliano da una parte, Fulvio dall’altra. Entrambi gli tengono l’anima stretta in una morsa paradossale.
Troverà la felicità riassaporando ciò che fu ieri, o godendo di quel che è oggi? Solo il suo cuore potrà suggerirgli quale strada percorrere.
Bruno Sacchetti è un affermato avvocato romano cinquantenne, brillante, spigliato e di successo nella vita professionale, ma che non è mai riuscito a liberarsi da una delusione sentimentale risalente ad oltre 30 anni prima.
Le sue relazioni si limitano ad incontri poco significativi, sempre con il pensiero e il cuore al 1988 (uno dei periodi nei quali è ambientato il romanzo).
È in quell’anno che Bruno incontra Giuliano, un ragazzo siciliano: nonostante quest’ultimo sia fidanzato con Ginevra, tra i due ragazzi esplodono un amore e una passione che devono fare i conti non solo con i pregiudizi della società sull’omosessualità (siamo infatti nel 1988) ma anche con la vita di coppia apparentemente perfetta di Giuliano e Ginevra.
Un giorno, dalla ragazza giunge una notizia che mette Giuliano di fronte a una scelta: quella dell’amore assoluto o quella di una vita “sicura” ma senza passione. E poi c’è la famiglia di Ginevra, che spinge verso l’allontanamento di Giuliano dal suo amato Bruno.
In un lunedì del 2018 anni dopo, Giuliano incontra fortuitamente Fulvio, un giovane uomo sulla trentina con il quale sembra intravedere la possibilità di innamorarsi di nuovo.
Una svolta finalmente positiva, e la possibilità di liberarsi del fantasma di Giuliano?
Non tutto è come sembra, e i fantasmi del passato, dallo stesso Giuliano a Ginevra, forse stanno per riemergere e rovinare la ritrovata felicità di Bruno.
Il titolo, come Antinoo per Adriano, allude al grande amore fra l’Imperatore romano e il giovane Antinoo, e a uno dei luoghi ai quali si allude nel romanzo, Villa Adriana di Tivoli. Come in altre occasioni i libri di Ivan Gambina sono caratterizzati da una scrittura raffinata e misurata e da numerosi riferimenti alla cultura classica; come Antinoo per Adriano si caratterizza per alternare capitoli in cui si racconta l’amore tra Bruno e Giuliano nel 1988 e quello fra Bruno e Fulvio nel 2018. La geometria e la complessità dei rapporti umani e sentimentali, in particolare la complessa relazione che intercorre tra Bruno, Giuliano, Ginevra sono raccontate con grande sensibilità letteraria e psicologica.
Interessante anche il personaggio della madre di Bruno Palmira, che si esprime solo in dialetto romanesco. Non mancano nella storia i colpi di scena che contribuiscono a renderla avvincente e coinvolgente fino all’ultima pagina.
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