TITOLO: Semplice come fare le scelte sbagliate
AUTRICE: Stefania Da Forno
CASA EDITRICE: Delrai Edizioni
GENERE: Romance
PAGINE: 368
PREZZO EBOOK: 3.99
PREZZO CARTACEO: 16.50
DATA USCITA: 25 Ottobre 2018
Cercare la perfezione
era una battaglia persa; troppe delusioni, troppi sbagli. In una
città così ricca di scelte era più facile fare quella sbagliata,
piuttosto che quella giusta. Perciò, dopo lunghe riflessioni, avevo
deciso di accontentarmi e non cercare più il meglio, l’uomo che
sarebbe arrivato al gradino più alto. Bastava che fosse appena
divertente, abbastanza carino ed educato a sufficienza per
frequentarlo. Fino a quel momento, però, non avevo trovato nessuno
con quelle caratteristiche. Dannata sfortuna.
Mackenzie è un avvocato di successo alla
ricerca del vero amore. Ormai però sembra aver perso le speranze. Il
principe azzurro non esiste e la vita è difficile, soprattutto
perché i rapporti uomo-donna non sono mai facili come sembrano. Gli
uomini sono bugiardi, spesso interessati soltanto a storie passeggere
e poco inclini all’impegno, disattenti anche quando affrontano un
discorso dei più semplici. Perciò Mac si odia quando prova
un’improvvisa attrazione per l’ultimo uomo verso credeva di
poterla provare, Reeve, conosciuto all’addio al nubilato della sua
migliore amica. Lui è un muratore, padre single, tatuaggi sul corpo
statuario e sciupafemmine incallito. Non c’è niente che sembra
accomunarli, tranne la passione passeggera, travolgente e unica come
nessun’altra sensazione mai sperimentata. Ma Reeve non è diverso
dagli altri, pensa prima a se stesso, prima alla sua vita carica di
responsabilità, e poi a lei.
Un romanzo in cui la vita si svela per quello
che è realmente: una serie infinita di scelte che ci rendono quello
che siamo. Sembra semplice decidere, ma siamo sicuri che non sarà la
scelta sbagliata? L’esordio dell’autrice Stefania Da Forno per
Delrai Edizioni.
Stefania Da Forno nasce nel 1986 in un paesino del Veneto, immerso nelle Dolomiti. Diplomata in lingue straniere, non ha frequentato l’università, forse perché non sapeva ancora quale strada prendere. Casalinga disperata, ha scoperto la passione per la lettura e la scrittura alla soglia dei trent’anni e ce la sta mettendo tutta per non deludere se stessa, e la sua famiglia. Adora la pizza e ogni genere di film. Asociale di natura, preferisce una serata a casa bevendo camomilla, piuttosto che scatenarsi in una discoteca rumorosa. Ha tre figlie, di cui una con le zampe e un marito che la sopporta da una decina d’anni. Odia le persone maleducate, ma ancora di più la sabbia tra le dita dei piedi.
Buongiorno
a tutti :)
oggi
sul blog ospitiamo la settima tappa del blog tour di “Semplice
come fare le scelte sbagliate”di
Stefania
Da Forno.
Per questa tappa vi proponiamo l'intervista all'autrice e se non
avete ancora letto il romanzo, correte a leggerlo! Se volete vivere
emozioni vere e da batticuore, questo è il romanzo giusto!
Ciao
Stefania, anzitutto benvenuta, siamo felici di poter fare questa
chiacchierata con te. Iniziamo subito con il farti una domanda che
soddisfi un po' la nostra curiosità:
- Chi è Stefania nella vita quotidiana? Come ti descriveresti invece come scrittrice?
Grazie
a voi per il tempo che mi state dedicando! Partiamo in quarta! Ansia,
preoccupazione e pessimismo: ecco chi sono nella vita di tutti i
giorni. Sono una mamma e una moglie sempre in allerta. Ho lasciato il
mio lavoro perché non ero più felice e ora cerco di esserlo
trovando un po’ di tempo per scrivere. Come scrittrice invece sono
insoddisfatta e piena di dubbi. Tirando le somme sono una persona
molto rilassata.
