TORNA LA PENNA SENSUALE DI ANNA J. SCOTT, LA STORIA DI UN INCONTRO FATTO DI PASSIONI … PROIBITE.
Marta è una giovane donna che lascia Roma, sua città natale, per trasferirsi a Milano e frequentare la facoltà di Giurisprudenza.
Per mantenersi riesce a trovare lavoro come cameriera in un ristorante e da quel momento in poi sarà l'inizio di un percorso tutto nuovo che le cambierà in modo drastico tutta quanta la sua vita.
Un cambiamento, o per lo meno uno scossone, che la leva dal suo ex che ha lasciato come in standby una volta trasferitasi al nord.
L'incontro con lo chef del ristorante dove lavora si preannuncia catastrofico fin da subito.
Emanuel non è un uomo facile in nessun aspetto: irascibile, irruento ed arrogante li porteranno a scontri tosti ed impegnativi che celano da parte di entrambi di una fortissima attrazione, al limite dell'ossessione vera e propria.
L'idea di base della trama di questo romanzo l'ho trovata valida, peccato che è stata strutturata male: non ho per nulla apprezzato il primo approccio sessuale tra i due protagonisti, al limite quasi di una violenza fisica : capisco l'attrazione , la rabbia e quant'altro, ma il rapporto è stato esagerato.
Emanuel, a tratti, sembrava uno psicopatico con un carattere che cambiava quasi ogni secondo.
Personalmente, non concepisco una donna che, dopo essersi presa della poco di buono dall'uomo con cui è stata, lo supplica persino di baciarlo perdendo ogni briciolo di dignità un bacio , volendo stare lo stesso con lui ed il momento successivo si trova quasi in intimità con un altro.
La psicologia dei personaggi è molto importante per una base solida di un romanzo ed in questa lettura l'ho trovata traballante.
L'intreccio narrativo troppo poco sviluppato: la storia aveva del potenziale , l'ho trovata sviluppata in modo troppo veloce, senza soffermarsi meglio sui protagonisti e sulla maturazione della loro storia d'amore.
L'epilogo che sarebbe la conclusione della storia, c'è l'inserimento dell'antagonista che rischia di dividere i protagonisti.
Finale affrettato per una storia che poteva essere stata gestita meglio.
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