Alyssa, una giovane scrittrice è orfana di entrambi i genitori e vive serenamente sola nell'odierna New York. Soffre però di claustrofobia. Decide perciò di rivolgersi ad un terapista che pratica ipnosi regressiva. In poche sedute vede alcune delle sue vite precedenti e, quasi senza accorgersene, instaura un legame di fiducia con il terapista. Un incontro inaspettato la porterà a riscoprire una vecchia conoscenza. Intanto, le esperienze di regressione le fanno scoprire che l'anima di questa persona è tutt'altro che nuova nella sua vita. Le esperienze sembrano voler rivelare qualcosa alla giovane Alyssa, finché un elemento in particolare le schiarirà le idee all'improvviso, portandola a vivere finalmente la vita che la stava aspettando da tempo.
Un
romanzo diverso dai soliti, a volte quasi surreale e strano: è
questa l'impressione che ho avuto nel corso della lettura.
Il
tutto inizia dal problema che ha la scrittrice newyorchese Alyssa: da
molti anni sta combattendo una battaglia personale contro la
claustofobia che le intralcia la propria pace interiore.
Sarà
grazie all'aiuto di uno psicoterapeuta che la giuderà ad
intraprendere un percorso dove metterà tutto quanto in discussione:
la sua vita, il suo modo di vivere e pensare, schiacciata da un
rapporto d'amore a senso unico
Grazie
a varie sedute d'ipnosi regressiva si renderà conto pian piano dei
pesi che inconsapevolmente si stava portando appresso.
Sinceramente
devo dire che per buona parte del romanzo non sono riuscita ad
entrare in empatia con il modo di essere di Alyssa.
Una
donna per certi versi troppo pratica e razionale, che ha iniziato a
destare il mio interesse quando ha iniziato a mostrare di più la sua
vulnerabilità.
Un
intreccio di personaggi ben costruito, scrittura fluida e psicologia
ben strutturata.
Una
storia che narra di anime gemelle, anime legate da secoli. Un
argomento curioso.
Lettura
consigliata per chi crede nelle anime e negli amori che vanno anche
oltre il tempo.
Nessun commento:
Posta un commento