giovedì 16 settembre 2021

Recensione Romanzo - BY GRAZIA -. LA TERZA ERA di Massimiliano Albicini

 













La vita di una donna in coma in una casa di riposo; una giovane coppia costretta a trasferirsi in cerca di lavoro; la morte del signor Joneston, dirigente di medio livello di un'agenzia di trading. Tre storie all'apparenza slegate tra loro. Ben presto, però, l'intreccio prenderà forma. L'anima di Joneston, finita all'Inferno e sottoposta al giudizio di uno dei Demoni Giudici, Neti, è misteriosamente incorruttibile, ed ha addirittura il potere di modificare a suo piacimento la sostanza stessa degli Inferi. Neti, incaricato da Lucifero in persona di indagare su quegli straordinari poteri, scopre un segreto nascosto nel passato: la sua memoria, come quella di tutti gli altri demoni, viene cancellata di continuo per essere tenuta all'oscuro di una verità difficile da immaginare...






La Terza Era inizia con un prologo che attira subito il lettore in media res.

L’autore, con la sua eccellente narrazione, ti immerge in un universo immaginario e immaginifico, dove l’opera attrae grazie allo stile solenne e complesso, con il quale vengono descritte ambientazioni galattiche, soli, pianeti, in un numero sempre crescente a mano a mano che la narrazione prosegue. Mondi ormai sconvolti ed emersi dal caos primordiale e da fiamme infernali.

L’autore inizia la sua opera raccontandoci della grandiosa esplosione avvenuta quattordici milioni di anni fa e che scosse l’equilibrio della materia, E fu grazie all’aiuto di Dio Creatore che ristabilì le cose, facendo conoscere agli uomini la realtà di come la conosciamo, se ancora oggi la razza umana non si è estinta.

L’autore ci parla e ci spiega come Dio forgiò la materia plasmandola su sette livelli energetici interdipendenti tra loro ma con un’energia sempre più potente a ogni livello precedente.

La descrizione di come sono formati i primi tre livelli detti Tangibili e a frequenza più bassa, supera ogni immaginazione fantascientifica. Infatti, al primo troviamo il Creato materiale, energia e tempo; tutto ciò un essere vivente è in grado di percepire e misurarlo con i propri sensi.

Al secondo abbiamo la descrizione del piano delle leggi e nel quale si dirige la materia inanimata. “Oggetti” Al terzo livello c’è il piano delle leggi che vengono amministrate le relazioni tra gli organismi viventi, e il modo in cui queste relazioni influenzano i primi due livelli.

Al di sopra dei primi tre livelli, collocati a una frequenza vibrazionale di gran lunga superiore, sono situati i Livelli Eterei.

Il quarto livello è l’Inferno, deputato al giudizio e amministrazione delle anime viventi, al termine del loro percorso nei Livelli Tangibili.

Il quinto livello è il Paradiso, che custodisce e controlla la stabilità delle strutture inanimate dell’intero Creato.

Al sesto livello sono ospitate le sfere Angeliche, che fanno da tramite e intermediario tra i cinque livelli inferiori e il settimo.

Il settimo livello non è materiale né etereo, bensì immanente. (Connaturato)

In esso risiede la Mano di Dio, che ha forgiato il Creato nella sua forma attuale. Imperturbabile e indifferente, attende la fine dell’universo in questa manifestazione, pronta a crearne uno nuovo,in un eterno alternarsi di cicli di morte e rinascita.

Non interferisce.

Non si intromette.

Lascia che gli avvenimenti accadano, ed essi accadono, in modo inevitabile... e così via.

Un mondo, quello di Massimiliano Albicini, che fluttua tra realtà e immaginazione, impostato tra la realtà che si vive in una casa di riposo, dove gli anziani vivono o a dirla tutta “sopravvivono” senza più alcuna speranza per il futuro, grazie alle cure dell’infermiera Tiffany Coulson, e ciò che lega gli esseri umani a questi sette livelli prima descritti.

Mi hanno colpito molto soprattutto le domande che l’autore pone e ci pone riguardo alla morte.

Di come Tiffany, assistendo l’anziana Emily ormai ridotta a un vegetale a causa di un coagulo di sangue al cervello, si domanda che sensazione proverà quando sarà lei sul punto di morire? Se soffrirà, se proverà dolore, se la morte arriverà ora o quando invecchierà?

Credo che queste siano domande che nella vita tutti almeno una volta ci siamo posti.

La voce narrante a volte onnisciente, racconta ed esplora attraverso gli occhi dei personaggi a tutto tondo, grazie anche ai loro punti di vista, l’amore narrato tra alcuni dei protagonisti, e di quelli che riescono a sopravvivere nonostante le difficoltà.

Un romanzo che riporta in parte, anche se di genere fantascientifico, alla bellissima storia scritta da Nikolas Sparks: “Le pagine della nostra vita”. Insomma, un genio questo Albicini, che ti affascina e ti ammalia con parole semplici ma dettate dalla buona narrazione.

Buona la scrittura e la sintassi in generale, tantoché il testo scorre davanti agli occhi del lettore come un treno Freccia rossa.






 









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