Respiro Readers
vi segnaliamo l' uscita
del nuovo romanzo dell'autore italiano Biagio Bagini.
TITOLO: Quagliare
AUTORE: Biagio Bagini
CASA EDITRICE: Digressioni Editore
GENERE: Narrativa
PAGINE: 98
PREZZO CARTACEO: 12.00
DATA USCITA: 22 Gennaio 2021
Cosa pensano le quaglie? Come finire la passione improvvisata di un uomo medio per la caccia? E ancora: siamo stati davvero tutti pulcini? Tra narrazione e appunti personali, "quagliare" Ci intrattiene in modo originale e intelligente. Un testo per tutte le età, scritto con stile agile e brillante, e condito di umorismo, arguzia, sensibilità. Biagio bagini ci invita alla scoperta dei "volatili secondo lui", uccelli scritti più che descritti, ma delicati proprio come quegli altri.
[…] I miei pensieri fanno piccoli voli, piccolissimi,
praticamente dei salti. Forse per questo provo simpatia
per quegli uccelli che non riescono a prendere molta
quota, che han bisogno continuamente di spingere sulle
zampe per il balzo, ma che vogliono ritrovare la terra
dopo pochi istanti. Mi aggrapperei con loro alle
sbarrette di una voliera, se non avessi tutta la libertà di
cui dispongo. Per questo mi esercito ancora, e ancora,
per dovere naturale, in piccoli balzi, senza sapere
neanche se mi portino indietro o avanti.
Canarini di Benetti
I canarini che allevava Romeo Benetti non erano dei duri.
Come è possibile? Il calciatore che spaccava le gambe,
metteva le dita negli occhi, imponeva al centrocampo delle
due squadre la ruvidezza del gioco e il passo della partita non
trasmetteva il suo stile anche a loro?
Anche mio padre allevava canarini, allora.
Io scendevo in garage, dove c’erano un’auto, tre biciclette, e
niente motorini. C’era invece la gabbia dei canarini, quella
grande. Appesa di fianco alla bocca di lupo, prendeva luce da
un vetro smerigliato, che non lasciava vedere le forme del
mondo di fuori. I canarini in garage nascevano, crescevano,
volavano quel poco che potevano. Mio padre esercitava il
mestiere delicato e preciso dell’accudimento e della cura della
cova. Più che dalle uova reali io ero affascinato da quelle finte.
Copia perfetta da inserire una al giorno, per sostituire l’uovo
deposto. Perché i canarini fanno un uovo al giorno, e questa
scansione in natura genera fratelli che nascono prima e
crescono più degli altri, con rischio di morte per gli ultimi
(come me). Così mio padre faceva bene a fare
quotidianamente la sostituzione. L’ultimo giorno di posa
toglieva quelli finti e rimetteva quelli veri, che estraeva da uno
scatolino, dove erano stati conservati nel tepore della
bambagia.
A tutti dava una chance, ai loro come ai suoi figli. Questo
faceva un padre, mostrando la tecnica sui canarini, mai su di
sé. Per paura dei possibili danni che la bambagia può
provocare nei figli, non ne parlava mai, la usava e basta.
Mostrava semplicemente come si fa. La delicatezza era
un’operazione di mutismo. Io li osservavo crescere in silenzio,
questi uccellini destinati a piccoli voli, e li confrontavo con
quegli altri sfogliati nei cataloghi per allevatori, esaltandomi
per quelli che avevano i capelli lunghi. Razza olandese, mi
diceva, che negli anni settanta significava “calcio totale”,
ovvero Johan Cruijff. Ne ricordo uno soltanto, di olandese.
Passato dalla gabbia come un calciatore straniero che non
riesce a integrarsi. Bello più che prolifico, infatti non ebbe figli.
Forse non era un canarino da garage. Fu scambiato con uno
nostrano.
Mio padre faceva il tifo per Benetti, anche se non ha mai
portato i baffi.
Biagio Bagini (1963) ha scritto per la radio e pubblicato diversi libri per bambini. Negli ultimi anni si occupa di tematiche legate a natura e animali. Di recente ha pubblicato il “Miniromanzo della vita sulla Terra”. È autore del Conciorto
insieme a Gian Luigi Carlone, con cui suona le verdure, canta e racconta le
meraviglie dei mondi orticoli.
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