Avvertimenti: scene di sesso e linguaggio espliciti, contenuti di violenza.
“Io, Omega” di Lara d’Amore è un romanzo ambientato in futuro distopico. La società è divisa in tre “caste”, se così le possiamo definire: Alpha, Beta e Omega.
Gli uomini e le donne del genere Omega sono prigionieri del proprio corpo e obbligati a legarsi in un rapporto ai limiti dello schiavismo con un compagno/a del genere Alpha per ovviare al problema dell’infertilità. La maggioranza dei cittadini è Beta. Il maschio Alpha non è tuttavia più libero perché la procreazione, con una femmina di genere alpha o beta è una possibilità remota, più facile che debba legarsi a un compagno/a Omega. Ma l’amore ha dinamiche imprevedibili, e potrebbe pure innamorarsi di un maschio dello stesso genere Alpha.
In questo futuro si delinea la storia di David, ragazzo padre, e del figlio Zackary detto Zack. Un ragazzo molto maturo, che è legato dall’amicizia indissolubile con la compagna di scuola Jay e a un certo punto si innamora del professore James, di genere “Omega” mentre lui è un Alpha. David invece è legato al collega di lavoro Roma e perseguitato dall’ombra del passato dello stalker Adrian, che rivendica i suoi diritti di possesso in quanto di genere Alpha mentre David è Beta.
La trama è molto originale mischiando con mirabile sapienza il genere del Gay Romance con la fantascienza distopica.
Numerose anche le tematiche sociali trattate: l’omofobia, lo stalking, il tema dello “stupro legalizzato” (un Alpha per ragioni legate all’incremento demografico può stuprare senza problemi un Omega) che ricorda lo “stupro etnico” delle guerre succedute al dissolversi della Jugoslavia, il razzismo (questa divisione in “caste” richiama appunto le tematiche del razzismo e della discriminazione).
I personaggi sono ben costruiti, in particolare Zack uno dei più efficaci. Una storia che, nonostante sia molto singolare, non viene mai percepita come eccessivamente bizzarra proprio perché traspaiono chiare le metafore e i messaggi sociali che l’autrice ci vuole comunicare. Il testo è forse leggermente troppo prolisso e sarebbe stato più efficace con una maggiore sintesi, ma questo è compensato dall’ottima qualità della scrittura di Lara d’Amore.
Un’opera consigliata a chi cerca una lettura profonda e originale, che mette insieme le tematiche del gay romance, quella della fantascienza e quelle sociali.









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