Chi è Marco e qual è la sua storia?
Marco è un uomo di 51 anni nel mondo fisico e Kurt68 in quello virtuale, nick preso in prestito dal nome del leader del gruppo grunge dei Nirvana, di cui lui è, da sempre, un fan accanito. Due mondi, il reale ed il virtuale, ormai sempre più compenetrati tanto che è difficile capire dove finisca l’uno e dove cominci l’altro. Eppure Marco è un qualsiasi uomo normale, anzi ha il paradigma della nuova “normalità”. Quanti sono questi nuovi uomini normali? Ci sono milioni e milioni di Marco/Kurt68.
Marco proviene da una famiglia come tante degli anni ’70/’80, a 20 anni se ne andò da casa: anni stupendi, sempre a fare tanto, troppo. La vita cambiò un anno dopo… il classico colpo di fulmine: una ragazza di 17 anni, molto bella e totalmente diversa da lui. Impossibile per Marco averla? Pensava di sì, ma la vita è strana nella sua “normalità”. Marco si laurea, si sposa e fa carriera: un figlio, una figlia, altri scatti professionali e una terza figlia.
Felice? Sì lo era. Marco era quel bambino che ha tutta la cioccolata che può desiderare nella sua perfetta famiglia del Mulino Bianco. Poi una sera, una strana sera di pioggia scrosciante in un paese estero, perde un aereo. Finora è stato Marco e basta… di lì a poco nascerà Kurt68. Tutto si disintegra mano a mano, la salute, la famiglia, il benessere economico e l’amore suo con Lei. Un’ossessione non si può tradire: in virtù di questo Marco scende negli abissi dell’Inferno e Kurt68, da un divano, comincerà a narrare quella discesa.
Marco è un uomo di 51 anni nel mondo fisico e Kurt68 in quello virtuale, nick preso in prestito dal nome del leader del gruppo grunge dei Nirvana, di cui lui è, da sempre, un fan accanito. Due mondi, il reale ed il virtuale, ormai sempre più compenetrati tanto che è difficile capire dove finisca l’uno e dove cominci l’altro. Eppure Marco è un qualsiasi uomo normale, anzi ha il paradigma della nuova “normalità”. Quanti sono questi nuovi uomini normali? Ci sono milioni e milioni di Marco/Kurt68.
Marco proviene da una famiglia come tante degli anni ’70/’80, a 20 anni se ne andò da casa: anni stupendi, sempre a fare tanto, troppo. La vita cambiò un anno dopo… il classico colpo di fulmine: una ragazza di 17 anni, molto bella e totalmente diversa da lui. Impossibile per Marco averla? Pensava di sì, ma la vita è strana nella sua “normalità”. Marco si laurea, si sposa e fa carriera: un figlio, una figlia, altri scatti professionali e una terza figlia.
Felice? Sì lo era. Marco era quel bambino che ha tutta la cioccolata che può desiderare nella sua perfetta famiglia del Mulino Bianco. Poi una sera, una strana sera di pioggia scrosciante in un paese estero, perde un aereo. Finora è stato Marco e basta… di lì a poco nascerà Kurt68. Tutto si disintegra mano a mano, la salute, la famiglia, il benessere economico e l’amore suo con Lei. Un’ossessione non si può tradire: in virtù di questo Marco scende negli abissi dell’Inferno e Kurt68, da un divano, comincerà a narrare quella discesa.
Questa è la storia di un uomo dipendente da un amore totalmente soffocante, una storia che purtroppo molte persone si ritrovano a vivere e che, fa quindi i conti con la realtà di oggi, fatta di incomprensioni, egoismo, diffidenza e disonestà. Oh, tranquilli, non tutte le storie d'amore sono così, ma come questa vissuta dal nostro protagonista ne esistono e anche tante.
Quindi mi sento di lodare l'opera perché mette a nudo il protagonista, narrando un argomento che in genere non viene sempre trattato con i giusti modi.
Anche se, devo dire che qualche pecca qua e là l'ho trovata.
Per esempio, il nome del protagonista. In alcune pagine è Marco, in altre è Francesco. Una cosa che disorienta, decisamente.
Il testo è davvero scorrevole e inizia anche molto bene, per proseguire discretamente e terminare poi un tantino maluccio. Mi spiego meglio.
La storia parte in maniera diretta, scorrevole, veloce e ricca di dettagli e suspense. Mi piace tantissimo.
Mi prende, sono concentrata al massimo. Blocco la lettura perché costretta e con la foga di riprenderla il giorno successivo, non vedo l'ora. Questo per circa una decina di capitoli. Poi la storia cambia, o meglio, il modo di scriverla. Non sembra più un racconto continuativo, piuttosto assume l'aria di un diario.
I fatti vengono narrati in maniera più "fiscale", scostanti rispetto la prima parte e si ha la sensazione di stare leggendo una sorta di diario segreto scritto dal protagonista.
Per lasciare poi la storia in ballo, con un finale che un finale non è. Poco intuitivo, molte domande e poche risposte. Sembra come prevedere un seguito, per intenderci, ma da quello che ho capito un seguito non è previsto.
Devo dire anche un'altra cosa, la parte dedicata al mondo informatico in cui lui si ritrova a navigare e che in teoria dovrebbe un po' rappresentare la sua seconda vita, ha poca importanza nel testo. Viene descritta in maniera superficiale, non approfondita (seppur inserita diversamente nel sommario).
Ultima ma non meno importante, la parte centrale.
C'è un passaggio, che dura anche un bel po', in cui il protagonista descrive come sta vivendo quella determinata fase della propria vita e in particolare "la malattia" che lo colpisce. Ecco, questa è una parte che spesso mi ha fatto perdere la concentrazione, in quanto risulta essere troppo "scientifica" e poco emotiva. I problemi fisici e psicologici del protagonista, vengono descritti così precisamente in materia di medicina, che sembra quasi leggere una pagina di Wikipedia.
In definitiva, forse togliendo qualcosa e aggiustandone un'altra, la storia potrebbe rasentare la perfezione, che visto il tema che tratta non sarebbe male. Nonostante questo però mi sento di consigliarlo, perché seppur con qualche difetto, l'argomento dell'amore ossessivo c'è, è ben descritto con degli esempi pratici e questo può servire alle persone che leggono per riconoscerne i segnali.
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