Respiro Readers,
vi voglio segnalare il primo romanzo di una giovane
autrice italiana emergente,
Francesca De Angelis.
TITOLO: Cenere sulla brughiera
AUTRICE: Francesca De Angelis
GENERE: Narrativa
CASA EDITRICE: Arduino Sacco Editore
Catherine Barret era solo una bimba quando assieme a sua zia Clarisse e sua nonna Mary è costretta a lasciare le brughiere dello Yorkshire dove è cresciuta per trasferirsi negli Usa. La nonna morirà e zia Clarisse si farà carico di lei. Ma quando anche alla zia viene diagnosticato un raro morbo, Cathy verrà affidata ai Finch, una famiglia snob che la maltratta in continuazione. Dopo la morte della zia, Cathy dovrà proteggere se stessa e il suo tormentato fidanzato Logan dalle spietate mire di John Cabol, un avvocato e un industriale che si rivelerà uno spietato assassino. Riuscirà a salvarsi?
Aprì lentamente gli
occhi e trovò Logan seduto al bordo del letto, intento a guardarla
dormire.
<<Scusami ti ho
svegliato>> le disse con un sorriso. <<Sono proprio un
egoista, signorina Catherine>>
<<Tu non sei
egoista>> mormorò Catherine mettendosi a sedere sul letto
accanto a lui. <<Inoltre sono contenta che sei sceso. Stavo per
venire su io>>
Rimasero qualche minuto
in silenzio contemplandosi, Logan le prese la mani e le strinse con
forza fra le sue.
<<Hai paura?>>
chiese Catherine dopo un po', sussurrando.
<<Di che cosa?>>
<<Di me, di te>>
rispose la ragazza lentamente. <<Di noi, di quello che c'è
successo>>
<<E' successa la
cosa più bella che poteva capitarmi>> le rispose il ragazzo.
<<Non sono mai stato così felice in tutta la mia vita, te l'ho
già detto>> Poi la fissò preoccupato e le chiese. <<Hai
dei ripensamenti?>>
<<Certo che no!>>
esclamò Cathy in tono un po' troppo forte. <<E' solo che...se
dovessimo lasciarci, io non sopporterei di perderti>>
<<Non succederà>>
le disse lui con fermezza.
<<Può capitare>>
<<Non a noi>>
<<Come lo sai?>>
<<Lo so e tanto ti
basti, signorina Catherine>> le rispose Logan sorridendo.
<<Dici che non sopporteresti di perdermi, ma se fossi io a
perderti, non perderei solo la vita ma la mia stessa anima,il mio
cuore e ogni cosa, la vita, la morte, l'eternità, tutto sarebbe
privo di ogni valore. E' così che ho vissuto per tanti anni,
Catherine. Finché tu non mi hai salvato da questa pura solitudine
che chiamano esistenza. Lasciarmi nel buio dopo che mi hai mostrato
la via per la luce, quello sarebbe un ottimo modo per uccidermi.
Preferirei che ti alzassi e, afferrato uno di quei coltelli chiusi
nel cassetto, me lo affondassi nel cuore squarciandolo lentamente.
Morire per mano tua sarebbe la migliore delle grazie piuttosto che
vivere un altro giorno con il mio spirito lontano dal tuo.>>
Cathy annuì. Le parole
di Logan avevano sempre il potere di farle illuminare il cuore.
Sull'orlo delle lacrime, Cathy si sentì in dovere di confidargli ciò
che sentiva.
<<Ti credo>>
gli disse rassicurandolo. <<Ti credo e c'è un altra cosa che
devo confessarti. Mi sono confidata con la zia, esternando con lei i
miei sentimenti per te. Vedi, non so esprimerlo bene e magari ti
sembrerà anche piuttosto irrispettoso da parte mia ma, quando ti
guardo, mia sembra come se tu mi appartenessi, come se il
mondo fosse proteso in avanti e dicesse: “Ecco, Catherine, una
parte della tua anima è nascosta nel corpo di questo giovane dai
capelli dorati”.>>
<<Non è
irrispettoso>> replicò Logan. <<E non hai idea della
felicità che le tue parole hanno infuso in me, signorina Catherine.
Adesso voglio una risposta, o si o no. Ma sappi che se anche dirai di
no, non smetterò mai di amarti e mi terrai legato a te come un
povero carcerato che muore di fame e sete aspettando di essere
giustiziato sulla sedia elettrica>>
Catherine lo guardò. I
fiori del suo cuore, nutriti dalla parole di Logan attecchirono in
modo tale da passare a fil di spada le nemiche paure ormai senza
armatura.
<<Sì>>
rispose la giovane annuendo avidamente. <<La mia risposta è
sì>>
<<E' la scelta
giusta>> le disse sorridendo. Poi si fece pensieroso e le
chiese. <<Ami i fiori?>>
<<L'erica, no?>>
ripose Cathy.
<<Hai ragione>>
le disse. <<Ma qui di erica non ce n'è.>>
<<Vorrei regalarti
io qualche cosa>> mormorò Catherine sorridendo sorniona.
<<Cosa?>>
Catherine si alzò dal
divano e andò al frigorifero dove era stata riposta la Creme Brulee
che per ovvi motivi non era riuscita a finire. La tese a Logan che
dopo averla ringraziata prese a mangiarla con gusto. Con ancora una
mano intrecciata con la sua, Catherine fu investita dalla pallida
luce dell'alba.
<<E' il nostro
primo giorno come coppia>> disse Logan affondando il cucchiaino
nel dolce. <<Il Sole saluta un amore appena nato.>>
E così la Creme Brulee
sancì il patto d'amore, ma non prima che Logan ebbe lasciato
l'ultimo boccone alla sua amata signorina Catherine.
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