mercoledì 3 febbraio 2021

BLOG TOUR - DELRAI EDIZIONI - 7° Tappa Q & A...QUESTO E ALTRO " SEMPLICE COME FARE LE SCELTE SBAGLIATE " di Stefania Da Forno

                                          





Buongiorno a tutti :)
oggi sul blog ospitiamo la settima tappa del blog tour di “Semplice come fare le scelte sbagliate”di Stefania Da Forno. Per questa tappa vi proponiamo l'intervista all'autrice e se non avete ancora letto il romanzo, correte a leggerlo! Se volete vivere emozioni vere e da batticuore, questo è il romanzo giusto!












TITOLO: Semplice come fare le scelte sbagliate

AUTRICE: Stefania Da Forno

CASA EDITRICE: Delrai Edizioni

GENERE: Romance

PAGINE: 368

PREZZO EBOOK: 3.99

PREZZO CARTACEO: 16.50

DATA USCITA: 25 Ottobre 2018






Cercare la perfezione era una battaglia persa; troppe delusioni, troppi sbagli. In una città così ricca di scelte era più facile fare quella sbagliata, piuttosto che quella giusta. Perciò, dopo lunghe riflessioni, avevo deciso di accontentarmi e non cercare più il meglio, l’uomo che sarebbe arrivato al gradino più alto. Bastava che fosse appena divertente, abbastanza carino ed educato a sufficienza per frequentarlo. Fino a quel momento, però, non avevo trovato nessuno con quelle caratteristiche. Dannata sfortuna.
Mackenzie è un avvocato di successo alla ricerca del vero amore. Ormai però sembra aver perso le speranze. Il principe azzurro non esiste e la vita è difficile, soprattutto perché i rapporti uomo-donna non sono mai facili come sembrano. Gli uomini sono bugiardi, spesso interessati soltanto a storie passeggere e poco inclini all’impegno, disattenti anche quando affrontano un discorso dei più semplici. Perciò Mac si odia quando prova un’improvvisa attrazione per l’ultimo uomo verso credeva di poterla provare, Reeve, conosciuto all’addio al nubilato della sua migliore amica. Lui è un muratore, padre single, tatuaggi sul corpo statuario e sciupafemmine incallito. Non c’è niente che sembra accomunarli, tranne la passione passeggera, travolgente e unica come nessun’altra sensazione mai sperimentata. Ma Reeve non è diverso dagli altri, pensa prima a se stesso, prima alla sua vita carica di responsabilità, e poi a lei.

Un romanzo in cui la vita si svela per quello che è realmente: una serie infinita di scelte che ci rendono quello che siamo. Sembra semplice decidere, ma siamo sicuri che non sarà la scelta sbagliata? L’esordio dell’autrice Stefania Da Forno per Delrai Edizioni. 




Stefania Da Forno nasce nel 1986 in un paesino del Veneto, immerso nelle Dolomiti. Diplomata in lingue straniere, non ha frequentato l’università, forse perché non sapeva ancora quale strada prendere. Casalinga disperata, ha scoperto la passione per la lettura e la scrittura alla soglia dei trent’anni e ce la sta mettendo tutta per non deludere se stessa, e la sua famiglia. Adora la pizza e ogni genere di film. Asociale di natura, preferisce una serata a casa bevendo camomilla, piuttosto che scatenarsi in una discoteca rumorosa. Ha tre figlie, di cui una con le zampe e un marito che la sopporta da una decina d’anni. Odia le persone maleducate, ma ancora di più la sabbia tra le dita dei piedi.










Ciao Stefania, anzitutto benvenuta, siamo felici di poter fare questa chiacchierata con te. Iniziamo subito con il farti una domanda che soddisfi un po' la nostra curiosità:

  • Chi è Stefania nella vita quotidiana? Come ti descriveresti invece come scrittrice?

Grazie a voi per il tempo che mi state dedicando! Partiamo in quarta! Ansia, preoccupazione e pessimismo: ecco chi sono nella vita di tutti i giorni. Sono una mamma e una moglie sempre in allerta. Ho lasciato il mio lavoro perché non ero più felice e ora cerco di esserlo trovando un po’ di tempo per scrivere. Come scrittrice invece sono insoddisfatta e piena di dubbi. Tirando le somme sono una persona molto rilassata.

  • Hai altre passioni oltre la scrittura?

Sono pigra e mi stanco in fretta di ogni nuova attività. Ho attraversato la fase del punto croce, dei puzzle, della ricostruzione unghie, dello yoga… ma non sono durate molto. Niente è come la scrittura.

  • Che cosa significa per te scrivere?

