Erica sembra finita in una fanfiction di ultima categoria.
Voglio dire, a quale persona normale capita di andare a sbattere contro una ragazza carina e di versarle addosso il caffè bollente? Come? Non era bollente? Ah, beh, ma tanto Erica non è nemmeno una persona normale.
E infatti ha invitato Arianna (la ragazza carina del caffè) a vivere da noi, visto che tanto fra poco viene a lavorare pure lei alla Gatto Obbediente. Come se fosse un buon motivo.
Come se non si fossero accorte che il resto del mondo vede come si guardano. Ma sì, dai. Pare si vogliano saltare addosso da un momento all'altro...
Secondo voi si ricordano che il capo non vede di buon occhio le relazioni tra colleghi? Se tra quelle due c'è qualcosa e si fanno beccare...
Meglio non pensarci troppo, che Erica ci tiene al suo lavoro. E io ci tengo che non lo perda, che sennò mi trovo di nuovo con una stanza libera (anzi, due, se se ne va pure Arianna) e trovare un coinquilino decente di 'sti tempi è un casino.
Erika
è una ragazza originale e creativa, appassionata
di videogiochi e fumetti. Si autodefinisce una nerd
divide la casa con il collega Luca, e deve fare i conti con una
famiglia che non considera la sua attività di programmatrice di
videogiochi alla “Gatto Obbediente” un vero lavoro. Nonostante
questo, è determinata ad inseguire il suo sogno: vivere di qualcosa
che molti non considerano un “vero lavoro” e “strano” per una
ragazza.
Un
giorno, mentre esce dall’ufficio con il lunghissimo caffè della
macchinetta automatica in mano, scontra casualmente una ragazza.
Erika si aspetta una reazione aggressiva, e invece la ragazza, che
sta andando ad un colloquio di lavoro, resta molto calma e gentile.
Accetta il suo invito a salire, per farsi prestare una camicia nuova
ed essere pronta al colloquio. Tra Erica e la misteriosa “ragazza
macchiata” si instaura subito “qualcosa”, una sottile tensione
amorosa e erotica. La “ragazza macchiata” ha un temperamento
molto flemmatico e si scompone difficilmente. Si scambiano i numeri
di telefono e si devono comunque rivedere, per la restituzione della
camicia prestata. Erica non riesce a togliersi dalla testa la
“ragazza macchiata” incontrata il giorno precedente. Quando
finalmente si rivedono, Erica si trova di fronte a un fatto
inaspettato: la “ragazza macchiata” che si chiama Arianna, si
stava recando proprio alla “Gatto Obbediente” per il colloquio, è
una programmatrice di videogiochi e il suo tipo ideale è un nerd.
Erica, innamoratasi a prima vista della “ragazza macchiata”
inizia a sognare.
Ma
ci sono due grandi ostacoli che si frappongono fra Erica e la
realizzazione del suo sogno d’amore. Uno è l’orientamento
sessuale della “ragazza macchiata”: da alcune “allusioni”
sembra che ad Arianna piacciano i ragazzi, dall’altra sembra
mostrare un certo interesse verso di lei.
L’altro
ostacolo è l’avversione di Marta, il “capo” della Gatto
Obbediente, alle relazioni fra colleghi.
Arianna
viene assunta e diviene la terza coinquilina di Erica e Luca. Le due
ragazze vivono e lavorano insieme, condividendo lo stesso sogno
professionale, la stessa passione per i videogiochi e i fumetti.
Naghree descrive con grandissima delicatezza, con un linguaggio
appassionato e tenero, ma mai esplicito, lo sbocciare dell’amore
tra Erica e Arianna.
Quell’incontro
al caffè versato non era stato casuale, ha fatto incontrare due
persone che condividono davvero tutto e si amano in maniera un po’
circospetta per non rendere pubblica la situazione con i colleghi,
senza essere mai andate oltre qualche bacio da “amiche”.
Se
Luca è consapevole del loro amore ancora inespresso, il “capo”
Marta ancora no e le ragazze cercano di nascondere il loro amore il
più possibile in ambito lavorativo.
Erica
e Arianna si sentono raggelare quando Marta le convoca facendo loro
capire di essere al corrente della loro relazione: le convoca e dà
loro in mano una cartella dal titolo “Love & Psiche”. Marta
chiede loro “di pensarci bene e di darmi una risposta il lunedì
dopo la fine di questo progetto”. Le ragazze si sentono raggelare:
devono scegliere tra il lavoro che hanno sempre sognato e il loro
amore? Ci sono scadenze professionali da adempiere per entrambe, e
una soluzione da cercare.
“Ho
sognato così tante volte di svegliarmi di fronte ad Arianna negli
ultimi tre mesi, che aprire gli occhi e trovarla al mio fianco non mi
sembra possibile. Ma lei è qui con me, è qui davvero. E quello di
stanotte non è un sogno”. Con questo bellissimo e delicato passo
nel quale Naghree racconta l’incontro tra Erica e Arianna il
lettore capisce che le due ragazze sceglieranno l’amore, anche di
fronte alla rinuncia al sogno lavorativo della loro vita. Arianna è
disposta a cercare di inseguirlo altrove, “Gatto Obbediente” non
è l’unica azienda che produce videogiochi.
Se
l’antipatia del “capo” per le relazioni fra colleghi è reale,
Marta riconosce tuttavia che per Erica e Arianna restare vicine nella
vita fa benissimo anche sul lavoro, rendendole più ispirate, serene,
creative. E le ragazze scoprono che anche il grafico Luca si era
trovato di fronte a un problema simile qualche tempo prima….e che
non per questo Marta ha pensato di licenziare uno dei suoi migliori
collaboratori.
Game
(L) over si conclude quindi nel migliore dei modi, con Erica e
Arianna che si avviano a realizzare entrambi i loro sogni.
Il
“lesbo-romance” Game (L)over di Naghree è una lettura davvero
originale e piacevole. La nascita e il consolidamento dell’amore
tra le due protagoniste è raccontato con un bellissimo linguaggio,
delicato e romantico. Fra i personaggi del libro, ho amato
particolarmente Arianna, con il suo atteggiamento sempre un po’
allusivo, flemmatico e svagato, ma in realtà determinatissima sia in
ambito professionale, che nel portare avanti il suo sogno d’amore.
Un
altro aspetto molto interessante di Game (L)over è l’ambientazione:
il testo di Naghree ti porta dentro a un ambito professionale
particolare, quello degli sviluppatori dei videogiochi, e della
cultura nerd.
Particolarmente intrigante questa parte non solo per gli
appassionati, ma anche per le persone come me che non sono
particolarmente dentro questo mondo e che possono esserne attratte e
incuriosite leggendo questo libro.
Game
(L) over ci insegna a non calpestare mai i sogni, siano quelli di una
nerd che vuole
programmare il videogioco del secolo, siano quelli di una
programmatrice con ancora qualche dubbio che il suo sia un “vero
lavoro” e della sua “ragazza macchiata”
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