Respiro Readers
vi segnalo la nuova uscita del romanzo
dell'autrice italiana
Deborah Wright.
TITOLO: Shades Tutti i colori dell'anima
AUTRICE: Deborah Wright
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Romance
DATA USCITA: 12 Luglio 2018
Sono
passati diciotto anni da quando Blaise Leroy è rimasto orfano in
quell’incendio che per poco non lo inghiottiva e, a ricordarglielo
di continuo, sono le bruciature riportate sul braccio, sul collo e
lungo il fianco. A causa di questo non ha mai dimenticato il legame
profondo con la vita, e fa di tutto affinché ci sia colore in ogni
suo giorno.
Sembra
invece di tutt’altro avviso, Annalie Spencer, una ragazza che vede
la vita dipinta solo di nero, per quanto si possa chiamare vivere
provvedere alla cure di una madre malata di una patologia che sembra
divorarla ogni giorno di più.
Il
destino tiranno non si accontenta delle prove che ha già messo sulla
sua strada, ma la metterà di fronte alla più grande sfida che abbia
mai dovuto affrontare.
Affogata
in problemi troppo grandi per la sua giovane età, Annalie non si
aspetta di ritrovarsi faccia a faccia con due occhi ambrati, caldi
come il sole d’estate, che proveranno a portare colore in quei
luoghi ormai sbiaditi e rassegnati al grigiore da troppo tempo.
“Le cicatrici esterne sono le sole che dimostrano che hai superato un trauma, con quelle interne ci convivi e nella maggior parte delle volte le sotterri fino a quando non sono loro stesse a voler uscire. Io faccio questo. Le osservo e al momento giusto le dipingo sulla pelle stessa, su un muro, su un marciapiede. Ovunque ci sia una superfice io le faccio uscire.”
Per quante volte io abbia cercato di non farlo, ancora non ci riesco, e sarebbe normale se fossi disgustato nell’osservare ciò che sono. Non dovrebbe piacermi quello che la vita mi ha fatto, nemmeno la sensazione che provo del mio corpo sotto le mie mani, ma in realtà poco mi interessa e non temo il giudizio della gente.
Lo sono? Sono pronta a osare? Sono pronta ad abbandonare ogni reticenza e lanciarmi a occhi chiusi? Quello che sto per fare sembra pericoloso, inebriante e folle. Dovrei cogliere la sua sfida? Perché è questo che sta facendo, mi sta sfidando. Sta giocando con me, con le mie paure, le mie insicurezze; sta lanciando un sasso che io prontamente sto raccogliendo.
Un ricordo, bagnato di dolore, riemerge nella memoria, prima confuso, poi definito.
Era venuta ad augurarmi la buonanotte una sera della settimana scorsa, dopo averla sentita vomitare la sua misera cena. “Annalie”, aveva detto, “qualunque cosa succeda, sai che ti voglio bene, vero?”
Io mi ero portata le coperte sopra la testa, ma sapevo che lei era rimasta lì, in piedi, a guardarmi. Capivo che era triste e mi faceva piacere, perché credevo se lo meritasse. Ora, invece, darei qualsiasi cosa per tornare indietro a quel momento, alzarmi dal letto, abbracciarla e dirle che anch’io le volevo bene, che non era colpa sua e che non avrei mai dovuto accusarla del contrario.
Se lei era colpevole di qualcosa, allora lo ero anch’io.
Tutto in lei era bianco.
Le ciocche di capelli che ricadevano sul suo viso sottile, l’iride di quegli occhi sempre in cerca di speranza. Era bianca come i fiocchi che scendono dall’alto per annunciare la venuta dell’inverno. Bianca come il latte che macchia le labbra in un contrasto di scarlatto e candido. Bianca come un bucaneve che sboccia sotto al gelo. Il bianco la stava possedendo, nonostante tutto le fosse precipitato addosso. Era bianca tra le lenzuola che avvolgevano il suo corpo esausto dal pianto, bianca nella polvere che era il suo oblio e la sua salvezza, bianca sulla pelle liscia come seta.
Nella sua immacolata purezza, lei, in quel momento, era bianca.
Sei gialla come il sole, che scalda l’aria e nutre le foglie. Gialla come il miele, che si appiccica alle labbra e le addolcisce.
Sei verde come il soffice muschio, che ricopre i massi umidi in mezzo ad un torrente. Verde come le mele succose colte dagli alberi in campagna.
Il blu ti ha avvolto quando la tua vita è tornata a una regolare pace. Blu come il fiore di mezzanotte, che sboccia al rintocco dell’orologio. Blu come i mirtilli, che tingono le tue dita non appena li tocchi.
Rossa fra i capelli, rosa sulla bocca, pesche sulle tue guance.
Ovunque sei colore.
Deborah
Wright, classe ’81 è diplomata in tecnico della moda. È amante
della natura, della montagna e pratica anche il ciclismo, ma è nei
libri la sua più grande passione. Ha sempre amato leggere, sin da
piccola passava pomeriggi interi a sfogliare di continuo i pochi
libri che possedeva, rifugiandosi tra le loro pagine, sognando con i
personaggi, imparando da loro e crescendo con loro.
Un
amore che man mano è aumentato e anche se di tanto in tanto, si
allontanava dai libri, sommersa dalla vita quotidiana, poi ritornava
sempre a respirare il profumo di quelle pagine.
Ha
sempre sognato di scrivere storie, dare vita ai suoi pensieri, ma ha
sempre accantonato questa passione per concentrarsi sulla famiglia e
sul lavoro. Alla fine, però, complice la crisi che ha fatto
riscoprire il tempo per sé stessa, ha preso il coraggio a due mani e
si è cimentata nella stesura del suo primo romanzo.
Esordisce
nel 2017 con il romanzo Non lasciarmi cadere, prima come Self
Publishing, in seguito ripubblicato con la casa editrice Un cuore per
capello di Daniela Perelli.
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