Un urlo sveglia il condominio.
Un uomo viene trovato morto. È stato ucciso con 14 coltellate.
Chi è la vittima e cosa nasconde?
Una indagine che sembra non portare da nessuna parte.
Il commissario capo Caterina Angeli in pensione da un paio di settimane e la collega commissario capo Claudia Trini della squadra mobile della Questura di Padova indagano assieme.
La soluzione vi sorprenderà.
Un condominio come tanti, in una città di medie dimensione come Padova: il condominio Magnolia, sconvolto da un improvviso ed efferato delitto.
Un uomo trovato ucciso con 14 coltellate, l’ex maestro Ernesto Ludi, un uomo in apparenza privo di nemici che potessero avere motivi per ucciderlo.
Ad indagare sono Caterina Angeli, ex Commissario Capo in pensione da poche settimane, e Claudia Trini, funzionaria della squadra mobile della città veneta.
Oltre alle due protagoniste, l’autrice delinea con efficacia l’ambiente della questura della città veneta nella quale operano le protagoniste.
La coppia di investigatrici, una in pensione ma che non ha abbandonato la passione per il suo lavoro e una ancora in servizio, attive in una città medio-grande ma non una metropoli, ricorda, in versione femminile, la coppia formata dall’ex magistrato in pensione Petri e dal poliziotto ancora ufficialmente al lavoro Miceli creata da un altro ottimo giallista, Gianni Simoni.
L’autrice nella prefazione afferma di ispirarsi al classico “Assassinio sull’Orient Express e infatti “Delitto al Condominio Magnolia” può essere considerato un classico giallo “da camera chiusa”.
Alla trama strettamente poliziesca si aggiungono ottime descrizioni ambientali, riferimenti all’attualità e personaggi secondari decisamente ben costruiti come la coppia formata da Elena e Alice con la loro libreria frequentata assiduamente da Caterina.
Il giallo di Maria Cristina Buoso mette in un certo senso a confronto le tecniche d’investigazione della polizia, ovviamente più legate a procedure e burocrazia, e quelle più spregiudicate di un’ex poliziotta che di fatto ora agisce come investigatrice privata.
La sinergia fra queste due tecniche e fra le due protagoniste porterà alla risoluzione di un caso complicato, nel quale nulla è come sembra e dove le sfumature fra bene e male si intrecciano continuamente.
Come ci si aspetta da un buon giallo, il mistero sarà risolto e l’assassino scoperto anche se nel finale resterà qualcosa di aperto.
Per un’autrice italiana non è frequentissimo cimentarsi col genere più anglosassone della “camera chiusa” che ha il pregio di stimolare lo spirito deduttivo del lettore. Delitto al Condominio Magnolia, con la sua relativa brevità, con i suoi capitoli molto essenziali e la scrittura asciutta pur non rinunciano a numerosi elementi di contorno e alla caratterizzazione dei personaggi secondari, ne rappresenta un’ottima prova. Un libro da consigliare agli amanti del giallo e una coppia di personaggi adattissima a diventare protagonista di una serie.
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE :)
RispondiEliminacome avrai notato è diverso da Vernissage per cui... sapere che è stato capito e apprezzato è una bella cosa e si.... è il primo di una serie :)
grazie per questo bel ragalo di Natale.