Recensione Romanzo - BY ANDREA - L'ELMO DI ODINO. FIORE DI MORTE di Marialuisa Moro

 

LINK ACQUISTO AMAZON

Quinto thriller della serie norvegese.

Tobias Holden, noto scrittore di gialli storici, viene trovato morto nella sua villa. Il medico legale liquida il caso come morte naturale: infarto miocardico. Mina Halvorsen, da pochi mesi trasferita suo malgrado a Drammen come ispettore di polizia, non è affatto convinta. Assillata da alcuni dettagli della scena, decide, come al solito, di indagare per conto suo, mettendo in gioco carriera e vita privata.

Il mistero si infittisce con altri "strani" decessi.

Cosa si cela dietro l'immagine di facciata di uno scrittore di fama?

Norvegia: il noto scrittore di gialli storici, Tobias Holden, viene trovato morto nella propria abitazione senza apparenti segni di violenza.

Sembra un classico caso di morte naturale, infarto miocardico. Ma l’ispettore Mina Halvorsen, trasferita da pochissimo a Drammen dove è avvenuto il delitto, non è convinta delle conclusioni del medico legale e assieme al collega e compagno, il commissario Stig, inizia a indagare sul caso Holden per conto suo.

Molti sono i misteri che nasconde lo stimato scrittore, da quelli che riguardano la sua vita di relazione a quelli che riguardano l’autentico/a autore/trice delle sue opere.

Un uomo dalla doppia vita piena di misteri e che molte persone avrebbero potuto voler uccidere.

Il mistero si infittisce quando avvengono altri delitti che riguardano sempre persone connesse a Holden, a partire dalla moglie…

Nel caso Holden sembra essere in qualche modo coinvolta anche una collega di Mina, Klara Moser.

Per risolvere il caso, Mina e Strig dovranno risalire al 1985, anno nel quale sono sepolti i misteri che riguardano la vita di Tobias Holden.

E l’Elmo di Odino? È un fiore, l’Aconitum Napellus, che cresce nelle zone montuose dell’Europa centro-settentrionale.

Forse è l’arma del delitto?

L’elmo di Odino, quinta opera della serie norvegese di Maria Luisa Moro, è un thriller incalzante e appassionante, caratterizzato da continui colpi di scena e da una scrittura di grande efficacia e intensità.

Personaggi interessanti e caratterizzati da un profondo scavo psicologico, come la prima vittima Tobias Holden, che tuttavia non scompare dalla narrazione con l’omicidio grazie al continuo gioco di flashback.

Efficaci anche i personaggi dei due investigatori Mina e Stig, mentre l’ambientazione norvegese per quanto singolare contribuisce a creare l’atmosfera giusta per il thriller. Suggestivo il titolo con il riferimento al “fiore della morte” e la cover. Una lettura da consigliare a tutti gli amanti del thriller.