I cinque racconti che compongono questa raccolta scavano nel profondo dell'animo umano, conducendo il lettore a compiere un viaggio alla scoperta dei sentimenti più intimi e torbidi, tra sogno e realtà.
Si passa dalle atmosfere oniriche a quelle più introspettive, da quelle romantiche e pure, con richiami ai manga per ragazze, a quelle più cupe e soprannaturali.
Lo stile suggestivo che caratterizza l'autrice porta a un'associazione di immagini avvincente, misteriosa e molto emozionante.
In Vendere Un Cuore Al Mercato Nero, che dà titolo all'intera antologia, troviamo un ragazzo insofferente e uno strano aneddoto che sembra una profezia e che cambierà le vite dei protagonisti. Brutto porta alla luce il tormento di un giovane, che ancora non riesce ad accettarsi e che vive basandosi sulle proprie percezioni, spesso lontane dalla realtà. Tokyo è la manifestazione dei pensieri di una ragazza che cela un radicato senso di vuoto e che cerca consolazione nel proprio ragazzo, dove anche in questo caso il mondo reale si fonde con quello interiore e fantastico. Lucciole è il racconto più cupo della raccolta, dove troviamo una giovane donna che non riesce ad accettare la propria morte e vorrebbe vivere ancora, per non dimenticare ed essere dimenticata, per amare ed essere amata per la prima volta. L'antologia si chiude con La Casa, dove ritroviamo alcuni personaggi già presenti in Lucciole e che lascia spazio alla speranza e all'amore, senza riserve, abbandonando in modo definitivo le angosce e i sensi di colpa.
La raccolta
di racconti di Elisa Fumis colpisce il lettore già dal titolo,
“Vendere un cuore al mercato nero”, suggestivo e perturbante
insieme. Chi vorrà addentrarsi nel fantastico mondo di Elisa,
scoprirà che questo titolo non è una metafora, come io stesso avevo
pensato prima di leggerlo. Il suo stile di scrittura è suggestivo,
avvolgente, ipnotico e ti trasporta immediatamente dentro il mondo
interiore dell’autrice.
I primi due
racconti (Vendere il cuore al mercato nero
e Brutto) sono
ambientati in Italia, gli altri tre (Tokyo, Lucciole, La casa) in
Giappone.
In Vendere
il cuore al mercato nero siamo di fronte a un
amore commovente e irrisolto tra Alberto, un ragazzo depresso e
problematico, e la ragazza anonima innamorata di lui. E’ lui a
raccontarle la storia inquietante di colui che ha conservato il cuore
della ragazza che amava, morta per una malattia, e in un momento di
difficoltà ha resistito alla tentazione di “venderlo al mercato
nero” a un uomo che cercava un cuore “puro” senza odio, rancore
e cattiveria, per mangiarlo e diventare immortale…fino al
sorprendente finale.
In Brutto
il protagonista è un ragazzo affetto dal
complesso della “bruttezza”, ma se scaviamo più a fondo,
dell’insignificanza e invisibilità sociale. Ogni giorno incontra
sulla corriera delle 9,23 che lo porta dallo psicologo una bellissima
ragazza addormentata. Lei diviene la protagonista dei suoi incubi e
dei suoi sogni ricorrenti, tra i due si stabilisce una sorta di
connessione onirica e nel finale per il “brutto” protagonista c’è
un piccolo segnale positivo da parte della ragazza…
Tokyo è
il primo dei tre racconti ambientati in Giappone. Una ragazza si
ritrova come per magia all’interno del manga
che sta disegnando. Questo racconto, pur se molto suggestivo, può
risultare di difficile comprensione per chi non conosce la cultura
giapponese e i manga
in particolare.
Lucciole
sempre di ambientazione giapponese, è in assoluto il racconto più
suggestivo, coinvolgente e commovente. Reina e Nanako sono due
giovani ragazze piene di voglia di vivere morte in un incidente
stradale a 23 anni. Ora le loro anime sono trasformate in Lucciole,
piccole luci. Setsuko è invece una ragazza spenta che ha perso la
voglia e la gioia di vivere. Dopo l’ennesimo tentativo di suicidio,
lo spirito di Reina riesce a impossessarsi del corpo di Setsuko e
torna a essere viva: si vuole riprendere le esperienze svanite al
posto di una ragazza ingrata verso la vita stessa come Setsuko.
Reina, con le sembianze di un’altra persona, si innamora a prima di
vista di Noboru (il ragazzo di Setsuko) lui accorre a casa e la crede
morta suicida.
Invece la
ritrova non solo viva, ma carica di un’energia interiore, amorosa,
erotica assolutamente sconosciuta a Setsuko. Tra i due si consuma in
poche pagine un “amore prima del tempo, dei
battiti, dei pianti, dei sospiri, dei drammi, delle litigate, della
rabbia che prende il sopravvento, degli ostacoli insormontabili, dei
sacrifici. Un amore che cura. Un amore che ti mantiene in vita”.
Noboru riconosce che la ragazza che ha di fronte non è Setsuko: è
Reina, che ha avuto almeno per qualche attimo la possibilità di
vivere un amore passionale e totalizzante. Ma il suo sogno di tornare
in vita sarà destinato a svanire o magicamente si realizzera?
La casa
è l’ultimo racconto, sempre di ambientazione giapponese.
Ritroviamo i personaggi di Lucciole, una Setsuko che ha ritrovato la
gioia di vivere, che ha “imparato a splendere” e Noboru. Insieme
vogliono costruire una “casa”, un luogo dove poter accogliere e
aiutare chi ha perso la gioia e il gusto di vivere. La prima ragazza
che aiutano si chiama Haruka, e alla fine si unisce a loro.
I racconti
di Elisa Fumis mescolano diversi registri, da quello romantico a
quello fantastico e horror, calibrati in maniera perfetta e sapiente.
L’autrice è alle prime esperienze di pubblicazione, ma il suo
stile appare già fortemente maturo e personale. Tra le affinità
letterarie che ho ritrovato, ci sono quelle con il realismo magico
della letteratura sudamericana, con le atmosfere sospese dei racconti
di Jonathan Carroll e per certi aspetti, anche con alcuni lavori di
Gianluca Morozzi, autore abbastanza anomalo nel panorama italiano
proprio per il surrealismo che caratterizza alcune sue opere come il
racconto Bambini nel grano
e il romanzo Gli annientatori.
A differenza della raccolta di Elisa Fumis, i testi di Morozzi sono
caratterizzati anche da un certo registro ironico.
Per il
lettore è anche molto piacevole perdersi in alcune delle frasi di
Elisa, caratterizzate da un registro linguistico quasi poetico.
Vendere
il cuore al mercato nero è una lettura
consigliata per tutti, grazie alla sua capacità di farti immergere
completamente nel mondo dell’autrice facendoti dimenticare
completamente il mondo esterno durante la lettura. La raccolta di
racconti di Elisa Fumis,inoltre , può essere apprezzata ancora
meglio da tutte le persone appassionate di manga e cultura
giapponese, che potranno cogliere i riferimenti specifici contenuti
nei tre racconti di ambientazione nipponica Tokio, Lucciole e La
casa.
Grazie mille per la bellissima recensione!
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