giovedì 29 novembre 2018

Segnalazione Romanzo - BUTTERFLY EDIZIONI - JORDAN + APRIL di Anita S.









Respiro Readers

vi segnaliamo la nuova uscita edita Butterfly Edizioni

del romanzo dell'autrice italiana Anita S.










TITOLO: Jordan + April

AUTRICE: Anita S.

CASA EDITRICE: Butterfly Edizioni

COLLANA: Love Self

GENERE: Erotic Romance

DATA USCITA: 30 Novembre 2018

PREZZO EBOOK: 2.99 ( 0.99 promo dal 30/11 al 9 / 12 )





Jordan Dubois è un professore universitario segnato da un matrimonio finito in tragedia. È deciso a non lasciare spiragli al suo cuore per paura di essere ferito di nuovo. Nessuna illusione, nessun coinvolgimento e nessun dolore.
April Spector è una studentessa di giornalismo che sta cercando di scappare da una vita che le va stretta e da un padre che la soffoca. Si incontrano una sera per caso e condividono un momento di sfrenata e intensa passione, alimentata dal fatto di essere due perfetti sconosciuti. Nessuno dei due immagina che il destino ha in mente di farli incontrare ancora, nella stessa aula e nello stesso palazzo. E mentre dovranno fare i conti con i fantasmi del proprio passato e con gli ostacoli del presente, riusciranno anche a tener a bada il desiderio alimentato dalla loro attrazione?











Si inumidisce le labbra, provocandomi un fremito doloroso all’altezza dell’inguine.
«Non fare così», sibilo, in preda allo sconforto, passandomi una mano nei capelli.
«Così come?», chiede ridacchiando, senza smettere di fissarmi negli occhi.
Sbuffo, guardandomi attorno. So che devo parlarle, ma questo non è di certo il posto più adatto.
«Possiamo parlare per un attimo da soli? Nel mio ufficio?», le chiedo, mettendomi in spalla la tracolla e aspettando il suo cenno d’assenso prima di incamminarmi e farle strada.
Fa qualche passo in avanti e si ferma al centro della stanza. Chiudo la porta e mi avvio nella semi oscurità per aprire le tende spesse e scure. La sua mano, però, afferra la mia quando le passo accanto, fermandomi a metà del mio percorso. Mi irrigidisco istintivamente e mi volto per guardarla negli occhi quel tanto che mi è permesso dal buio. Anche lei mi guarda, mentre le sue dita esili si intrecciano alle mie. Resto rigido come uno stoccafisso, ma April colma la distanza tra noi e avvicina il suo corpo caldo al mio. Sento la mia erezione pulsare forte, premere contro la stoffa rigida dei jeans. Si solleva sulle punte dei piedi e avvicina le sue labbra alle mie, senza toccarle, restando in attesa che sia io a fare il passo successivo e appropriarmi della sua bocca e del suo sapore.
I miei occhi accarezzano la curva sinuosa delle sue labbra dischiuse. Mi avvicino quasi impercettibilmente, mentre nella mia testa vorticano le immagini di quella stessa bocca che percorre il mio corpo. Gliela sfioro con la mia, con un movimento leggero e quasi impalpabile.
«Non posso», sussurro, poggiando la fronte contro la sua.
Le stringo forte le dita intrecciate alle mie, facendo un passo indietro per poi scioglierle dalla sua presa. Nel silenzio assordante che ci circonda riesco a percepire solo i nostri respiri accelerati e il battito dei nostri cuori.
«Ieri sera non ti sei fatto troppi problemi», ribatte lei con una smorfia.
«Ieri sera non eri una mia studentessa», sussurro, mentre distolgo lo sguardo dal suo.









«April…», sussurro. «Avevi detto che non mi avresti più provocato in questo modo».

«È irrilevante, non trovi? Tu sei nudo, io sono nuda», ribatte stringendosi nelle spalle.
«Tu hai ancora la mia camicia in verità», replico con una smorfia.
I suoi grandi occhi castani mi fissano con aria di sfida. Solleva le mani e scosta la stoffa dalle spalle, lasciandola scivolare via lentamente.
«Ora non più», dice con un filo di voce.
E io non resisto oltre. Allungo una mano e la afferro, attirandola nella doccia. Le mie dita si insinuano nei suoi capelli scuri e i nostri respiri sono l’unico rumore oltre all’acqua che scorre. La bacio a fondo e la mia lingua scivola contro la sua, mentre i nostri corpi nudi aderiscono.









«Ho una maledetta voglia di baciarti», mormoro.
Si zittisce di colpo. I suoi occhi sono ancora più scuri, sgranati, attenti a ogni mia minima mossa. Mi guarda famelica.
«Ho voglia di baciarti. Voglio assaggiare il tuo corpo. Perdermici per ore».


«Potrei dirti che ti ho vista da lontano, che mi sembra di conoscerti, che forse ci siamo visti da qualche parte. Ma quello che ti serve sapere è che mi chiamo Jordan e ho un’insana voglia di scoparti contro il muro del bagno delle donne e farti urlare come non hai mai urlato in vita tua».

Ho imparato da tempo che non vale la pena perdersi in chiacchiere. Non cerco storie, non voglio relazioni. Julie è stata un chiodo piantato dritto nel mio petto e non ha lasciato molto spazio per altre persone. Non voglio passarci di nuovo. Quindi se una donna ci sta, bene. Altrimenti passo alla prossima. Nessuna illusione, aspettativa o delusione. Nessun dolore. Dritti al punto.
La brunetta di fronte a me deglutisce, evidentemente colta alla sprovvista. Eppure non riesce a nascondere l’improvviso dilatarsi delle pupille e il repentino cambio del suo respiro. Mi fissa sorpresa, quasi divertita, e sono pronto a scommettere che se infilassi una mano nelle sue mutandine ci troverei un lago in questo momento.
Un’inaspettata scarica di desiderio mi attraversa, facendomi tendere il membro sotto la stoffa dei jeans. Si appoggia con i gomiti al bancone dietro di lei, portando la testa di lato e offrendomi una visuale completa della pelle perfetta del lato sinistro del suo collo.
«Perché non qui, allora?», domanda, bagnandosi le labbra.
Mi avvicino di un passo, posizionando le mie mani ai lati dei suoi gomiti e facendo aderire i nostri corpi. Il membro eretto svetta contro il suo stomaco.
Quando i suoi occhi si spalancano leggermente, le rivolgo un ghigno soddisfatto.
Inalo il suo profumo fruttato, giovane e fresco, che sembra l’esatto ritratto di colei che lo indossa. Avvicino piano le labbra al suo collo, depositandole un casto bacio proprio sotto l’orecchio. Con la punta della lingua risalgo lentamente ad accarezzarle il lobo, poi lo afferro tra i denti e lo tiro piano verso di me. Un visibile fremito la scuote. Mollo la presa e sorrido contro la sua pelle.
«Perché qui non posso farti urlare come voglio», sussurro, la voce spezzata dall’eccitazione improvvisa.







Anita S. ha 30 anni ed è di origini campane. Di professione giornalista, da qualche anno scrive per passione. “Jordan+April” è il suo primo romanzo. Inizialmente auto pubblicato su Amazon, ora arriva ai lettori in questa nuova versione targata “Butterfly Edizioni”. La stessa casa editrice ne pubblicherà anche il sequel. Ha all’attivo altri due romanzi: “You are my Superhero” e “Ricordati di me”, entrambi disponibili sulla piattaforma Amazon in versione ebook e cartacea. 



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