Segnalazione Romanzo - JINGLE BEARD di Emma Black

 

Respiro Readers

vi segnaliamo   l' uscita

del nuovo  romanzo dell'autrice italiana Emma Black.

TITOLO: Jingle beard

AUTRICE: Emma Black

CASA EDITRICE: Self Publishing

GENERE : Romance Natalizio

PAGINA: 155

PREZZO EBOOK: 1.99

PREZZO CARTACEO: 10.40

DATA USCITA:  22 Novembre 2025

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Stella ha tutto, tranne la libertà.
Il lusso in cui vive è solo una gabbia dorata. Infatti, la sua odiosa famiglia vuole costringerla a un matrimonio d’interessi con Otto, un tedesco ricco, arrogante e parecchio noioso.
È proprio per colpa sua che, a pochi giorni dal Natale, Stella finisce nel bel mezzo di una tormenta di neve. Costretta a rifugiarsi in un hotel fatiscente, ai margini della Foresta Nera, si ritrova sola, disperata e senza mezzi, fino a quando non arriva un corriere, con un pacco per lei.
Kerem è alto, bello e con una barba talmente irresistibile da farle perdere la testa. Come lei, è bloccato nell’hotel perciò, per sopravvivere al gelo e alla fame, i due devono fare squadra.
Mentre fuori la tempesta si intensifica, l’attrazione tra loro divampa, trascinandoli in un vortice di desideri intensi e fragili sogni.
Stella, però, deve guardare in faccia la realtà: la sua vita è davvero agiata, se non può scegliere chi amare?
Riuscirà Kerem ad aiutarla a trovare la sua strada, anche se i loro mondi sono troppo distanti, oppure lei tornerà alla sua gabbia dorata, lasciando dietro di sé l’unico uomo che l’abbia mai vista per quello che è?
Jingle Beard. Un Natale bollente. Una barba impossibile da dimenticare.

Era dannatamente sbronza.

Una volta ai piedi della scalinata centrale, intravide due figure massicce – no, una sola! – davanti al portone. Era di spalle e tentava di richiuderlo, ma la furia della tempesta era tale che, quando ebbe finito, il tizio era ricoperto di neve da testa a piedi.

“Oh, oh, oh” urlò, puntandogli addosso la torcia del telefono. “È arrivato Babbo Natale!”

L’uomo si voltò di scatto, come fosse impaurito, e la guardò con incredulità, ma Stella non gli diede il tempo di aprire bocca.

Otto non aveva alcun diritto a una replica, dopo ciò che le aveva fatto passare.

“Che c’è? Vuoi che ti canti una canzoncina natalizia? Oppure speravi che ti accogliessi con latte e biscotti?”

Singhiozzò, poi tornò a fissarlo con un odio e un disprezzo incontenibili.

“Non so perché ti sei travestito così, ma se sei venuto fin qui per festeggiare, toglitelo dalla testa, schifoso pervertito! Sapevo che non dovevo fidarmi di te, me lo sentivo! Ho provato a dirlo a Susan, alla mamma, a Crystal… Nessuno mi ha dato retta. E invece, ta-daaa! Avevo ragione! Mi hai presa in giro!”

Sollevò un dito per puntargli contro anche quello e realizzò solo allora di aver portato con sé il fiasco ormai vuoto. Non sapendo cos’altro farsene, glielo scagliò addosso.

Lui non provò nemmeno a scansarsi. Con la sua scarsa mira e tutto quel vino ancora in corpo, Stella lo avrebbe mancato comunque.