Prefazione Monica/Minerva:
Ho cercato l’amore tutta la vita per scoprire che non ero capace di amare. Per questo non potevo pretendere di avere dagli altri ciò che io non ero in grado di donare. Ho provato la solitudine e ho fatto lunghi discorsi deliranti con la parte più buona di me rassicurandola con piccoli doni pieni di speranza. Solo quando ho provato il dolore più disarmante, e le illusioni che mi ero costruita per sopravvivere sono miseramente crollate svelandomi la cruda realtà, ho permesso alla parte più perfida di me di nascere e compiere l’atto più decisivo della mia esistenza. I sogni di una famiglia, nonché dell’amore romantico e idilliaco, sono morti nell’istante in cui Minerva ha fatto ingresso sulla platea del mio vivere affannato. Le nuvole dell’incertezza e i pensieri angosciosi che mi hanno sempre tormentata, sono spariti lasciando il posto a quella che sono oggi. Quel minuscolo seme del male piantato nel mio cuore tantissimi anni prima, come un feto in gestazione, si è nutrito pian piano di delusioni e sofferenze per poi nascere con un’irruenza micidiale delineando una volta per tutte la mia vera natura.
Sono Minerva, la cacciatrice di anime. Non ho più sogni, ma solo anime da tormentare nella guerra che ho dichiarato al mondo intero, in nome della giustizia di cui necessito nella mia nuova realtà.
Prefazione Sofia/Aphrodite:
interpretando quella diversità
capace di fare la differenza.
In una platea in grado di osannarmi
o annientarmi,
mai farò tacere il mio verbo.
Della provocazione, della lussuria
e dell’erotismo mi ergo a Regina.
Questo trono mi spetta!
Sul capo mi cingo una corona di spine,
tante quante le sofferenze
che su questo lastricato cammino di lacrime
ho versato per giungere fin qui.
La consapevolezza di sé stessi a volte
presenta il più amaro dei conti,
ma mai mi nasconderò da ciò che sono.
Che il mondo non dorma,
un nuovo famelico animale notturno
è ormai giunto.
Nella luce diurna vi osserva sotto mentite spoglie
per poi colpirvi nella notte
nel modo più spietato.
Ma mai alle vostre spalle.
Lei, la mia Dea, guarderà ogni preda dritta negli occhi.
Non v’è salvezza, né speranza alcuna per le vostre anime,
sappiatelo!
Non c’è nessuno scampo da lei.
Aphrodite è qui.
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