- Hai altre passioni oltre la scrittura?
Sono
pigra e mi stanco in fretta di ogni nuova attività. Ho attraversato
la fase del punto croce, dei puzzle, della ricostruzione unghie,
dello yoga… ma non sono durate molto. Niente è come la scrittura.
- Che cosa significa per te scrivere?
Non
ho mai pensato cosa significasse per me. Un giorno mi sono ritrovata
a inventare personaggi e luoghi, e mi ha fatto stare bene. Mi ha
fatto capire che potevo fare qualcosa di bello, di importante, che
restasse nel tempo. Scrivere è stata la mia epifania: mi ha mostrato
una vita diversa e realizzabile.
- Parlaci un po' del tuo libro “Semplice come fare le scelte sbagliate”, chi sono i personaggi, di cosa parla?
La
domanda che più temo! Allora… Sarebbe facile dire che è una
storia d’amore. Ma ci sono diversi tipi d’amore e in questo libro
ho cercato di focalizzarmi sui singoli protagonisti, Mac e Reeve.
Racconto la storia di un avvocato insoddisfatto e di un muratore
frustrato che cercano di essere felici, in un modo o nell’altro.
Fare ciò che li rende felici non sembra funzionare, così vedono
l’uno nell’altro una seconda possibilità. Ma prima di tutto,
prima di poter anche solo pensare di essere una coppia, devono
trovare l’amore per loro stessi che hanno dimenticato da troppo
tempo.
- Chi o cosa ti ha ispirato l'idea per questo romanzo? È un romanzo nato dalla tua fantasia o c'è qualcosa della vita reale?
Mi
piace definirmi una lettrice tardiva. Ho iniziato ad apprezzare la
lettura a ventinove anni, con romanzi rosa che se li rileggessi
adesso mi farebbero accapponare la pelle. Ne ho letti così tanti e
così simili l’uno con l’altro, che un giorno mi sono decisa a
buttar giù una mia storia, dove i protagonisti fossero persone
normali e non miliardari con problemi affettivi. Essendo il primo,
l’ho riempito di me. Poi, revisione dopo revisione, sono riuscita a
smussare gli angoli e a rendere la storia meno personale.
- Credi nel vero amore e nel colpo di fulmine come Mackenzie?
Sono
sposata! Certo che credo nel vero amore. Nei colpi di fulmine,
invece, assolutamente no. L’esperienza mi ha insegnato che più
rimani folgorata all’inizio, maggiore è la delusione in seguito.
Non tutte le scintille fanno appiccare un fuoco. Il vero amore si
costruisce con il tempo e con cisterne di pazienza, non con frasi a
effetto e gesti eclatanti. Nessuno ti regala niente, nella vita.
- Quanto c'è di te nella protagonista?
In
verità c’è un po’ di me in ogni personaggio: sono cinica come
Ivy, pragmatica come Liam, testarda come Reeve e disillusa come
Mackenzie. Ho anche qualche qualità, però.
- Ciò che ci ha molto colpito di questo romanzo, è il modo in cui hai perfettamente delineato i tratti psicologici dei tuoi personaggi. Quanta importanza dai a questo aspetto nei tuoi romanzi?
I
personaggi sono il fulcro della storia. Una trama banale viene
sopportata, se i protagonisti sono così reali e di spessore da
sembrare i tuoi vicini di casa. Punto tutto sulla loro psicologia,
cercando di renderli veri, non troppo stereotipati e nemmeno delle
mezze seghe. Quello che resta è Mac e Reeve, non quella volta che
Mac ha trovato l’abito giusto per il matrimonio della sua amica.
- Secondo te, le scene di sesso in un romanzo sono fondamentali per attrarre il lettore?
