lunedì 8 giugno 2020

Recensione Romanzo - BY ANDREA - UN CUORE AL MERCATO NERO E ALTRI RACCONTI di Elisa Fumis
















I cinque racconti che compongono questa raccolta scavano nel profondo dell'animo umano, conducendo il lettore a compiere un viaggio alla scoperta dei sentimenti più intimi e torbidi, tra sogno e realtà.
Si passa dalle atmosfere oniriche a quelle più introspettive, da quelle romantiche e pure, con richiami ai manga per ragazze, a quelle più cupe e soprannaturali.
Lo stile suggestivo che caratterizza l'autrice porta a un'associazione di immagini avvincente, misteriosa e molto emozionante.
In Vendere Un Cuore Al Mercato Nero, che dà titolo all'intera antologia, troviamo un ragazzo insofferente e uno strano aneddoto che sembra una profezia e che cambierà le vite dei protagonisti. Brutto porta alla luce il tormento di un giovane, che ancora non riesce ad accettarsi e che vive basandosi sulle proprie percezioni, spesso lontane dalla realtà. Tokyo è la manifestazione dei pensieri di una ragazza che cela un radicato senso di vuoto e che cerca consolazione nel proprio ragazzo, dove anche in questo caso il mondo reale si fonde con quello interiore e fantastico. Lucciole è il racconto più cupo della raccolta, dove troviamo una giovane donna che non riesce ad accettare la propria morte e vorrebbe vivere ancora, per non dimenticare ed essere dimenticata, per amare ed essere amata per la prima volta. L'antologia si chiude con La Casa, dove ritroviamo alcuni personaggi già presenti in Lucciole e che lascia spazio alla speranza e all'amore, senza riserve, abbandonando in modo definitivo le angosce e i sensi di colpa.








La raccolta di racconti di Elisa Fumis colpisce il lettore già dal titolo, “Vendere un cuore al mercato nero”, suggestivo e perturbante insieme. Chi vorrà addentrarsi nel fantastico mondo di Elisa, scoprirà che questo titolo non è una metafora, come io stesso avevo pensato prima di leggerlo. Il suo stile di scrittura è suggestivo, avvolgente, ipnotico e ti trasporta immediatamente dentro il mondo interiore dell’autrice.
I primi due racconti (Vendere il cuore al mercato nero e Brutto) sono ambientati in Italia, gli altri tre (Tokyo, Lucciole, La casa) in Giappone.
In Vendere il cuore al mercato nero siamo di fronte a un amore commovente e irrisolto tra Alberto, un ragazzo depresso e problematico, e la ragazza anonima innamorata di lui. E’ lui a raccontarle la storia inquietante di colui che ha conservato il cuore della ragazza che amava, morta per una malattia, e in un momento di difficoltà ha resistito alla tentazione di “venderlo al mercato nero” a un uomo che cercava un cuore “puro” senza odio, rancore e cattiveria, per mangiarlo e diventare immortale…fino al sorprendente finale.
In Brutto il protagonista è un ragazzo affetto dal complesso della “bruttezza”, ma se scaviamo più a fondo, dell’insignificanza e invisibilità sociale. Ogni giorno incontra sulla corriera delle 9,23 che lo porta dallo psicologo una bellissima ragazza addormentata. Lei diviene la protagonista dei suoi incubi e dei suoi sogni ricorrenti, tra i due si stabilisce una sorta di connessione onirica e nel finale per il “brutto” protagonista c’è un piccolo segnale positivo da parte della ragazza…
Tokyo è il primo dei tre racconti ambientati in Giappone. Una ragazza si ritrova come per magia all’interno del manga che sta disegnando. Questo racconto, pur se molto suggestivo, può risultare di difficile comprensione per chi non conosce la cultura giapponese e i manga in particolare.
Lucciole sempre di ambientazione giapponese, è in assoluto il racconto più suggestivo, coinvolgente e commovente. Reina e Nanako sono due giovani ragazze piene di voglia di vivere morte in un incidente stradale a 23 anni. Ora le loro anime sono trasformate in Lucciole, piccole luci. Setsuko è invece una ragazza spenta che ha perso la voglia e la gioia di vivere. Dopo l’ennesimo tentativo di suicidio, lo spirito di Reina riesce a impossessarsi del corpo di Setsuko e torna a essere viva: si vuole riprendere le esperienze svanite al posto di una ragazza ingrata verso la vita stessa come Setsuko. Reina, con le sembianze di un’altra persona, si innamora a prima di vista di Noboru (il ragazzo di Setsuko) lui accorre a casa e la crede morta suicida.
Invece la ritrova non solo viva, ma carica di un’energia interiore, amorosa, erotica assolutamente sconosciuta a Setsuko. Tra i due si consuma in poche pagine un “amore prima del tempo, dei battiti, dei pianti, dei sospiri, dei drammi, delle litigate, della rabbia che prende il sopravvento, degli ostacoli insormontabili, dei sacrifici. Un amore che cura. Un amore che ti mantiene in vita”. Noboru riconosce che la ragazza che ha di fronte non è Setsuko: è Reina, che ha avuto almeno per qualche attimo la possibilità di vivere un amore passionale e totalizzante. Ma il suo sogno di tornare in vita sarà destinato a svanire o magicamente si realizzera?
La casa è l’ultimo racconto, sempre di ambientazione giapponese. Ritroviamo i personaggi di Lucciole, una Setsuko che ha ritrovato la gioia di vivere, che ha “imparato a splendere” e Noboru. Insieme vogliono costruire una “casa”, un luogo dove poter accogliere e aiutare chi ha perso la gioia e il gusto di vivere. La prima ragazza che aiutano si chiama Haruka, e alla fine si unisce a loro.
I racconti di Elisa Fumis mescolano diversi registri, da quello romantico a quello fantastico e horror, calibrati in maniera perfetta e sapiente. L’autrice è alle prime esperienze di pubblicazione, ma il suo stile appare già fortemente maturo e personale. Tra le affinità letterarie che ho ritrovato, ci sono quelle con il realismo magico della letteratura sudamericana, con le atmosfere sospese dei racconti di Jonathan Carroll e per certi aspetti, anche con alcuni lavori di Gianluca Morozzi, autore abbastanza anomalo nel panorama italiano proprio per il surrealismo che caratterizza alcune sue opere come il racconto Bambini nel grano e il romanzo Gli annientatori. A differenza della raccolta di Elisa Fumis, i testi di Morozzi sono caratterizzati anche da un certo registro ironico.
Per il lettore è anche molto piacevole perdersi in alcune delle frasi di Elisa, caratterizzate da un registro linguistico quasi poetico.
Vendere il cuore al mercato nero è una lettura consigliata per tutti, grazie alla sua capacità di farti immergere completamente nel mondo dell’autrice facendoti dimenticare completamente il mondo esterno durante la lettura. La raccolta di racconti di Elisa Fumis,inoltre , può essere apprezzata ancora meglio da tutte le persone appassionate di manga e cultura giapponese, che potranno cogliere i riferimenti specifici contenuti nei tre racconti di ambientazione nipponica Tokio, Lucciole e La casa.















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