Respiro Readers
vi segnaliamo il nuovo romanzo
dell'autore Amneris Di Cesare.
TITOLO: Rosa di mezzanotte
AUTRICE: Amneris Di Cesare
CASA EDITRICE: Goware
GENERE: Romance
PAGINE: 241
PREZZO EBOOK: 6.99
PREZZO CARTACEO: 14.99
DATA USCITA: 3 Dicembre 2019
Annabella
e il turbolento figlio diciassettenne Federico hanno deciso di
passare una settimana a Roma. All’apparenza sembra un’innocua
vacanza, ma non è così. Già in macchina da Bologna, diretti verso
la capitale, Annabella si rende conto che il suo è un viaggio nel
passato e deve fare i conti con un’estate romana di molti anni
prima, quando si era innamorata di Gaetano, il padre di cui Federico
non ha mai saputo nulla. Scoperta la sua identità, il ragazzo riesce
a trovare lavoro nel vivaio della famiglia che da sempre gli è stata
tenuta segreta. E così comincia a conoscere quel genitore
silenzioso, che non ha mai avuto nella sua vita...
Tra
segreti, sotterfugi e inganni, alla fine dell’estate Annabella e
Federico scopriranno cosa il destino ha riservato alle loro vite.
Bologna-Roma,
9 giugno, domenica
«Dai,
che ce la fai!», grida Federico incitandomi. «Visto? Non ce l’hai
fatta.»
«Quante
volte devo ripeterti che il giallo non è un avvertimento ad
accelerare ma il contrario? Se non si è già impegnato l’incrocio,
bisogna fermarsi e aspettare il rosso.»
«Uffa,
mamma, sei sempre così ligia alle regole tu!»
Lo
guardo e sorrido. Sapesse come non è vero! Se avessi seguito le
regole oggi lui non sarebbe qui, accanto a me, da diciassette anni
ormai. È bello mio figlio. Non dovrei dirlo, ma non lo posso negare.
Con quei capelli nero corvino, dritti e tenuti un po’ lunghi,
spettinati e ribelli. E gli occhi, ancor più scuri e profondi che
sembrano volerti entrar dentro e scrutare ogni cosa fin nei minimi
particolari. Contornati da ciglia lunghissime, quasi femminili, che
addolciscono lo sguardo e lo rendono più misterioso. Sospiro,
pensando che probabilmente assomiglia al padre.
Mi dico probabilmente
ogni volta perché, strano a dirsi, il volto di suo padre non lo
ricordo. So chi è, ricordo tutto di noi e della nostra brevissima
storia e anche di come sia dolorosamente finita,
ma il suo volto è nascosto da un alone di mistero che mi cela i
dettagli di un viso che ho comunque molto amato.
Insisto,
come ogni volta che penso a Gaetano, a forzare il perimetro dei
ricordi e acciuffare un particolare in più tra i frammenti di
memoria di quel periodo. Rivedo i capelli neri, belli, lisci, la
mascella squadrata e forte, riesco a vedere la bocca carnosa e
sensuale, quella la ricordo bene perché restavo ore a fissarla con
ammirazione, come in trance, incantata a seguire i movimenti di
quelle labbra, a immaginarle sulle mie, sulla pelle.
I denti bianchi, perfetti, completavano un sorriso magnetico che dava
linfa alla profondità dello sguardo intenso, pericoloso perché
pregno di esperienza. Ma poi, per il resto, di quel volto il nulla.
Vuoto totale. Ho ben impresse nella mente le sue spalle nude e
tornite, i bicipiti gonfi e lisci, abbronzati e di una forza maschia
che scappava dalla maglietta bianca perennemente indossata sopra
jeans blu slavati. E il ricordo di quella sensazione di durezza, di
quei muscoli massicci sul mio corpo quando mi avvolgeva tutta,
trafiggendomi di un dolore buono di cui non ero mai sazia. E del mio
tentare di ribellarmi, irrigidendomi.
A
diciassette anni non volevo perdere la verginità. Avrei voluto
donarla solo all’uomo che avrei sposato. A Gaetano sarebbero
bastate due settimane per farmi capitolare e mandare a puttane i miei
propositi di brava ragazza.
«Pronto?
Ci sei? Sei connessa?»
Una
mano mi sventola davanti alla faccia mentre la voce un po’ ironica
e un po’ arrabbiata di mio figlio mi sveglia. Un’altra trance,
di quella delle mie, che mi prendono di solito quando mi rifugio nel
passato. Purtroppo non riesco a dimenticare, soprattutto non riesco a
farmi risultare il presente più vero e concreto di ciò che ho
vissuto in tempi ormai andati. È da sempre il mio più grande
difetto: vivo tra le nuvole di un passato che non tornerà più.
AMNERIS
DI CESARE
è nata a Sao Paulo del Brasile, vive a Bologna. ha collaborato con
riviste femminili. Ha pubblicato il saggio “Mamma
non mamma: la sfida di essere madri nel mondo di Harry Potter”
nell’antologia benefica Potterologia: dieci as-saggi dell’universo
di J.K. Rowling (CameloZampa Editore 2011) a cui è seguito poi
l’ebook Mamma
non mamma: le madri minori nell’Universo di Harry Potter
(Runa Editrice, 2015); ha partecipato all’antologia collettiva di
saggi Il Fantastico nella letteratura per ragazzi edito da Runa
Editrice con un saggio “Cassandra
Clare e l’esalogia di Shadowhunters” (2016).
Il suo romanzo d’esordio, Nient'altro che amare (Edizioni Cento
Autori, ) ha vinto il Premio Letterario Mondoscrittura nel 2013; nel
2014 è uscito Mira dritto al Cuore (Runa Editrice) e nel 2015 Sirena
all’orizzonte (Amarganta). Direttrice di collana, scout e
traduttrice per Amarganta fino al 2018, a giugno 2019 è uscita la
novella Riportami da te per Delos Digital.
Ha una pagina autore su
Facebook: https://www.facebook.com/AmnerisDiCesare2/
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