Spero
proprio di no! Altrimenti avrò una carriera breve e poco proficua.
Di certo il sesso vende, come in pubblicità, in tv, al cinema. È
sempre stato così e difficilmente le cose cambieranno. Quello che
deve fare lo scrittore è renderlo memorabile e non volgare.
- Qual è stata (Se ci è stata) la parte del romanzo più difficile da scrivere e perché?
Io
trovo sempre molto difficile scrivere la parte finale di un libro. Ci
penso, ci ripenso, la modifico più volte e alla fine non sono
comunque soddisfatta. Ancora adesso sono certa che avrei potuto fare
di meglio per Mac e Reeve, ma va bene così. L’epilogo è quello
che rimane più impresso nel lettore; se lascia l’amaro in bocca,
non hai fatto un buon lavoro.
- Che cosa consiglieresti a chi volesse pubblicare un romanzo?
Un
consiglio da una persona che non si ritiene per niente all’altezza
di darne, ma che va bene in ogni ambito, non solo quello della
pubblicazione: umiltà. Penso sia giusto credere in quello che si fa
e dare il massimo, ma senza peccare di altezzosità. Penso sia un
valore fondamentale, e spesso dimenticato. Quindi accettate le
critiche, seguite i suggerimenti e affidatevi a chi ne sa più di
voi. Fidatevi dell’editore che avete scelto, altrimenti non c’è
crescita.
Ecco a voi al nostra doppia recensione.
Questo romanzo mi ha travolto letteralmente, entranmdomi sottopelle.
Colpo di fulmine sia dei protagonisti sia di me lettrice. Appena l'ho terminato ho sentito subito la nostalgia di Mac e Reeve.
Cosa possono avere in comune un avvocato con un muratore? Dalle diversità, si sa, si può trovare come una sorta di anello unificatore che rende due persone come una persona sola.
Entrambi i protagonisti sono descritti in modo perfetto.
Reeve combattuto tra il desiderio di ritornare insieme alla sua ex compagna e madre di suo figlio arriva quasi ad annullarsi completamente diventando come uno zerbino per poter stare di più insieme al figlio e ricreare in questo modo la sua famiglia .
E' talmente in crisi che ha come perso la sua voglia di combattere, trovando il farsi mettere i piedi in testa come via più semplice e sicura che mettersi veramente in gioco.
Mackenzie, invece, è un avvocato, intrappolata in un lavoro che le diventa sempre più stretto e in una vita senza più illusioni di trovare il vero amore della sua vita.
Il loro primo incontro è un fulmine vero e proprio: si sentono irrimediabilmente attratti uno dall'altra, nonostante entrambi cercano di resistere.
“ Mi sembrava di stare su un altro pianeta, dove non conoscevo la lingua e nemmeno le usanze.”
Un incontro che manda all'aria le poche certezze che aveva Reeve, combattuto tra il desiderio di ritornare con la sua ex e quella di lasciarsi andare a quell'impellente malia per Mackenzie.
Un'attrazione che è un attimo sfociare in un qualcos'altro che inizialmente non riescono a dare un nome ben definito.
“ Era una luce e io una cazzo di falena suicida.”
Questo è il pensiero di Reeve non appena incontra Mac : il rischio di bruciarsi è dietro alle porte.
Da quel momento in poi ogni contatto tra di loro è un'esplosione vera e propria dei sensi che li trasporta in un limbo dove il desiderio e la passione ne sono i pieni protagonisti.
Il loro sarà un lungo percorso con tanti, troppi, ostacoli che mi fatto appassionare ed anche ammattire per tutte le loro vicissitudini, la marea di scelte sbagliate che fanno prima di ritrovare la strada giusta.
Mai titolo di un libro è così azzeccato.
Ho trovato la psicologia dei personaggi più che perfetta che fa di questo romanzo una lettura bellissima, avvincente, appassionante .
