Margherita, che è andata via presto di casa per cercare di costruirsi una vita tutta sua, scappa da quello che potrebbe realmente cambiarle la vita. Persa una grande occasione appena laureata, si accontenta di un lavoro che non le piace, con colleghe che la odiano, ma si ostina a non volersi licenziare e a non voler cercare altro.
È un incidente in bicicletta a dare inizio al corso degli eventi: Margherita cade, si rompe una gamba e viene abbandonata dagli amici che non si accorgono della sua assenza su un sentiero di montagna dove Martin la soccorre e si prende cura di lei.
Dopo vari tentennamenti, Margherita accetta di intraprendere una relazione con lui, ma solo perché sa che lui abita a quattrocento chilometri di distanza e pensa che, per questo, non nascerà nulla di serio; Martin le offre l'occasione per cominciare insieme qualcosa di nuova, ma lei, anche se innamorata, mai penserebbe di poter sopravvivere lontana da Stazzano e dai suoi amici.
Mercoledì
non è un giorno della settimana, ma il soprannome di Margherita, uno
dei personaggi ricorrenti dei lavori letterari di Viviana Albanese.
Nei racconti di What is
Love, scritti assieme
a Sarah Arenaccio e Arianna Ciancaleoni, Margherita, “la Marghe”
è il personaggio migrante, che compare anche nei racconti delle
altre autrici. Per chi come me, ha letto prima What
is Love, Margherita è la ragazza di Stazzano
con tutta la vita davanti, che sta per lasciare il suo luogo
d’origine e trasferirsi a Genova per l’Università.
Mercoledì
come l’ombrosa ragazza della famiglia Addams, così è
soprannominata Marghe dalle ragazze dell’Outlet di Serravalle
Scrivia dove ora lavora, quindici anni dopo i sogni degli anni
novanta che si è lasciata alle spalle con What
is Love. Un lavoro che non ama, un “covo di
vipere” dove deve convivere con le altre ragazze dal caschetto
biondo, che sembrano essere il suo contraltare, la sua ombra
specchiata. Il lavoro all’Outlet ha permesso a Marghe di ritornare
a Stazzano e di ritrovare la sua famiglia allargata, i ragazzi con i
quali è cresciuta: la cugina Mara, Franci, Fede, la Jle.
L’incontro
casuale con Martin, rappresentante di Bolzano, rappresenta la
possibile svolta nella vita di questa ragazza appartata e ombrosa,
racchiusa nel rassicurante guscio del suo paese di origine e degli
amici di sempre. Per Martin, di madrelingua tedesca, Stazzano è il
Sud. La sua vita è itinerante e varia quanto quella di Marghe
apparentemente monotona, anche se con un fuoco nascosto che le arde
dentro.
“Lei era
mare, movimento e tempesta, lui montagna, calma e serenità (……)
erano mare e montagna, acqua e neve”. Due opposti che si
attraggono, due caratteri diversi che incontrandosi tirano fuori le
loro zone d’ombre, un incontro che permette a Marghe di conoscere
la passione e l’amore apparentemente assoluto.
Ma quando
lui le propone di trasferirsi a Bolzano, qualcosa inizia a
rompersi…Mercoledì
è davvero pronta ad uscire dalla sua comfort
zone, dove può sempre contare sulla cugina
Mara, sulla Jle, su Fede, su Franci? A rompere l’incantesimo della
compagnia dei ragazzi di Stazzano, che ho imparato a conoscere e
amare in What is Love, un lutto improvviso che colpisce uno di loro,
una vera e propria perdita dell’innocenza.
Marghe si
trova davanti a un bivio: lasciare tutto e raggiungere Martin, che le
ha fatto conoscere l’amore e la passione, sciogliendo idealmente la
treccia di Mercoledì, o restare a Stazzano e coltivare un’amicizia
amorosa rassicurante, ma senza batticuori con Franci? Non sveliamo
ovviamente la scelta di Marghe né il finale.
Mercoledì è
un romanzo singolare, non si può definire in senso stretto un
romance anche se
l’amore è un elemento centrale del libro. È anche un romanzo di
formazione, un affresco sociale di una generazione di
trenta/quarantenni che hanno spesso svanire i sogni dell’adolescenza,
ma che, “grazie” anche alla precarietà lavorativa e
sentimentale, sono rimasti nel cuore simili agli adolescenti alla
scoperta del mondo di What is Love.
Un aspetto
molto riuscito dei lavori di Viviana Albanese sono le descrizioni
ambientali. Pur essendo cresciuto in città, conosco molto bene gran
parte dei luoghi da lei descritti (Stazzano, Serravalle, Vignole,
Vargo) e riesco a capire l’attaccamento di Marghe a un’Italia
profonda (che troviamo per esempio anche in molte zone del centrosud)
che può sembrare un agglomerato anonimo di case per chi vi transita,
ma dove hai la fortuna di non sentirti mai completamente solo. Dove
trovi sempre una Mara, una Jle, un Franci pronti ad ascoltarti o a
soccorrerti. La realtà “globalizzata” dell’Outlet di
Serravalle Scrivia è una specie di corpo estraneo in questa specie
di piccolo mondo che si completa da sé.
Mercoledì
è una lettura che mi ha appassionato come What
is Love, la scrittura di Viviana è
particolare, caratterizzata da un ottimo approfondimento psicologico
e ambientale. Marghe è un personaggio che si impara ad amare piano
piano, svelando quello che si nasconde dietro alla fredda corazza di
Mercoledì che si è costruita.
Personalmente
lo stile di Viviana mi ricorda un po’ quella di un’altra autrice
piemontese, Alessandra Montrucchio di Torino, in particolare il suo
Macchie Rosse, un
altro romanzo di formazione segnato da un lutto improvviso.
Mercoledì
è una lettura che consiglio volentieri,
un libro che può
essere considerato letteratura tout court, per la sua impossibilità
di essere inquadrato in un genere.






Nessun commento:
Posta un commento