Non ho mai pensato cosa significasse per me. Un giorno mi sono ritrovata a inventare personaggi e luoghi, e mi ha fatto stare bene. Mi ha fatto capire che potevo fare qualcosa di bello, di importante, che restasse nel tempo. Scrivere è stata la mia epifania: mi ha mostrato una vita diversa e realizzabile.

  • Parlaci un po' del tuo libro “Semplice come fare le scelte sbagliate”, chi sono i personaggi, di cosa parla?

La domanda che più temo! Allora… Sarebbe facile dire che è una storia d’amore. Ma ci sono diversi tipi d’amore e in questo libro ho cercato di focalizzarmi sui singoli protagonisti, Mac e Reeve. Racconto la storia di un avvocato insoddisfatto e di un muratore frustrato che cercano di essere felici, in un modo o nell’altro. Fare ciò che li rende felici non sembra funzionare, così vedono l’uno nell’altro una seconda possibilità. Ma prima di tutto, prima di poter anche solo pensare di essere una coppia, devono trovare l’amore per loro stessi che hanno dimenticato da troppo tempo.

  • Chi o cosa ti ha ispirato l'idea per questo romanzo? È un romanzo nato dalla tua fantasia o c'è qualcosa della vita reale?

Mi piace definirmi una lettrice tardiva. Ho iniziato ad apprezzare la lettura a ventinove anni, con romanzi rosa che se li rileggessi adesso mi farebbero accapponare la pelle. Ne ho letti così tanti e così simili l’uno con l’altro, che un giorno mi sono decisa a buttar giù una mia storia, dove i protagonisti fossero persone normali e non miliardari con problemi affettivi. Essendo il primo, l’ho riempito di me. Poi, revisione dopo revisione, sono riuscita a smussare gli angoli e a rendere la storia meno personale.

  • Credi nel vero amore e nel colpo di fulmine come Mackenzie?

Sono sposata! Certo che credo nel vero amore. Nei colpi di fulmine, invece, assolutamente no. L’esperienza mi ha insegnato che più rimani folgorata all’inizio, maggiore è la delusione in seguito. Non tutte le scintille fanno appiccare un fuoco. Il vero amore si costruisce con il tempo e con cisterne di pazienza, non con frasi a effetto e gesti eclatanti. Nessuno ti regala niente, nella vita.

  • Quanto c'è di te nella protagonista?

In verità c’è un po’ di me in ogni personaggio: sono cinica come Ivy, pragmatica come Liam, testarda come Reeve e disillusa come Mackenzie. Ho anche qualche qualità, però.

  • Ciò che ci ha molto colpito di questo romanzo, è il modo in cui hai perfettamente delineato i tratti psicologici dei tuoi personaggi. Quanta importanza dai a questo aspetto nei tuoi romanzi?

I personaggi sono il fulcro della storia. Una trama banale viene sopportata, se i protagonisti sono così reali e di spessore da sembrare i tuoi vicini di casa. Punto tutto sulla loro psicologia, cercando di renderli veri, non troppo stereotipati e nemmeno delle mezze seghe. Quello che resta è Mac e Reeve, non quella volta che Mac ha trovato l’abito giusto per il matrimonio della sua amica.

  • Secondo te, le scene di sesso in un romanzo sono fondamentali per attrarre il lettore?

Spero proprio di no! Altrimenti avrò una carriera breve e poco proficua. Di certo il sesso vende, come in pubblicità, in tv, al cinema. È sempre stato così e difficilmente le cose cambieranno. Quello che deve fare lo scrittore è renderlo memorabile e non volgare.

  • Qual è stata (Se ci è stata) la parte del romanzo più difficile da scrivere e perché?

Io trovo sempre molto difficile scrivere la parte finale di un libro. Ci penso, ci ripenso, la modifico più volte e alla fine non sono comunque soddisfatta. Ancora adesso sono certa che avrei potuto fare di meglio per Mac e Reeve, ma va bene così. L’epilogo è quello che rimane più impresso nel lettore; se lascia l’amaro in bocca, non hai fatto un buon lavoro.

  • Che cosa consiglieresti a chi volesse pubblicare un romanzo?

Un consiglio da una persona che non si ritiene per niente all’altezza di darne, ma che va bene in ogni ambito, non solo quello della pubblicazione: umiltà. Penso sia giusto credere in quello che si fa e dare il massimo, ma senza peccare di altezzosità. Penso sia un valore fondamentale, e spesso dimenticato. Quindi accettate le critiche, seguite i suggerimenti e affidatevi a chi ne sa più di voi. Fidatevi dell’editore che avete scelto, altrimenti non c’è crescita.










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