martedì 10 dicembre 2019

Segnalazione Romanzo - ROSA DI MEZZANOTTE di Amneris Di Cesare








Respiro Readers

vi segnaliamo il nuovo romanzo

dell'autore Amneris Di Cesare.











TITOLO: Rosa di mezzanotte

AUTRICE: Amneris Di Cesare

CASA EDITRICE: Goware

GENERE: Romance 

PAGINE: 241

PREZZO EBOOK: 6.99

PREZZO CARTACEO: 14.99

DATA USCITA: 3 Dicembre 2019







Annabella e il turbolento figlio diciassettenne Federico hanno deciso di passare una settimana a Roma. All’apparenza sembra un’innocua vacanza, ma non è così. Già in macchina da Bologna, diretti verso la capitale, Annabella si rende conto che il suo è un viaggio nel passato e deve fare i conti con un’estate romana di molti anni prima, quando si era innamorata di Gaetano, il padre di cui Federico non ha mai saputo nulla. Scoperta la sua identità, il ragazzo riesce a trovare lavoro nel vivaio della famiglia che da sempre gli è stata tenuta segreta. E così comincia a conoscere quel genitore silenzioso, che non ha mai avuto nella sua vita...
Tra segreti, sotterfugi e inganni, alla fine dell’estate Annabella e Federico scopriranno cosa il destino ha riservato alle loro vite.













Bologna-Roma, 9 giugno, domenica

«Dai, che ce la fai!», grida Federico incitandomi. «Visto? Non ce l’hai fatta.»
«Quante volte devo ripeterti che il giallo non è un avvertimento ad accelerare ma il contrario? Se non si è già impegnato l’incrocio, bisogna fermarsi e aspettare il rosso.»
«Uffa, mamma, sei sempre così ligia alle regole tu!»
Lo guardo e sorrido. Sapesse come non è vero! Se avessi seguito le regole oggi lui non sarebbe qui, accanto a me, da diciassette anni ormai. È bello mio figlio. Non dovrei dirlo, ma non lo posso negare. Con quei capelli nero corvino, dritti e tenuti un po’ lunghi, spettinati e ribelli. E gli occhi, ancor più scuri e profondi che sembrano volerti entrar dentro e scrutare ogni cosa fin nei minimi particolari. Contornati da ciglia lunghissime, quasi femminili, che addolciscono lo sguardo e lo rendono più misterioso. Sospiro, pensando che probabilmente assomiglia al padre. Mi dico probabilmente ogni volta perché, strano a dirsi, il volto di suo padre non lo ricordo. So chi è, ricordo tutto di noi e della nostra brevissima storia e anche di come sia dolorosamente finita, ma il suo volto è nascosto da un alone di mistero che mi cela i dettagli di un viso che ho comunque molto amato.
Insisto, come ogni volta che penso a Gaetano, a forzare il perimetro dei ricordi e acciuffare un particolare in più tra i frammenti di memoria di quel periodo. Rivedo i capelli neri, belli, lisci, la mascella squadrata e forte, riesco a vedere la bocca carnosa e sensuale, quella la ricordo bene perché restavo ore a fissarla con ammirazione, come in trance, incantata a seguire i movimenti di quelle labbra, a immaginarle sulle mie, sulla pelle. I denti bianchi, perfetti, completavano un sorriso magnetico che dava linfa alla profondità dello sguardo intenso, pericoloso perché pregno di esperienza. Ma poi, per il resto, di quel volto il nulla. Vuoto totale. Ho ben impresse nella mente le sue spalle nude e tornite, i bicipiti gonfi e lisci, abbronzati e di una forza maschia che scappava dalla maglietta bianca perennemente indossata sopra jeans blu slavati. E il ricordo di quella sensazione di durezza, di quei muscoli massicci sul mio corpo quando mi avvolgeva tutta, trafiggendomi di un dolore buono di cui non ero mai sazia. E del mio tentare di ribellarmi, irrigidendomi.
A diciassette anni non volevo perdere la verginità. Avrei voluto donarla solo all’uomo che avrei sposato. A Gaetano sarebbero bastate due settimane per farmi capitolare e mandare a puttane i miei propositi di brava ragazza.
«Pronto? Ci sei? Sei connessa?»
Una mano mi sventola davanti alla faccia mentre la voce un po’ ironica e un po’ arrabbiata di mio figlio mi sveglia. Un’altra trance, di quella delle mie, che mi prendono di solito quando mi rifugio nel passato. Purtroppo non riesco a dimenticare, soprattutto non riesco a farmi risultare il presente più vero e concreto di ciò che ho vissuto in tempi ormai andati. È da sempre il mio più grande difetto: vivo tra le nuvole di un passato che non tornerà più.







AMNERIS DI CESARE è nata a Sao Paulo del Brasile, vive a Bologna. ha collaborato con riviste femminili. Ha pubblicato il saggio “Mamma non mamma: la sfida di essere madri nel mondo di Harry Potter” nell’antologia benefica Potterologia: dieci as-saggi dell’universo di J.K. Rowling (CameloZampa Editore 2011) a cui è seguito poi l’ebook Mamma non mamma: le madri minori nell’Universo di Harry Potter (Runa Editrice, 2015); ha partecipato all’antologia collettiva di saggi Il Fantastico nella letteratura per ragazzi edito da Runa Editrice con un saggio “Cassandra Clare e l’esalogia di Shadowhunters” (2016). Il suo romanzo d’esordio, Nient'altro che amare (Edizioni Cento Autori, ) ha vinto il Premio Letterario Mondoscrittura nel 2013; nel 2014 è uscito Mira dritto al Cuore (Runa Editrice) e nel 2015 Sirena all’orizzonte (Amarganta). Direttrice di collana, scout e traduttrice per Amarganta fino al 2018, a giugno 2019 è uscita la novella Riportami da te per Delos Digital. 

Ha una pagina autore su Facebook: https://www.facebook.com/AmnerisDiCesare2/


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