Londra, 1814
Dopo aver combattuto nelle Americhe, Alexander Clayton, Marchese di Hawke, rientra in Inghilterra per un congedo straordinario. Di nuovo nel caos del ton inglese, Alexander si trova, a propria insaputa, invischiato in un’unione combinata con una vecchia conoscenza: Anna guance lentigginose.
Lady Anna Rightwhite, figlia maggiore del Marchese di Exter, mira a restare nubile e senza legami. Durante la Stagione, tuttavia, è costretta a un fidanzamento deciso dal padre. Il futuro marito è quel mascalzone che da ragazzo si divertiva a tirarle i capelli e la definiva maschiaccio senza ritegno né onore.
Quando gli sguardi di Anna e Alexander si incrociano, il passato si risveglia e i dieci anni di lontananza non saranno in grado di tenere sopiti i ricordi e un segreto che li lega. Ma Napoleone Bonaparte tornerà a insidiare i loro destini e metterà a dura prova quel legame fragile e appena ricostruito.
Margherita Maria Messina torna con un nuovo romanzo, il secondo per Words Edizioni, cimentandosi in un regency dal sapore classico, imperdibile per gli amanti del genere.
Non si sarebbe mai aspettato che raccogliesse quella sua magra figura con tanta delicatezza e naturalezza. Anna mostrò una grazia senza pari, nel volteggiare e restare perfettamente a tempo con la musica. Quando i loro visi si fecero vicini, intrecciando le mani sulle teste e sfiorandosi le spalle, notò il lieve colorito rosato delle guance di lei e le labbra leggermente dischiuse.
E fu allora che Alexander non riuscì a frenare la lingua.
«Sei bella come allora, Anna.»
Lei arrestò i propri passi, e ringraziò che persino l’orchestra avesse concluso lo spartito.
«Per me non sei mai stata una stupida ragazzina.»
«Allora cosa diavolo ero?»
«Eri… mia.» Si avvicinò e le strinse il braccio con la mano. Se solo non fosse stato menomato, l’avrebbe scossa, l’avrebbe stretta a sé. Eppure, quel tocco rabbioso gli procurò un brivido, un fremito sopito da anni.
«Ero tua, sì. E mi hai distrutta. Mi hai lasciata sola, in una serra… a piangere e raccogliere i pezzi di una promessa infranta. Rammenta cos’hai sempre detto: impedirò a chiunque di sposarti. Ci sei riuscito, non mi sono sposata. Ma non sposerò nemmeno te. Non ho intenzione di sposare nessuno di voi, boriosi signorotti privi di ogni lealtà!»
Provò ad allontanarsi da lui, ma Alexander strinse di più la presa e la tirò a sé, furioso.
«Sai cosa significa vivere in un limbo perenne? Ho affrontato guerre, battaglie… ma, Cristo, per anni il pensiero di quella notte mi ha tormentato.»
«Era il minimo che potessi provare.»
«Vuoi condannarmi per sempre?»
«Tu hai condannato me a non vivere, a non amare. Perché dovrei essere clemente con te?»
«Potrei essere…»
«Mio. Ogni parte di te è mia.»
«E se dovessi provare ribrezzo?»
La stoffa scivolò via e lui sentì gli occhi correre su quell’intreccio di solchi e rilievi, che gli provocavano dolore più di una punizione.
Margherita Maria Messina, o semplicemente Meg. Classe 1989, è siciliana e nelle sue vene scorre il sangue della sua madre naturale, l’Etna. Laureata in Storia dell’Arte, è specializzata in conservazione e restauro dei beni archivistici e librari. Cura e gestisce un blog letterario da due anni, Il Libro Sul Comò Di Meg, dove promuove autori emergenti e piccole case editrici. Ama la storia, soprattutto l’epoca medievale e l’Ottocento. I suoi primi amori ed eterni fidanzati sono stati Dracula, Heatcliff ed Erik (Il Fantasma dell’Opera), ed è cresciuta con le opere liriche e il power metal. Divora libri, unico cibo che sazia il suo animo, insieme con la pizza e il tiramisù; li scrive anche, e ci si perde dall’età di sette anni. Adora i gatti e vagare nei boschi, soprattutto con la Luna piena. Di storie ne ha tante da raccontare, ma Beyond the Veil è il suo romanzo d’esordio. Dal 2020 cura la grafica del magazine Libri&Parole per Words Edizioni e dal 2021 è webmaster del sito web Words Edizioni.
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