Questa lettura è emozione allo stato puro, un libro che non si deve assolutamente perdere.
Lo straconsiglio: ne vale assolutamente la pena leggerlo.
Colpo di fulmine sia dei protagonisti sia di me lettrice. Appena l'ho terminato ho sentito subito la nostalgia di Mac e Reeve.
Cosa possono avere in comune un avvocato con un muratore? Dalle diversità, si sa, si può trovare come una sorta di anello unificatore che rende due persone come una persona sola.
Entrambi i protagonisti sono descritti in modo perfetto.
Reeve combattuto tra il desiderio di ritornare insieme alla sua ex compagna e madre di suo figlio arriva quasi ad annullarsi completamente diventando come uno zerbino per poter stare di più insieme al figlio e ricreare in questo modo la sua famiglia .
E' talmente in crisi che ha come perso la sua voglia di combattere, trovando il farsi mettere i piedi in testa come via più semplice e sicura che mettersi veramente in gioco.
Mackenzie, invece, è un avvocato, intrappolata in un lavoro che le diventa sempre più stretto e in una vita senza più illusioni di trovare il vero amore della sua vita.
Il loro primo incontro è un fulmine vero e proprio: si sentono irrimediabilmente attratti uno dall'altra, nonostante entrambi cercano di resistere.
“ Mi sembrava di stare su un altro pianeta, dove non conoscevo la lingua e nemmeno le usanze.”
Un incontro che manda all'aria le poche certezze che aveva Reeve, combattuto tra il desiderio di ritornare con la sua ex e quella di lasciarsi andare a quell'impellente malia per Mackenzie.
Un'attrazione che è un attimo sfociare in un qualcos'altro che inizialmente non riescono a dare un nome ben definito.
“ Era una luce e io una cazzo di falena suicida.”
Questo è il pensiero di Reeve non appena incontra Mac : il rischio di bruciarsi è dietro alle porte.
Da quel momento in poi ogni contatto tra di loro è un'esplosione vera e propria dei sensi che li trasporta in un limbo dove il desiderio e la passione ne sono i pieni protagonisti.
Il loro sarà un lungo percorso con tanti, troppi, ostacoli che mi fatto appassionare ed anche ammattire per tutte le loro vicissitudini, la marea di scelte sbagliate che fanno prima di ritrovare la strada giusta.
Mai titolo di un libro è così azzeccato.
Ho trovato la psicologia dei personaggi più che perfetta che fa di questo romanzo una lettura bellissima, avvincente, appassionante .
Questa lettura è emozione allo stato puro, un libro che non si deve assolutamente perdere.
Lo straconsiglio: ne vale assolutamente la pena leggerlo.
Quando ho letto l'ultima pagina avevo già il magone per la nostalgia che avrei provato di questo romanzo che ha la capacità di entrarti dentro in punta di piedi, ma con la forza di un vero uragano emotivo.
È una di quelle storie semplici, vere, così tangibili e reali che senti che potresti averla vissuta tu o anche la tua vicina di casa.
Mac e Reeve sono così diversi, eppure così simili a volte che fai fatica a decidere se appoggiare l'uno a l'altro. Li ho amati molto entrambi, ho spesso criticato e inveito contro le loro scelte, come se poi potessero sentirmi, ma questo perché mi sembrava di essere lì con loro e da buona amica, avrei voluto sostenerli o schiaffeggiarli, a seconda della situazione.
"Semplice come fare le scelte sbagliate" è un romanzo scritto davvero bene, senza alcuna sbavatura di trama e ciò che ho apprezzato è la coerenza dei protagonisti, il modo in cui, l' autrice, ha curato i loro tratti psicologici.
Questo è un romanzo che parla di delusioni, di paura, d'amore, ma soprattutto di sogni. Sogni che si possono realizzare se sappiamo cogliere l'esatto momento in cui ci si presenta davanti l'occasione.
Consigliatissimo!
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