“Un tacco per innamorarsi” di Asia Pichierri è una lettura scorrevole, veloce, corta, leggera e… forse troppo tutte queste cose.
Allora, partiamo così:
Mi è piaciuto? Si, è una di quelle letture fresche, estive. Libri da leggere sotto l’ombrellone mentre moriamo dal caldo e ci rinfreschiamo con un bel cocktail (sogno lontano, visti i tempi) però almeno sognare ci è ancora permesso. Perciò immaginatevi in costume, a sorseggiare un mojito, o quel che preferite, con il vento che vi solletica i capelli e “Un tacco per innamorarsi” tra le mani. Verrete catapultati in una storia romantica molto divertente, ve lo dico e confesso che mi ha fatto morire dal ridere il modo di scrivere dell'autrice. Una storia super smielata con un modello che si innamora di noi a primo colpo e ce lo dimostra spudoratamente.
La protagonista della storia ad un certo punto scappa “per paura dell’amore” … si, ci può stare, anche se io un modello come quello non me lo farei scappare nemmeno per un pugno di dollari. Beh, oddio, dipende quanti dollari… ma lasciamo stare.
Allerta spoileeeeeer!
Comunque, lei scappa, lui entra in crisi perché non sa se cercarla o meno, lei che si fa le paranoie mentali sue e alla fine ovviamente tornano insieme e si sposano anche.
Bello, romantico e molto divertente.
Vi starete chiedendo quindi: dove sta il problema?
Il punto a sfavore è uno soltanto: troppo corto. Ma non per il numero di pagine, piuttosto per il contenuto. Lo si legge in un boccone e nonostante il dolce finale, in realtà ci lascia un sapore molto amaro perché vorremmo sapere di più. Vorremmo più dettagli sul carattere di lei, di lui, più incontri, più momenti per stare insieme, meno chiacchiere e più azione. Insomma, l’idea c’è, la base anche e capisco si tratti di una novella, ma la storia va ampliata almeno un po’.
Accade tutto troppo velocemente, così tanto che molto probabilmente terminiamo prima di leggere il romanzo e poi di bere il mojito! E questo non va bene, non va affatto bene. La storia romantica deve prenderci e catturarci così tanto che il mojito deve diventare una valvola di sfogo, per quanto siamo frustrate perché ancora, i protagonisti, non si sono dichiarati, o non hanno fatto sesso, o non hanno chiarito per un litigio, che però ci sta facendo mangiare le unghie per la disperazione! Ecco, queste cose mi sono mancate perché la storia tra i due nasce e muore nel giro di pochissime pagine e senza troppi fronzoli.
A me piacciono da morire i fronzoli!
Questo non vuol dire che il testo non vale la pena, no. È molto divertente e va letto. Il mio è più un consiglio perché sono sicura che, se ampliato, può diventare un ottimo romanzo rosa di alto livello. Le basi e i presupposti ci sono tutti.
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