Kei è un ragazzo timido e senza amici. All'inizio dell'anno scolastico, nella sua classe si trasferisce Jun, un misterioso ragazzo.
I due stringono subito amicizia e Kei si scopre attratto dalla personalità dolce ed espansiva di Jun. Non sa che quest'ultimo nasconde un pesante fardello che non vuole rivelare a nessuno.
Nella mente di Kei si insinuano dubbi e deve fare i conti con la paura di perdere il suo primo amico... e non solo.
SARANG Il coraggio di amare è un romance m/m dai toni tenui e delicati come il mondo nel quale è ambientato, l’Oriente del Giappone e della Corea.
Sarang (parola coreana che significa appunto “il coraggio di amare”) narra dell’incontro tra due ragazzi apparentemente molto diversi: Ken, aspirante disegnatore che vive in una famiglia apparentemente perfetta, e Jun, figlio di una donna affetta da una malattia degenerativa stanca di una vita impossibile e di un padre pieno di debiti e con problemi psichici.
I due si incontrano a scuola, e fra di loro si crea quella sorta di amicizia amorosa molto frequente fra gli adolescenti. L’età dell’incertezza, nella quale i sentimenti e le passioni sono per molti ancora indefinite.
Due ragazzi fragili, vittime di una società iper-regolata come quella orientale, dove si va a scuola in divisa e con i capelli rigorosamente al naturale, e in fondo molto più omofoba di quanto appaia, anche se dal punto di vista estetico la differenza fra ragazzi e ragazze è molto sfumata.
Jun aspira ad esempio a diventare idol, una figura tipica della cultura giapponese e coreana (come quella del disegnatore di manga, Ken) il giovane artista eclettico e di bell’aspetto che sa ballare, cantare e recitare.
La parte migliore del libro di Elisa Fumis è proprio la totale immersione nella cultura giapponese e orientale, che l’autrice mostra di conoscere alla perfezione e di amare.
Leggerlo è come immergersi dentro a un stampa di Hiroshige e Hokusai.
Perfetti e puntuali i riferimenti geografici, e le spiegazioni con note molto precise di concetti intraducibili come idol (solo vagamente simile a quello occidentale di “influencer”) o di konbini, il market aperto 24 ore su 24, del tipico cibo giapponese e del formalismo di una cultura dove è abituale chiamare col cognome chi non si conosce bene.
La storia portante, l’amicizia/amore tra Ken e Jun, è raccontata con toni delicati e leggeri anche nei momenti drammatici. Ben delineati anche i personaggi di contorno, come le altre ragazze e ragazzi della scuola e i genitori.
Lo stile di Elisa Fumis in molti passi rasenta quello della poesia.
L’aspetto erotico e passionale resta solo accennato, come non sono frequentissimi i toni e i linguaggi tipici del romance di ambientazione “occidentale”.
Questo può essere considerato un pregio, rendendo lo stile perfettamente coerente con l’ambientazione e con la volontà di immergersi totalmente nella cultura e nel mondo giapponese.
Una piccola nota: qualcuno leggendo Sarang potrebbe essere più coinvolto dalla perfetta immersione in una realtà “altra” da quella quotidiana che dalla trama e dal tema centrale nel romanzo, appunto il coraggio di amare oltre l’omofobia e i pregiudizi sociali.
Un libro sicuramente curatissimo e originale, che sarà particolarmente apprezzato dagli appassionati di manga e di cultura giapponese.
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