martedì 30 giugno 2020

Recensione Romanzo - BY ANDREA - LA TUA VOCE NEL BUIO di Giulia Amaranto
















Rosa ha dimenticato cosa significa provare brividi di eccitazione. Sposata da anni e tutta presa dall'accudire i suoi figlioletti, ha messo da parte la vita sessuale. Una sera, durante una lezione di recitazione, conosce Adriana, un'attrice arrogante e piena di sé. Già sente di non sopportarla, ma quando la ascolta recitare si accorge che la sua voce le scatena dentro la tempesta. Eccitata e sconvolta, Rosa cerca di allontanare da sé le fantasie erotiche sull'insopportabile attrice; Adriana, però, si è accorta della “elettricità” di Rosa ed è intenzionata a farla sua. All'inizio Rosa oppone resistenza, ma poi fra le due donne nasce un gioco erotico dalle conseguenze inevitabili...









Rosa è una donna di circa 35 anni, madre di due bambini piccoli e abita in una piccola città italiana. Apparentemente la sua vita è perfetta, in realtà ha dimenticato da tempo che cosa significa desiderare ed essere desiderata, il marito sembra aver perso ogni interesse per lei in quanto donna, confinata nel ruolo di madre. La sua “stanza tutta per sé” è il corso di teatro tenuto il mercoledi sera da Maurizio. Una sera in questo corso si presenta Adriana una donna più o meno coetanea di Rosa, è la cognata di Maurizio, lavora come strumentista in ospedale, ma è un’aspirante attrice. Nel corso di un’esercizio che prevede la lettura di un testo poetico, Rosa rimane letteralmente folgorata dalla voce profonda e suadente di Adriana mentre legge la poesia “La bella nave” di Baudelaire. “Appena ha cominciato a leggere è come se la stanza si fosse trasformata in un universo parallelo (…..) completamente rapita”. E’ come se Rosa si risvegliasse da un lungo sonno, il suo corpo e la sua mente tornano i provare i meraviglioso brividi dell’eccitazione. E questo accade sentendo una voce, una voce di una donna: doppiamente destabilizzante per Rosa, che si riteneva eterosessuale al 100%.
All’uscita del corso, Adriana sussurra a Rosa “presto tra di noi ci sarà un segreto”. Siamo vicini alle feste di Natale e il corso sarà interrotto per qualche settimana. Rosa inizia a pensare a quando e se rivedrà Adriana….
Adriana è strana e sfuggente, non vuole aprirsi con Giulia come un’amica, ma mantenere fra di loro un rapporto carico di seduzione e mistero: solo a libro inoltrato veniamo a conoscenza dell’origine croata di Adriana e del lavoro che svolge. L’impressione del lettore è che Adriana sia entrata nella vita di Rosa con il preciso ruolo di “risvegliarla”: ai piaceri dei sensi, all’amore, alla vita.
Sotto la maschera sociale di moglie perfetta, Rosa inizia così a coltivare uno strano rapporto clandestino con Adriana, fatto prevalentemente di telefonate nelle quali può deliziarsi ed eccitarsi ascoltando la voce che ha scoperto di amare. Adriana la guida da lontano nella riscoperta del suo corpo e della sua sessualità: una rinascita che potrebbe essere anche il modo per ravvivare e risvegliare un rapporto coniugale ormai sopito…
La sera della Vigilia di Natale, Rosa è malinconica per gli auguri ai quali Adriana non ha risposto…quando riceve la sua telefonata. La invita a scendere per un breve incontro. Con la scusa di buttare l’immondizia Rosa scende e incontra Adriana. Quella sera, la Vigilia di Natale, dopo settimane di scambi erotici al telefono, Rosa e Adriana si baciano per la prima volta. E’ un’esperienza indimenticabile per Rosa, una rinascita. “Un bacio che ti scava dentro, che ti promette oscenità e ti fa sentire che il tuo corpo è sveglio”. Non raccontiamo altro…lasciamo al lettore l’emozione di scoprire come si svilupperà il rapporto tra Rosa e Adriana.
La tua voce del buio di Giulia Amaranto si legge davvero tutto d’un fiato, grazie allo stile coinvolgente e a un erotismo intensissimo, ma ben calibrato con tutti gli altri aspetti della narrazione. A differenza degli altri testi di Giulia che ho letto “Selvaggia voglia di lei” e “Stanotte tutto è concesso”, ne La tua voce nel buio l’ambientazione di sfondo è molto sfumata, sappiamo solo che siamo in una piccola città dalla quale Adriana vuole fuggire per andare a Roma e dedicarsi solo al lavoro di attrice. E’ tutto incentrato sulle protagoniste e sul loro rapporto, e, come negli altri testi, i momenti più esplicitamente erotici della narrazione sono riservati alla parte finale del romanzo. Eccellente è lo scavo psicologico nel personaggio di Rosa e nel suo bisogno di risvegliarsi e risentirsi donna, affascinante il personaggio di Adriana, misteriosa e sfuggente, arrogante e dolcissima. Gli altri personaggi (il marito di Rosa, Maurizio e le compagne di corso) restano comparse sullo sfondo. Dietro l’apparente leggerezza dello stile come sempre il lavoro di Giulia Amaranto è molto profondo. I turbamenti di Rosa ci ricordano che l’identità sessuale è una costruzione sempre in divenire e che gli incontri che la vita ci riserva, casualmente (o forse no) ci possono cambiare nel profondo, e che ancora oggi ci sono convenzioni sociali che inchiodano le persone a ruoli predefiniti inibendo l’espressione dei loro autentici desideri e delle loro autentiche personalità.
Per Rosa l’incontro con Adriana è un risveglio da un lungo sonno. Spero che a tutti sia capitato, o capiterà in futuro, un incontro come questo: al di là delle differenze biografiche, ognuno può immaginarsi quando ha incontrato quella persona che lo ha risvegliato da un lungo sonno del corpo e della mente, da una crisi personale ed esistenziale. A me è successo alcuni anni fa, dopo un periodo di crisi personale: ho incontrato una persona che mi ha “risvegliato” e mi sono chiesto se fossi passato in quella città e nel posto particolarissimo dove l’ho vista la prima volta proprio per caso. Come insegna la lettura del libro, per essere “risvegliati” non è neppure necessario che l’incontro con l’altra persona avvenga realmente. Interessante anche la riflessione sul ruolo erotico della voce: è proprio quello, e non l’aspetto fisico o il carattere, a folgorare Giulia la prima volta che vede Adriana.
La tua voce nel buio è una lettura da consigliare per la fluidità dello stile, conciso ed avvolgente, e per il perfetto equilibrio tra erotismo, riflessione sociale e scavo psicologico nei pensieri, nei turbamenti, nelle indecisioni e nella rinascita della protagonista Rosa e della misteriosa e affascinante Adriana.














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